Lavoce.info

Messaggi per Francesco Daveri

Tutti i messaggi di affetto e in ricordo di Francesco Daveri, professore universitario, redattore de lavoce.info – di cui è stato coordinatore dal 2014 al 2020 – e grande divulgatore.

Andrea Manfreda
È stato un onore. Ciao Prof!

Americo Mancini (GR Rai)
Una continua e qualificata collaborazione con il gr Rai…con una disponibilità e gentilezza , infinite.. Grazie prof…grazie soprattutto per la tua ironia.

Donatella Porrini
Piango la perdita di una persona con un’intelligenza, uno stile e una signorilità che non dimenticherò mai.

Enzo Diano
Ho avuto il piacere di assistere ad alcuni webinar del Prof. Daveri, e sono rimasto particolarmente colpito sia dai contenuti scientifici che dalla gentilezza della forma espositiva, veramente una bella persona.
Un saluto a tutto lo staff editoriale.

Marco Boleo
C’è poco da aggiungere al bel ricordo di Fausto. Ci mancheranno le sue acute analisi ed il suo ottimismo.

Siro Descrovi
Mi ricordo di una veloce chiacchierata tra una lezione e l’altra presso l’Università di Parma dove mi chiese: “che canzone stai ascoltando in cuffia?” Io gli risposi: “Fragments of time, dei Daft Punk” – e poi mi ritrovai a pensare come si potesse chiedere una cosa così intima con così leggera curiosità, ma chi mai mi chiede che canzone ascolto, e perché?.
Questo piccolo momento mi mette il sorriso e va a completare gli insegnamenti datomi. Un grazie per avermi/ci fatto conoscere la macro economia da vicino e reso tutto semplice, tutto alla portata di ciascuno.
Saper rendere semplici le cose complicate, questo il suo più grande insegnamento.
Un docente e una persona che stimo e la cui mancanza è stato un forte colpo.
Grazie di tutto, prof. Daveri

Paola Dubini
Un collega intelligente, ironico, attento. Ci mancherà molto.

Augusto Ninni
Non sapevo che stesse male. Quando insegnava a Parma, facevo con lui la tratta Milano-Parma due-tre volte alla settimana (saliva a Lambrate), e parlavamo di tutto nella prima mezzora. Perchè lui sapeva e voleva parlare di tutto. Ho poi preso parte alle sue lezioni a Parma, e ho notato un impegno didattico rivolto agli studenti ed una facilità di espressione – parlava sempre in modo che tutti lo capissero, senza però banalizzare – che raramente ho visto nei tanti anni in cui ho insegnato. Ciao Francesco, non eravamo grandi amici ma mancherai anche a me.

Marco Cuppini
Grande competenza, grande ironia ed una capacità di divulgazione rara.
Per questo tante volte mi sono rivolto a lui per farlo partecipare ai convegni di Indicod, per fargli scrivere un pezzo per TendenzeOnline.

Salvatore Persano
Eri una persona esemplare.
Ti beccavo in tv e con orgoglio dicevo a tutti: guardate, è il mio prof.
Mio e di tutti gli studenti. Perché vivevi PER gli studenti e CON gli studenti.
Sentite condoglianze a tutta la famiglia.
Buon viaggio prof.

Claudio Zampa
Che notizia tristissima. Lo leggevo sempre con grande interesse per le sue analisi , serie e penetranti . Ci mancherà molto.
Grazie a Fausto Panunzi per il bel ricordo.

Danilo Guaitoli
Compagno di studi in quegli anni in Bocconi, ricordo come ieri quel suo sorriso, il suo ciuffo di capelli, il suo humor. Buon viaggio, Francesco.

Davide Pinazzi
Non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente il Prof. Daveri. Ma anche solamente attraverso le sue apparizioni televisive, ne ho potuto apprezzare la competenza e soprattutto la sua semplicità ed umiltà. R.I.P.

Tommaso Monacelli
È scomparso un collega e amico di molti di noi. Una terribile perdita umana e professionale.
Francesco é stato membro del dipartimento di Economia (precedentemente Istituto di Economia Politica) all’Università Bocconi.
A nome di tutti i colleghi del Dipartimento voglio ricordare la sua intelligenza vibrante e il suo spirito ironico e sorridente.
Francesco mancherà moltissimo a tutti noi.

Andrea Fumagalli
Sono rimasto particolarmente addolorato dalla scomparsa di Francesco Daveri, amico e collega, con il quale ho avuto modo di dialogare più volte anche su sponde diverse, ma in modo molto proficuo e con estremo rispetto reciproco. Nel mondo urlacchiante di oggi, ci mancherà molto e vorrei ricordare la sua passione politica e umana di cui ho potuto felicemente godere nelle belle e lunghe chiacchierate che ci facevano sui destini economici e politici dell’Africa camminando lungo l’Avenida Lenina a Maputo in Mozambico, moltri lustri orsono.

Patrizio Pagano
Gli devo molto. Non so se avrei fatto tutto quello che ho fatto se non fosse stato per lui. Pur non conoscendomi mi ha incoraggiato a proseguire gli studi dandomi degli ottimi consigli su come farlo. Poi siamo diventati amici. Mia moglie mi ha sempre detto che più o meno inconsciamente avevo spesso bisogno della sua approvazione.
Quando la settimana scorsa non ha risposto a un mio messaggio ho avuto un brutto presentimento. Ciao Francesco, ho sempre ammirato la tua chiarezza e la tua capacità di andare al punto cruciale delle questioni. Il tutto associato a una brillantezza che non si poteva non apprezzare. R.I.P.

Marco Congiu
Caro Professore, grazie. Per aver sempre portato le tue conoscenze, il tuo buonsenso, le tue chiare spiegazioni al pubblico televisivo (e anche a me). E per tutte le lezioni che mi hai dato off the record.

Ivan D’Ambrosio
Lo ricorderò come uno dei migliori professori universitari avuti, capace di rendere comprensibili concetti difficili con l’ironia e la passione che lo contraddistinguevano.
Grazie di tutto, Professore.

Virginio Zaffaroni
Sono sorpreso e commosso per questa notizia. Avevo profonda stima per Francesco Daveri e sento l’enormità della sua perdita.

Stefano Belletto
Ho avuto l’onore di averlo come insegnante durante il mio corso master in Publitalia, ormai 9 anni fa. Intelligenza sublime, capacità e conoscenza fuori dal comune. Quanto ci ha insegnato e quanto mi ha appassionato. Un onore aver assistito alle sue lezioni. Un valore aggiunto che mi porterò sempre dentro, una perdita incolmabile. Grazie Prof.

Domenico Sartori
Sentite condoglianze alla Famiglia.
Da me che ho lavorato con il padre Giorgio.

Lisa Catellani
 Sono senza parole.
Il Prof. migliore che abbia mai avuto e conoscuto.
All’Università degli Studi di Parma le aule da 150 posti erano sempre piene.
Ricordo la bravura e la semplicità condita da battute (per alleggerirela Macroeconomia) con cui spiegava concetti impegnativi come il meccanismo dei mutui subprime.
Sempre disponibile a rispondere alle nostre domande e a rispiegare, nonostante una brillante carriera internazionale.
Tanti volevano fare la tesi con lui anche se non era una delle materie di indirizzo.
Mancherà tanto anche nelle sue spiegazioni immediate sui mass media.
Grazie Prof.

Gianfelice Rosato
Ciao Prof, non sono stato tuo studente dal vivo. Ti ho conosciuto online, grazie a lavoce.info, ma sei subito entrato nella mia testa, ma ancora prima nel mio cuore. Ogni tuo intervento, sia sul giornale che televisivo lo ascoltavo con ardore e passione, che hai contribuito a creare con le tue lezione. Oggi, giornata triste per tutti, sei salito in cattedra ancora una volta: ci hai spiegato quanto avevi voglia di vivere e lottare per questo paese e per conoscere, non per ignorare. Grazie di cuore, da un tuo studente, che avrebbe amato ascoltare la tua voce dal vivo ad un banchetto in università, e rimarrà con questo amaro in bocca per sempre. Ad Maiora.

Aldo Gentile
Ho conosciuto il Professor Daveri durante i miei anni universitari a Parma. Persone di immensa cultura. Era il mio faro economico, ogni volta, i suoi articoli o le sue apparizioni in tv erano motivo di immenso interesse culturale. Mi mancherà il suo punto di vista e la sua professionalità. Nn mi sarei mai aspettato una notizia del genere. Sono sconvolto.

Enrico Nunzi Conti
Per chi come me, laureato in economia agli inizi degli anni ’90 e rimasto interessato alla materia pur non rimanendo in ambito accademico, leggerlo era anche un modo per rinfrescare i miei studi universitari, aggiornare le nozioni imparate tanti anni fa, cercare di capire meglio concetti nuovi. E questo si poteva fare non solo con i pezzi su questa rivista, ma anche con gli articoli di taglio più divulgativo sul Corriere della Sera.
Poi non posso negare che in qualche commento di natura più politica che tecnica riconoscevo un’affinità con il mio modo di pensare, che me lo rendeva ancora più piacevole.

Vincenzo Fardella
Grande tristezza per un uomo di notevole spessore professionale ed umano.

Giorgio Sbampato
Compagno di “stanza” al Cespri, di tanti soggiorni al Festival di Trento ma sopratutto un buon amico. Caro Francesco ci mancherai.

Gianni Di Lascio
Il professor Daveri, Francesco, è stato per me un punto di riferimento.
Se per un articolo avevo bisogno di un parere autorevole, ma sempre diretto e di facile comprensione, mi bastava chiedere. E lui c’era sempre.
Con orgoglio ricordo ancora quell’unico articolo scritto a quattro mani per lavoce.info. Buon viaggio.

Giancarlo Salemi
Mi è capitato di intervistare alcune volte per Formiche. net il prof. Daveri, i temi sono stati sempre quelli tosti, dal ruolo delle agenzie di rating internazionali che mettevano sotto torchio il nostro Paese alla Bce che inizialmente ha mostrato un approccio troppo soft rispetto al problema del coronovirus, “il gigante invisibile che nessuno sa bene come combattere”. Al di là della sua disponibilità, merce assai rara in questo mestiere, mi ha colpito che poi attraverso un messaggio mi scriveva “bel titolo”, “ben fatto” valorizzando l’intervista e trasmettendoti l’idea che nel fast food della rete si possono fare anche dei buoni servizi. Per questo lo ricordo con affetto e gratitudine e sono stato molto colpito dalla sua precoce scomparsa e credo che il suo stile, per quelli che hanno collaborato direttamente con lui, abbia in ogni caso lasciato un segno. Buon viaggio caro prof.

Sandro Donelli
Bravissimo Professore e divulgatore, appassionato, comunicativo e professionale.

Stefania Tomasini
Ogni volta che le nostre strade professionali si sono incrociate, è stata una gioia poter beneficiare dell’entusiasmo, della competenza, dell’acume ma anche della simpatia e della cortesia di Francesco. Ne sentiremo molto la mancanza.

Marcello Mascellaro
Non lo conoscevo personalmente, ma leggo La Voce e lo seguivo come ospite a SkyTG24, lo apprezzavo per la sua capacità e chiarezza espositiva e la sua pacatezza. Un pensiero alla famiglia.

Simone Reale
I suoi lunch talk all’università di Parma erano qualcosa di eccezionale. Mi ha fatto appassionare ancora di più ai temi economici! È stato un onore averla avuta come professore! Se ne va una persona dotata di una competenza difficile da trovare nell’attuale panorama. Sapeva trasmettere con grande semplicità anche i temi economici più complessi. Ciao Professore!

Nicola Lopedota
Non lo conoscevo personalmente. Ho letto qualche articolo di suo pugno online e a volte mi capitava di vederlo nei talk di approfondimento economico.
Dalla sua persona traspariva leggerezza e morigeratezza, oltre che competenza.
Riposa in pace.

Pierre Polonelli
Apprendo solo ora della tragica notizia e rimango sconvolto.
Ho conosciuto il Prof. Daveri ai tempi dell’Università di Parma quando ero rappresentante degli studenti e ho potuto apprezzarlo non solo per le sue qualità di docente ma anche quelle umane e relazionali.
Già da allora si vedeva che aveva una passione rara per l’Economia e l’insegnamento che l’avrebbe portato lontano.
Nel tempo ho seguito la sua carriera in altre università, compiacendomi che un simile talento ottenesse riconoscimenti sempre più prestigiosi.
Lo seguivo anche nei suoi articoli qui su Lavoce e mi immaginavo che a leggerli fosse lui in persona con la sua voce inconfondibile.
Voglio ricordarlo anche io con quel sorriso sempre allegro e quegli occhi luccicanti di passione pura, che aveva sempre in Facoltà di Giurisprudenza di Parma all’inizio della carriera accademica.
Addio Prof. Daveri è stato tutto troppo veloce per non essere così triste.

Marco Menichini
Arrivederci Prof, grazie per l’esempio che ci ha dato.

Paola Pizzonia
Enorme dispiacere…spiegava l’economia con enorme semplicità.

Chiara Graffagnino
A Francesco, al mio relatore di tesi, bravissimo docente di economia politica all’Università di Giurisprudenza di Parma.
Grazie per avermi aiutato a capire che tipo di cittadina e che professionista un domani avrei voluto diventare.
Ti ricorderò sempre.
Un abbraccio.

Alessandra Mori
Caro Francesco,
è stato un piacere incrociare qualche passo con te nei corridoi della Bocconi o a casa di amici comuni. Di te ricordo l’intelligenza e l’ironia, sempre stemperata in un sorriso gentile. Curiosamente condividevamo lo stesso compleanno.
Resterai nella memoria; che l’uscita ti sia lieve.

Vittoria Vimercati
Francesco Daveri era un uomo amabile e generoso, soprattutto nei confronti dei numerosi giornalisti – tra cui la sottoscritta – che lo chiamavano (e stressavano) per avere una battuta, un parere autorevole e mai banale su qualche argomento economico. Una brava persona e una grande perdita per tutti coloro che cercano ogni giorno di capire meglio il mondo.

Daniele Trecroci
Dear Professor,
I won’t say nothing but thanks for the ever-kindness and professionalism, at school and over the phone, offering guidance and support against all the horrible odds of last months. You have been the example of resilience and passion I will always look up to. Thanks again.

Simona Piccolo
Con profonda tristezza apprendiamo che oggi è venuto a mancare il professor Francesco Daveri, Direttore del programma MBA Bocconi, che ci diede il piacere della sua presenza durante la prima edizione di Creare il Domani con una lezione sull’avvenuto del digitale nel mercato del lavoro.
Ricordiamo la sua cordialità e la sua passione per la promulgazione economica.
Siamo vicini ai suoi cari.

Filippo Bertozzi
Incontrato casualmente a un corso sponsorizzato da una banca e affascinato dalla sua capacità divulgativa e dal suo umorismo.
Mi spiace molto.

Elisabetta Liberale
Ci sono persone che non si possono descrivere in poche parole.
Francesco era una di queste.
Un uomo d’altri tempi , di una semplicità estremamente unica nel suo genere.
Mente brillante e coinvolgente, riusciva a farti piacere il suo amore per l’economia in pochissime e semplici parole.
Un uomo buono pieno di buoni propositi, sempre.
Sembrerà banale ma così non è: sono sempre i migliori ad andare via!!!
Ciao Francesco
Buon viaggio.

Livio Martucci
Ciao Francesco, ti ho conosciuto grazie a Lavoce.info, ci siamo conosciuti ad un pranzo di LeG, oltre che bravo eri molto simpatico. Ci hai lasciato troppo presto. Un abbraccio e buon viaggio ovunque tu vada, sperando si mangi bene.

Gustavo Piga
Grazie Fausto per questo bel ricordo. Mando per questa via le mie condoglianze alla famiglia di Francesco, un uomo speciale.

Luigi Galeazzi
Condoglianze prima di tutto alla famiglia. Mi dispiace non averlo potuto conoscere personalmente, solo qualche volta ho letto sulla stampa suoi interventi, notati per l’indipendenza di giudizio. Penso sia un perdita anche per Piacenza, la nostra città.

Paolo Epifani
Tanti ricordi, ma quelli piu’ belli risalgono all’estate del 1996, quando Francesco mi regalo’ un tour della Puglia, con Paolo Bertoletti e Marco Ottaviani. A me che sono tarantino, e che della Puglia conoscevo solo Lido Silvana. Per sdebitarmi lo invitai a pranzo, a Lido Silvana ovviamente, e mia madre gli preparo’ una brace a base di gnummariddi. A lui che detestava le interiora di agnello.
Non mi perdonerò di averlo perso di vista negli anni più difficili, e di non poter rimediare.

Marzio Galeotti
I casi della vita vogliono che una persona che apprezzava molto le capacità di Francesco era Riccardo Faini, un’altra colonna de lavoce, un altro amico e valente collega che pure ci ha lasciato troppo presto. Riccardo l’aveva voluto al Tesoro in quella fase quasi finale del Consiglio degli esperti. Facevamo riunioni settimanali ma si vedeva che tra i due c’era un’intesa e si capiva chiaramente che Riccardo vedeva il lui una sorta di erede, un elemento di continuità nella comune passione per la politica economica. Una passione per l’interpretazione, il commento, l’analisi che Francesco ha avuto sin da allora e che l’ha fatto apprezzare un po’ dappertutto, compreso – mi piace ricordare – il Comitato di sostenibilità di Eurizon Capital Sgr dove, anche lì, come sempre, ha lasciato netto il suo ricordo.

Mariano Bella (Ufficio studi Confcommercio)
Esprimo la mia vicinanza alla famiglia e alla redazione-
il professor Daveri era un ottimo economista e una persona squisita-
mi sono rivolto a lui per avere aiuto e consiglio e li ho ottenuti rapidamente-
la sua disponibilità mi ha piacevolmente sorpreso-
una rarità.

Michele Bulgarelli
Ciao Francesco, l’ultima volta che ci siamo incontrati sarà stato almeno 7-8 anni fa….. ieri con Simona ti abbiamo ricordato, che strana energia…… non sapevo nemmeno della tua malattia, non ci siamo più visti dagli anni dell università, ma il tuo sorriso e il tuo calore li ho sempre portati con me.
Che tu sia sereno anche in questa nuova dimensione, buon viaggio….
Michele e Simona

Valeria Rossi
Ho avuto la fortuna di conoscere il Prof. Daveri durante la laurea magistrale in Economia internazionale dello Sviluppo a Parma, insegnò il modulo di crescita economica. È stato esempio perfetto di come un professore universitario debba essere, senza tornare ad elencare tutti gli attributi da voi già stilati. Questo corso di Laurea, essendo in inglese, era aperto anche a ragazzi provenienti da triennali linguistiche, alcuni con una base matematica carente. Lui organizzò lezioni apposta di “recupero” per questi ragazzi, insegnando loro a disegnare grafici, a derivare un’equazione, a risolvere per x. E lo fece con una gran cuore, rimasi impressionata e pensai come potesse essere vero che un prof universitario si abbassasse a certi livelli. Ma per lui non era abbassarsi, era pura passione e amore per l’insegnamento. Massima stima.
Che la terra gli sia lieve.

Benedetto Della Vedova
Il mio primo ricordo di Francesco Daveri è dei primissimi anni ottanta, quando eravamo entrambi studenti DES in Bocconi. L’ho ritrovato anni dopo, ammirando la sua passione rigorosa per la discussione e la divulgazione economica, con una spiccata attenzione alle politiche messe in campo dai vari governi, con un profondo spirito europeista: la sua attività per lavoce.info (prezioso e libero cenacolo di sapere e impegno civile), per il Corriere e le sue lucide e argomentate apparizioni televisive. Daveri, con efficace leggerezza, sapeva ricordarci che non necessariamente uno non vale uno, perché lo studio e l’osservazione scientifica anche dei fenomeni economici aiutano a prendere decisioni migliori. La terra gli sia lieve.

Alessandro Corazzari
Ho avuto la Fortuna di avere il Prof. Daveri come Docente durante la magistrale in Trade Marketing a Parma. È vivo e sempre lo resterà in me il ricordo del suo sorriso e della passione che metteva nell’insegnamento, da vero Docente universitario di altissimo livello. Terminata la magistrale era un piacere leggere i suoi articoli o post, sempre altamente istruttivi ma con un linguaggio comprensibile. Le mie più sentite condoglianze alla moglie Patrizia ed alla Famiglia.

Erika Barani
Un uomo di una umanità straordinaria ha lasciato questo mondo sempre più disumano! Ciao Francesco!

Valentina Barbieri
Ho conosciuto il professore al primo semestre di Economia Aziendale, le sue lezioni erano semplicemente fantastiche! Grazie lui mi sono appassionata a quello che or è il mio campo.

Alessandro Corrente
Un giorno molto triste. Ma anche uno di quelli che ricorda la fortuna di aver incontrato lungo il proprio percorso persone di grande spessore come te. Grazie Francesco.

Fabrizio Carmignani
Ho appena saputo che il Professor Daveri e’ mancato all’affetto dei suoi cari. Esprimo le mie sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Non lo conoscevo personalmente; ho letto molti dei suoi paper e lo avevo incrociato a qualche conferenza. Ma gli sono infinitamente riconoscente: un giorno, verso la fine del mio PHD, gli mandai un mio paper da leggere. Dopo un po’ di tempo Francesco mi scrisse per mettermi in contatto con una persona della Banca Mondiale che cercava un economista per un piccolo progetto nella mia area di ricerca. Feci quel progetto e da quell’esperienza finii a lavorare per le Nazioni Unite per sette anni. Apprezzai molto il fatto che Francesco penso’ di dare un’opportunità’ a un (al tempo) giovane studente di PHD. E quell’opportunità che ebbi grazie a lui ha avuto un impatto molto profondo sulla mia vita personale e professionale. Grazie.

Ivan C.
Posso dire di averlo conosciuto solo tramite i suoi articoli qui, su lavoce.info. Eppure ciò é bastato a suscitare in me profonda tristezza appena ho letto della sua dipartita.
Forse poiché li ho sempre trovati interessanti, spesso invoglianti ad approfondire un tema nuovo per me.
Condoglianze alla famiglia, agli amici e ad ai colleghi.

Joseph Mirzai Hamadani
Ciao Francesco ,
Sono passati tanti anni ma non ho mai dimenticato che mi hai dato una mano importante per fare la tesi di laurea in Bocconi.
Quando ti ho incontrato ero un giovane studente alle prime armi, non sapevo come muovermi e sei riuscito a inquadrarmi pur non riuscendo a fare la tesi nel tuo dipartimento di storia economica. Il tuo aiuto disinteressato è ancora vivo in me nonostante siano passati circa trenta anni.
Mi e’ venuto un colpo al cuore quando ho saputo che sei mancato.
Grazie per tutto e riposa in pace.

Stefano Vegliani
Non vedevo Francesco “il Daveri” dai tempi del liceo, (era più del giro di mio fratello) ma ne ho seguito la carriera. Quando un vecchio amico diventa importante (vale anche per Tito Boeri) fa sempre un immenso piacere. La perdita di una mente così raffinata è un vero peccato per l’Italia.

Carmen Santoro
Sorridente, disponibile. Chiaro, come solo chi davvero sa può essere. Divulgatore dell’economia. Intervistato e fatto intervistare tante volte al tg3 e a radio 1. Ogni volta le sue parole sono state un valore aggiunto. Una grande perdita.m
Ciao prof. Ci mancherai.

Romeo Scopece
Chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo nel suo percorso umano piangerà la sua assenza.
Come suo ex studente non posso che ritenermi fortunato di essere tra quelli che hanno avuto questa fortuna.
Buon viaggio prof!

Elena Gelosa
Custodirò ogni attimo vissuto con Francesco per essere una persona migliore . Il suo stile e i suoi insegnamenti resteranno visibili nell’impegno di tanti di Noi che lo ricorderemo per sempre.

Alessandro Magnoli Bocchi
Mi spiace. Gentile, tanto educato quanto ironico, sempre costruttivo. Pacato ma spesso sorprendente – per una presa di posizione, perché certe situazioni (in cui vedeva elementi surreali) lo divertivano, per come tornava serio e concreto. Intelligente. Uno di quelli, dei pochi, che “fossero tutti come lui vivremmo in un mondo migliore”. Mi hai aiutato, non lo dimenticherò. Grazie Francesco.

Michael B.
Oramai sono passati anni dall’ultima volta che ho assistito una sua lezione, ma ne porto un bel ricordo.. uno dei pochi professori che con naturalezza riusciva spiegare qualsiasi cosa.. lo ricordo tanto con affetto!! Ci mancherai Prof!!!!

Stefano Fassina
Mi stringo a voi e alla famiglia di Francesco in un momento così triste. Ci mancherà la sua analisi, sempre utile, anche quando era difficile da condividere.

Elisabetta Falcetti
Questa notizia mi addolora molto. Non sapevo Francesco fosse malato. Lo ricorderò sempre come una persona positiva, intelligente e curiosa. Era assistente in Bocconi con il mio relatore, Riccardo Faini. Era la mia valvola di sfogo quando Riccardo era inaccessibile. e faceva parte del gruppo d’oro di economisti con cui ho poi fatto amicizia, Favero, Tito, Alessandro Missale. Come quest’ultimo, anni dopo ospitai Francesco a Londra. Che colpo. I miei pensieri vanno alla sua famiglia.

Giovanni Urga
Carissimo Francesco, che brutta notizia aver saputo della tua scomparsa!! Annus horribilis il 2021!!  Che sfortuna non esserci più incrociati di persona dai tempi di Oxford, ma a conforto c’e’ il fatto che abbiamo sempre mantenuto vivo e irrinunciabile il rispetto, l’onesta’ e il rigore delle nostre idee, supportati dalla serenità e dall’ironia del tuo sorriso e delle tue parole, della tua sensibilità raffinata. Ti abbraccio forte forte Francesco. Ovunque tu sia il tuo dolce sorriso sarà d’aiuto alla tua amata Patrizia  e a tutta la tua Famiglia, a cui invio le mie più sentite condoglianze.

Francesca Moretti
Il migliore professore che si possa avere, appassionato, competente e coinvolgente. Credo sinceramente sia stata una fortuna averlo conosciuto e aver assistito alle sue lezioni.
Grazie Professore!

Nicola Pizzolato
Un privilegio essere stato suo studente a Parma. La semplicità con cui catturava la “platea” era disarmante, sia dal lato professionale che umano.
Grazie ancora Professore.
Grazie di tutto.

Beniamino Quintieri
Sono molto triste per la perdita di Francesco, persona straordinaria sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Avevo provato più volte a chiamarlo il 28 senza ottenere risposta è avevo capito che purtroppo la sua fine era vicina . Nelle settimane precedenti mi aveva colpito la sua voglia di vivere , il suo piacere nel ricevere chiamate da amici , il suo disperato tentativo di riprendere il lavoro.
Ci mancherà molto ma resterà sempre vivo il suo ricordo.

Giorgio Barba Navaretti
Davvero difficile pensare che Francesco non sia più con noi. Abbiamo studiato insieme a Oxford alla fine degli anni Ottanta. Tra i pochi in Italia abbiamo iniziato la nostra carriera accademica lavorando sull’economia dello sviluppo e cercando di rafforzare il legame tra l’Italia e la frontiera internazionale in questa disciplina. Nel 1996 Francesco ha scritto “Economia dei paesi in via di sviluppo”, il manuale più utilizzato nelle università italiane. Lavoravamo con Riccardo Faini, che per entrambi era un vero padre accademico, anche lui scomparso troppo presto. Con lui Francesco aveva iniziato ad occuparsi di migrazioni. E poi la passione comune per la divulgazione. Per diversi anni abbiamo a turno recensito i libri di economia sulle pagine del Domenicale del Sole 24 Ore. Francesco poi si é dedicato con grande passione a La Voce e ha iniziato a scrivere sul Corriere della Sera. Insomma, abbiamo fatto un bel tratto di strada in parallelo e Francesco é sempre stato per me un benchmark, meglio di lui non si poteva fare. L’ultima interazione professionale l’abbiamo avuta su questo sito nell’aprile del 2020. Gli avevo proposto un pezzo in verità piuttosto tecnico su come valutare gli effetti delle chiusure di singole attività economiche durante il lockdown sull’intera economia. Abbiamo avuto diversi scambi, Francesco ad ogni passaggio mi spingeva a limare, tagliare e soprattutto semplificare un pezzo che in partenza era troppo tecnico. Dato il numero di articoli che escono su La Voce, non so come trovasse il tempo e l’energia per essere così attento e preciso. Davvero un unicum tra gli editor o i redattori dei giornali e dei siti. Francesco é ricordato per il suo sorriso, come giustamente scrive Fausto Panunzi. E’ una grande fortuna quando l’intelligenza del sorriso diventa un compagno di viaggio in un lungo percorso professionale e di amicizia.

Eugenio Diquattro
La passione del Prof. Francesco Daveri per l’economia e l’insegnamento era evidente a tutti. Ho avuto la fortuna di essere un suo studente del corso di Economia Internazionale, che ho profondamente amato.
Rimasi così colpito che mi ritrovai con difficoltà a dover scegliere se proseguire i miei studi in ambito prettamente economico o aziendale.
Ricordo molto bene la nostra lunga chiacchierata nel suo ufficio poco prima del termine del mio percorso di laurea triennale. Trovò le parole giuste per aiutarmi nella scelta che avrei dovuto fare da lì a poco.
È stato per me un onore essere stato un tuo alunno. Ti ho sempre seguito con ammirazione.
Che la terra ti sia lieve.

Mattia Gallotti
Francesco era una persona che suscitava simpatia immediata. Sembrava non avere eta’, un’eta’ precisa. Soltanto questo scherzo crudele del destino e’ riuscito a metterla a fuoco: Francesco era un giovane di sessant’anni. Quando gli dissi appena laureato che mi sarei specializzato, non in economia, ma in filosofia, ormai parecchi anni fa, cominciammo a parlare come si parla tra amici. La sua era “simpatia” nel senso originale della parola: la capacita’ di emozionarsi e, perché no, soffrire delle vicissitudini della vita insieme. Senza eta’ e senza differenze.
Ho sempre pensato che molto del carattere di Francesco si fosse formato a Oxford, dove aveva studiato economia della sviluppo. Il che ci avrebbe avvicinato ancora di più nel corso degli anni. Il suo modo di argomentare limpido, e pacato, un certo understatement, e l’ironia mai gridata, lo facevano più empirista inglese che intellettuale mediterraneo. L’ho rivisto qualche anno fa, a Milano, e lo ricordo cosi’: scendendo dalla sua macchina mi disse con la simpatia dei giorni migliori: “Ciao, vecchia quercia!”. Lasci un vuoto, Francesco.

Stefano Masi
Sono un suo amico d’infanzia e con Marco Santin e Donato ho vissuto un periodo d’oro della preadolescenza.
Poi ciascuno ha preso la propria strada e, stranamente ci siamo ritrovati nella casa d’origine, tutti residenti lì.
Ho potuto riapprezzare quelle doti di umanità, lungimiranza, equilibrio e … quel sorriso che stemperava ogni problema.
Ciao Francesco, ci mancherai moltissimo

Antonio Majocchi
Tutte le volte che ho avuto l’opportunità di incontrare Francesco mi ha sempre colpito, oltre alla sua notoria competenza, anche la sua disponibilità al confronto, la sua apertura e la sua simpatia umana. Conservo un bel ricordo dell’ultimo incontro avuto, un sera nei corridoi del Dipartimento dell’Università di Pavia. Mi aveva raccontato della sua scelta di diventare professore of practice e avevamo parlato delle nostre comuni origini piacentine. Un pensiero affettuoso ai suoi cari a cui, sono sicuro, mancherà molto.

Mario Menegatti
Anche se Francesco aveva lasciato il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma molti anni fa, tutti ancora oggi ne ricordiamo le eccezionali doti di ricercatore, docente e divulgatore ma soprattutto le straordinarie qualità umane:  l’entusiasmo, la franchezza e la partecipazione con cui ha animato la vita del nostro Dipartimento.
A titolo personale, ricordo le tante chiacchierate quando eravamo vicini di stanza, in cui la lucidità e l’ironia di Francesco aiutavano a guardare le cose con la giusta chiarezza ma anche dalla giusta prospettiva. È un ricordo che serberò con affetto.

Guido Tabellini
Francesco è stato un amico da cui ho imparato tanto, sulla crescita, sulle determinanti della produttività, sulla politica economica. Ho avuto la fortuna di essere suo collega a Brescia, e di lavorare con lui in più occasioni, apprezzandone le grandi qualità umane, ma anche la sua capacità di cogliere subito gli aspetti rilevanti del problema che studiava, e trarne implicazioni per la politica economica. La sua capacità di comunicazione era il frutto di una profonda conoscenza in molti campi dell’economia. La sua scomparsa lascia un grande vuoto e tanti ricordi indelebili.

Ilaria Rattaro
Un frammento della mia formazione universitaria è stato curato con passione per l’insegnamento e la divulgazione economica da Francesco Daveri; di questo sono molto grata.
Epifania di come un ricercatissimo economista di assoluta eccellenza possa essere sempre disponibile e sempre accanto ai propri studenti, non trascurando mai l’ironia, la curiosità, la gentilezza e l’umiltà che lo contraddistinguevano.
Come Economista, mancherà all’intera comunità delle scienze sociali.
Come Professore, mancherà a tutti gli studenti che hanno avuto l’onore di conoscerlo e, soprattutto, a quelli che non potrà conoscere.

Marco Franchino
Ho incontrato Francesco Daveri una sola volta. Avevamo avuto uno scambio di mail dopo che gli avevo chiesto dei consigli per la scelta del mio futuro corso di studi. Nonostante non ci conoscessimo, ha replicato alla mia mail dopo poco tempo con un entusiasmo inaspettato. Era contento di poter essere un punto di riferimento per uno studente indeciso; dalla sua risposta capii quanto amasse fare il suo lavoro.
Da quel momento rimanemmo in contatto: voleva sapere come andasse la mia vita, universitaria e poi lavorativa, dopo la scelta del corso di studi di cui avevamo parlato. Era felicissimo di come stessi continuando a coltivare il mio interesse per l’economia, e da ogni conversazione che avevamo si capiva quanto per lui la formazione fosse un valore fondamentale.
Mi dava sempre utili consigli e mi aggiornava anche sul suo lavoro, quasi come se ci conoscessimo da tanto tempo. Eppure ci eravamo visti di persona una sola volta. Sarà difficile non ricordarlo come una persona appassionata e sincera che ci ha lasciato troppo presto.

Francesco Giubileo
Un dolore immenso la perdita di Francesco Daveri.
Dispiace, dispiace tantissimo apprendere questa perdita.
Faccio fatica a scrivere altro, se non un ricordo riferito alla prima volta che ho conosciuto dal vivo Francesco Daveri.
Tanti anni fa, ancora dottorando, entrai per sbaglio nel suo ufficio (allora Francesco insegnava alla Statale di Milano), iniziai a parlare del mio progetto e lui mi fece terminare la mia presentazione (il tutto durò qualche minuto).
È poi mi disse: interessante, ma il professore che sta cercando non sono io, ma è nel palazzo difronte.
Ecco negli anni ci siamo scritti e confrontati diverse volte sul tema politiche attive del lavoro, se va un grande professore, ma soprattutto una grande persona con cui era sempre piacevole confrontarsi.

Bocconi giusti
Ciao Prof mancherà il tuo sorriso, la tua educazione, le tue spiegazioni economiche, alcune persone come te non muoiono mai, lasciano qualcosa di prezioso il loro ricordo.

Antonio Caruso
La saggezza, la competenza, lo spirito critico, la disponibilità, il sorriso. Un modello, un maestro. Non dimentichiamolo mai, ispiriamoci a lui.

Beatrice Tibuzzi
L’ho incontrato e conosciuto in una conferenza di qualche anno fa. Il suo intervento era stato come sempre brillante, ma mi colpì moltissimo la sua affabilità. Uomo di grande spessore e semplicità. Davvero una grossa perdita per il mondo economico e universitario.

Elena Capelli
Quando la sua lezione terminava, da studente, pensavi “Ma come? È già passata un’ora? Non può essere!”. Sapeva rendere la “fatica” con enorme leggerezza e piacere.
Grazie. Un privilegio aver condiviso qualche ora di lezione col Prof. Daveri.

Danilo Dall’Olio
Una mente lucida, una esposizione chiara e comprensibile, una coscienza pura.

Gian Andrea Pacchiarotti

Ottimo docente e persona di grande umanità e spessore morale.
Con commozione voglio condividere con lavoce la mia gratitudine verso un Professore che non solo mi ha accompagnato con dedizione e disponibilità nel mio percorso di Laurea durante i miei studi all’Università Bocconi ma che è rimasto attento anche dopo la conclusione del mio percorso accademico fornendomi consigli e spunti di riflessione.
Mi unisco al cordoglio per questa triste perdita con la consapevolezza che gli insegnamenti del Professor Daveri rimarranno per sempre vivi in me e negli altri fortunati studenti che hanno avuto la possibilità di averlo come Professore.

Pietro Sturiale
Ho avuto la fortuna di conoscere il Prof. Daveri come suo allievo in un corso di alternanza al Corriere, reso possibile grazie al suo prezioso contributo. In pochi giorni è riuscito a trasmettermi la sua straordinaria umanità, la profonda passione per l’insegnamento e l’inesauribile curiosità. Per me è stato uno di quegli incontri che fanno crescere. Spero di riuscire, almeno in parte, a seguire il suo esempio.
Grazie prof!

Andrea Mollica
Per lavoro e per piacere ho letto spesso le analisi e i commenti di Francesco Daveri pubblicati qui o sui giornali, trovando ogni volta spunti degno di grande interesse. Grazie alla sua competenza LaVoce è diventata una fonte di divulgazione economica ancora più indispensabile in un’epoca dominata da cupa disinformazione. Francesco Daveri mancherà moltissimo a tutte le persone desiderose di capire un po’ meglio la realtà che ci circonda.

Giulia Dallavalle (UCSC Piacenza)

Arrivederci professore.
Mi unisco a un fiume di cordoglio e tristezza appartenente ad alunni che come me hanno avuto il privilegio di sedere tra i banchi delle sue classi.
La sua capacità nell’arte dell’insegnamento era evidente oltre che sconcertante, in grado di infondere con naturalezza e semplicità i concetti più intricati.
Si potrebbe definire una vera e propria magia… un sortilegio che ti portava a desiderare trepidante di saperne di più la lezione successiva.

Grazie per tutto questo, grazie per quel che ci resta di lei: il ricordo, la stima, l’esempio.

Paolo Rosa
Se ne va in economista competente ed umano che metteva sempre al centro il cittadino. rip caro Francesco.

Giuliano Busetto
Francesco era una persona straordinaria dal punto di vista umano e professionale.
Ha partecipato con grande valore ad eventi organizzati per l’ attività che dirigo nella azienda per cui lavoro ma anche come Advisor per Federazione Anie e ho richiesto i suoi interventi nelle Assemblee pubbliche , ultima nel novembre 2020, dove Francesco ha espresso sempre con grande lucidità, competenza e profondità professionale il suo illuminato parere e contributo.
Mi aveva chiesto di tenere una lezione presso la SDA e sono rammaricato di non avere potuto accettare suo invito.
Una grande persona, un caro amico, una perdita impensabile.

Mauro Reali
Non sono un economista ma ho avuto, come molti di voi, il privilegio di compiere un lungo cammino con Francesco. Un cammino iniziato sui banchi del Liceo Beccaria di Milano 46 anni fa e mai interrotto. Un cammino cementato da un’amicizia solida, allietato da tanti momenti passati insieme. Momenti “leggeri”, e altri più “importanti”: siamo stati reciprocamente testimoni di nozze. Stamattina, salutandolo per l’ultima volta, ho pensato al 31 dicembre 2008, quando eravamo, insieme con le nostre mogli, nel sud del Marocco. Era una giornata fredda e piovosa, l’albergo non ci aveva riservato la camera e dormimmo in delle gelide stanze di fortuna. Il mattino successivo, però, splendeva il sole, e ricordo Francesco sulle dune del deserto divertirsi come un bambino: era lui che aveva voluto a tutti i costi portarci a Merzouga, posto dove già era stato e che amava moltissimo. Ora mi piace immaginarlo in un luogo così, baciato dal sole, mentre scivola sulle morbide dune; dune fatte di sabbia sottile come la sua intelligenza, eppure durevole come la nostra amicizia e come l’affetto che lega Gisella e me a Patrizia.

Gaetano Desiato
Anch’io sono commosso. Ti sia lieve la terra.

Bruno Coppola
Ciao Francesco
ci mancheranno il tuo garbo, il tuo sorriso, il tuo sguardo sulle persone e sulle cose.

Anton Muscatelli
Ciao Francesco – ogni volta che leggevo quello che scrivevi, che fosse un tuo editoriale oppure un articolo scientifico imparavo sempre cose nuove. Ma sopratutto la tua gentilezza nel offrire commenti ai colleghi nelle conferenze in modo costruttivo era un tuo pregio notevole. Ci mancherai molto.
Sentite condoglianze alla famiglia.

Jonathan Favasuli
Grazie per averci ispirato.
Per aver saputo rendere semplici, concetti economici complessi.
Per averci aiutato a crescere e a diventare i professionisti di oggi.
Ciao Prof. Ci mancherai.

Antonio Nicita
Bravissimo Fausto.  Io il mio primo ricordo ce l’ho proprio con voi due, credo al mio terzo anno al Des. Poi l’ho incontrato da laureando per alcuni suggerimenti. Sempre gentilissimo. Poi dopo molti anni qui per i miei pezzi su la Voce e in alcuni convegni seminari. È stato un esempio per tutti noi su come discutere e approfondire con una rara capacità di unire teorie e aspetti concreti del mondo delle imprese. Uno scienziato galantuomo. Una bella persona. Ci mancherà tanto.

Marco Leonardi
Francesco che terribile sfortuna hai avuto, quanto triste e dolorosa la notizia. Ti ricordano in tanti oggi, in presenza e online, e ti ricorderanno per le tante cose che hai fatto sempre con entusiasmo e tanta energia fino all’ultimo momento, fino quando hai potuto: l’accademia, la divulgazione, gli studenti. Addio, eri davvero una persona disponibile e gentile.

Marco Da Rin
Ricordo Francesco, con cui ci siamo incrociati per alcuni anni a IGIER e condiviso per un breve periodo l’ufficio, per il suo sorriso e affabilità, e per la passione che metteva nelle discussioni.  Un ottimo divulgatore, con una grande passione per la politica economica. Condoglianze molto sentite a Patrizia, che non ho mai conosciuto ma di cui parlava con grande affetto.

Andrea Romano
Daveri è stato anche un raffinato e generoso consulente editoriale, da cui ho ricavato una molteplicità di spunti, autori e piste di lavoro nei miei anni alla saggistica della Giulio Einaudi editore. Sempre attento alla leggibilità non specialistica dei temi economici e mai geloso della propria rigorosa competenza: un intellettuale vero e brillante, un enorme peccato perderlo così presto.

Alberto Gardina
Caro Francesco,
 Ci siamo rivisti dopo tanti anni , nel 2015 io sul treno di ritorno da Piacenza tu proveniente da Parma , io travet o forse burocrate della Pubblica Amministrazione , tu affermato professore di macroeconomia
Prima di allora tanti viaggi insieme sull’autobus che ci portava dalla periferia ovest di Milano al Liceo Beccaria: io te . Luca Vitali e Laura Garavelli.
Tante camminate anche di fretta per arrivare in tempo a scuola e tante chiacchiere
Eri un gran giocatore di Basket, mi sembra di rivederti adesso
Finito il Liceo le nostre strade si divisero per ricongiungersi   per quel breve tratto di treno che porta i binari da Piacenza a Milano
Discorsi sull’ineficienza della P.A e io ad ascoltarti con le tue lucide considerazioni
Un veloce scambio dei numeri di telefono, qualche telfonata ed un paio di incontri sempre causali
Speso quando ti sentivo parlare alla RADIO o in TV, mi affrettavo a complimentarti con te , mandandoti un messaggio wattsapp, al tuo numero, nel quale ancora oggi compara el foto di un bel gattone , immagino Maine Coon
Come ha scritto Marco Santin, amico di fede calcistica a differenza tua, ieri sera ho letto una notizia che non avrei mai voluto trovare: quella della tua morte e peggio ancora del percorso che l ha accompagnata
Non ci sono  parole che possano esprimere quanto  provi sebbene , in fondo, fossi per me piu un conoscente che un amico
Ma forse le definizioni non sono sufficienti a definire le nostre  relazioni: lo sono invece le  lacrime, i pensieri, ed i rimpianti che  proviamo quando si perde qualcuno pima di noi, per strada
Così bandisco ogni formula e posso soldo dispiacermi di non averti visto piu spesso, ad esempio invitandoti    a parlare di economia ed Umanita al l circolo  Anpi  di cui sono socio, come ti promisi di fare
A te caro Francesco  il mio saluto
A tua moglie Francesco una stretta di mano di forte
Ha conosciuto ed amato una bella Persona e sono sicura che in forme diverse, non mancherete di stare vicini.

Alessandro Toppeta
Grazie Francesco, mi hai dedicato sempre del tuo tempo e dato consigli, quando per me era importante fare delle scelte nel mio percorso di studio e ricerca.

Vincenza Ricciardi
Non conoscevo questo grande professore ma leggendo questi”ricordi” ho potuto conoscere un Uomo di forti valori che ha sicuramente lasciato un segno importante del suo breve ma intenso passaggio terreno. Ha saputo trasmettere tanto ma soprattutto ha attirato il rispetto, l’amicizia e la stima di tutti quelli che hanno avuto il piacere di averlo conosciuto. Una preghiera per Lui.

Roberto Barbieri (Oxfam Italia)
Francesco Daveri è stato mio professore e relatore di tesi, ormai trent’anni fa. Ho veramente impiegato tanto tempo per completare la mia tesi. Volevo sempre migliorarla, aggiungere delle parti…non finiva mai. E’ stato anche un momento della vita in cui ho apparentemente perso tempo. Nella mia testa c’era la confusione del cosa fare dopo la laurea. Il Prof. Daveri mi è sempre stato vicino con letture attente, incoraggiandomi, senza mai giudicare i miei tempi. Ad un certo punto è stato lui però a dirmi…ora va bene, chiudiamola…Qualche anno dopo ci siamo incontrati ed era molto contento che avessi cominciato il mio percorso professionale con Unicef e poi con Oxfam. Ricordo la sua lucidità, la sua attenzione, il suo sorriso. Un professore che ha sempre fatto prima di tutto il professore, dedicando tempo alla didattica e agli studenti. Mi mancherà molto.

Maurizio Esposito
Ciao e grazie Prof.
Nei miei studi universitari da “anziano studente” ho avuto l’onore e la fortuna di incontrare un professore unico come Francesco Daveri. Unico per competenza, per passione, per modo di comunicare, per la sua capacità di ascolto e di confronto, per suo stile pacato, per il suo essere positivo e sorridente, per la passione che ci trasmetteva e per il suo amore verso l’economia. Il Prof. Daveri era un economista di livello internazionale, uno dei massimi esperti italiani in macroeconomia. Le sue lezioni erano bellissime perchè spesso si collegavano alla realtà di ogni giorno. Tra noi si era creato un ottimo rapporto diverso dal solito rapporto professore studente, forse anche per mio essere “fuoriquota” o “anziano” in facoltà e per le mie costanti domandi di fine lezione. Ricordo le chiacchierate a fine lezione, ricordo quando mi chiedeva mio parere (non tecnico logicamente) sulle sue ospitate in tv “come sono andato ieri secondo te Maurizio” , la sua voglia di dare sempre più a noi studenti e i suoi incontri extra lezione, ogni giovedi nell’ora di pranzo dove parlava di un argomento economico attuale. Era bellissimo e piacevole ascoltare le sue spiegazioni. Riusciva a spiegare in maniera semplice, chiara e anche con piacevole ironia i più difficili concetti di macroeconomia. Non mi perdevo mai i suoi incontri e lezioni. Ho continuato a seguirlo e sentirlo dopo l’università e l’ho visto quando mi ha invitato ad ascoltare qualche anno fa, l’evento annuale di lavoce.info in Bocconi conoscendo la mia passione per i temi economici. Grazie a lui oggi ho capito che nn basta una laurea per essere un economista, che lo studio è fondamentale sempre, a qualsiasi età e per qualsiasi lavoro e che tutto deve essere fatto con passione. Mi chiamava sempre per nome ma per me era sempre Prof, ma oggi mi permetto di dirti “Grazie di tutto. Ciao Francesco”.

Riccarda Alghisi
Sono stata una sua studente all’Università di Brescia. Lo ricorderò per sempre nelle mie preghiere con tanta stima e affetto.

Luca Tateo

Mi ricorderò sempre questo professore. Era il mio primo anno di giurisprudenza e avevo lui come docente in Economia Politica.
Gran bella persona. Pulito, semplice. Si vedeva che gli piaceva quello che faceva. Ti spiegava le cose in modo così chiaro e pulito, che quando eri a casa, facevi senza leggere perchè ti rimanevano impresse. Gentilissimo con noi studenti durante gli incontri in facoltà. Dispiace. Dispiace tanto. Se ho amato anche solo un pò l’economia, il merito è suo. E’ iniziato tutto con lui.
Ciao Professore, fai buon viaggio.

Paolo Giudici
Ciao, Francesco!
Ricordo con grande intensità le occasioni dì incontro e discussione dì temi ricerca,
Economici e Statistici, a Pavia e altrove, sempre molto positive e costruttive,
Ci mancherai!

Mario Macis
Di Francesco ricordo la gentilezza, il sorriso, il senso dell’umorismo, le parole di incoraggiamento quando ero studente. La sua attività di divulgazione, al tempo stesso rigorosa e accessibile, era un esempio per me e per tutti i colleghi. La notizia della sua scomparsa mi ha riempito di tristezza. Un pensiero affettuoso ai suoi cari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene.

Alberto Bisin
Ho conosciuto Francesco quasi 40 anni fa, all’università.  Una vita – senza frequentazione assidua – ma costante.  Da allora ho imparato a conoscere l’intelligenza, la pacatezza, la gentilezza di quest’uomo dal sorriso inattaccabile e caldo.  Sarà una costante mancanza.  Un grosso grosso abbraccio a tutti coloro che gli sono stati vicino nella vita.

Giuliana Mason
Caro Francesco, il periodo della nostra frequentazione assidua e poi quello della nostra amicizia, più che altro epistolare, sono stati per me uno dei grandi regali della vita.  Nessuno come te portava così bene insieme profondità e delicatezza. Non avevo ancora avuto il coraggio di scriverti per le feste, avevo un presentimento e ora sono devastata dal rimpianto di non averti salutato. Ma tu capirai, come sempre. Grazie di esserci stato, mi mancherai.

Francesco Arduini
Un grande persona.
Un professore competente, elegante e capace di trasferire in modo semplice concetti complessi.
Uno stile di leadership autorevole e coinvolgente.
Oggi il mondo Bocconi e l’Italia intera piange la perdita di un uomo di valore.
Buon viaggio caro Francesco, ci mancherai.

Marco Ottaviani
Grazie Francesco per averci rasserenati con il tuo sorriso, illuminati con la tua intelligenza, arricchiti con il tuo consiglio, alleggeriti con la tua eleganza, contagiati con il tuo ottimismo. Come possiamo ricambiare anche una piccola quota della tua generosità?

Eliana La Ferrara
Caro Francesco,
una delle cose più belle che possiamo fare nel nostro lavoro è aiutare i nostri studenti a trovare la loro strada e a porsi obiettivi in cui credere. Raramente ho incontrato qualcuno capace di farlo come lo hai fatto tu con me. Quando mi seguivi per la tesi di laurea al DES, non ti risparmiasti per permettermi di andare alla Banca Mondiale a raccogliere dati: chiamasti un tuo amico a Washington chiedendogli se poteva ospitare in casa una tua studentessa per due mesi. Così, un favore per una che veniva a ricevimento a farti vedere modelli e raccontarti di idee sull’Africa.
Senza quella tesi non avrei fatto i passi che sono seguiti.
Quante volte parlando coi miei tesisti penso a quello che hai fatto per me, e a quanto distante io sia dalla tua generosità…
Ci mancherai Francesco, tanto.

Paolo Maggioni
Ricordo una divertentissima diretta insieme, a Caterpillar. Dovevamo trattare di una delle mille crisi, o di Grecia, o di chissà cos’altro. In tre secondi si era finiti a chiacchierare di calcio, di Piacenza, forse di ristoranti. Ridendo. Sul filo dell’ironia. Un pomeriggio speciale col gatto Gilda che gironzolava per lo studio. Sia lieve la terra, Professore. E un abbraccio sincero ai suoi cari e ai suoi studenti.

Michele Pellizzari
Ho avuto la fortuna di conoscere e apprezzare Francesco sia come insegnante che come collega. Mi ha insegnato molto in entrambi i ruoli, professionalmente e umanamente. Da insegnante ci fece studiare sulle bozze del suo libro “Economia dei paesi in via di sviluppo” e fu il primo professore che incontrai che si mostrò sinceramente interessato alle nostre opinioni. Da collega, ebbi modo di confrontarmi con lui su tanti argomenti, spesso al confine tra il professionale e il personale. Mi colpì il suo tatto e la sua comprensione quando gli chiesi di ritirarmi dal comitato di redazione de lavoce perché faticavo a conciliare il lavoro con gli impegni di una famiglia che si allargava. Mi mancherà enormemente. Buon viaggio e grazie di tutto, caro Francesco.

Massimo Bordignon
Francesco.. ci siamo conosciuti a Brescia, dove siamo stati colleghi per 5 anni, poi ancora all’Igier, assieme a Riccardo Faini, forse il tuo vero mentore, anche lui scomparso troppo presto; poi ancora alla voce, poi ancora come colleghi in Cattolica, poi di nuovo alla voce. Tanti ricordi, con il rimpianto di non averti più visto dall’inizio del maledetto Covid, ognuno prigioniero dei propri spazi. Nei commenti si dice che fossi un buon economista; io ricordo seminari a Brescia e in Bocconi dove hai dato fil da torcere ai più blasonati colleghi stranieri. Si dice che fossi un ottimo divulgatore; non sanno però gli sforzi che hai fatto come direttore della voce per convincere i riottosi commentatori, a cominciare dal sottoscritto, che forse un punto importante si poteva fare anche in 800 parole, non c’era bisogno di scrivere un trattato tutte le volte. Dicono anche che avessi una vera passione per l’insegnamento e gli studenti, ma non quanto questa passione fosse ricambiata. Ricordo le presentazioni dei libri che scrivemmo nella collana del mulino per la voce, dove frotte di studenti si materializzavano solo quando presentavi tu. Non sempre eravamo d’accordo su tutto, ma non si poteva davvero litigare con te; come hai detto tu una volta, in fondo siamo tutti amici e ci vogliamo bene. A me resta soprattutto il ricordo del tuo sorriso e della tua gentilezza e il rimpianto per non avere passato più tempo assieme.

Ida Baldi
Il Professore. Per tutti noi giornalisti economici di Rainews24 Francesco Daveri era e resterà il professore di riferìmento. La sua capacità di comunicare l’economia in modo chiaro e sintetico ci aveva da subito conquistati fin dalla prima intervista molti anni fa. Da allora lo abbiamo interpellato costantemente , e sempre abbiamo trovato in lui cortesia e risposte che hanno aiutato noi e i nostri telespettatori a comprendere i meccanismi che regolano l’economia , le relazioni fra il nostro paese , l’Europa e i mercati internazionali. Grazie a una sua intuizione , con l’allora direttore Antonio Di Bella firmammo un contratto di collaborazione con LAVOCE.info che per oltre un anno ci permise di offrire una rubrica di fact check-in economico che ogni settimana analizzava i vari temi della politica economica e dei fenomeni industriali. In quell’anno , anno tremendo , in cui fece irruzione la pandemia, cominciammo a intuire che qualcosa non andava bene. Eppure nonostante le difficoltà personali il Professore non fece mai venir meno la sua collaborazione. Per tutti noi apprendere della sua scomparsa è stato uno choc e un grande dolore . Ci stringiamo intorno ai suoi famigliari e alla redazione de LaVoce. Non dimenticheremo il suo contributo e la sua intelligenza, la sua ironia garbata e il suo sorriso , armi gentili con cui ha saputo trasmettere conoscenza e svelare a tutti noi e al pubblico televisivo quanto l’economia sia parte essenziale della nostra vita quotidiana e non solo una scienza , talvolta imperfetta, da relegare nel recinto nobile dell’Accademia . Ci mancherà Professor Daveri.

Carlo Grancini
Che tristezza. Sarà un po’ più difficile capire il mondo senza di lui.

Francesco R.
Caro Professore,
avrei voluto scriverle queste poche righe da tanto tempo.
Lei ovviamente non si ricorda di me. Ho avuto la fortuna di essere suo studente quando al tempo frequentavo il primo anno di corso di Laurea Specialistica di Trade Marketing (anno 2011/2012) presso l’Università degli Studi di Parma.
Ricordo che il suo corso SCENARI ECONOMICI PER IL MANAGEMENT iniziava a febbraio 2012.
Il primo semestre non fu facile per me. Capì dopo un paio di mesi che il Marketing non “rientrava nelle mie corde”, gli esami della prima sessione non andarono bene.. riuscì a dare un esame su quattro senza nemmeno prendere il massimo dei voti.
Iniziai pertanto il secondo semestre senza troppo entusiasmo. Mi stavo convincendo del fatto che la spinta propulsiva allo studio si fosse esaurita irrimediabilmente. Nel frattempo stava prendendo corpo l’idea di abbandonare gli studi..
E poi .. e poi è arrivato Lei.. con il suo corso.
La sua preparazione e il suo eloquio elegante e puntuale mi coinvolsero subito. Dei tre corsi di studio del secondo semestre decisi di seguire solo il suo. Rimasi affascinato dal programma del corso e dalla sua capacità nel rendere altamente comprensibili argomenti che di fatto assurgono ad una certa complessità.
Una volta superato l’esame mi presentai a ricevimento da Lei. Ci confrontammo per una ventina di minuti. Le feci presente tutti i miei dubbi relativi allo studio. Le dissi che il Marketing non mi piaceva. Le dissi che un corso in finanza mi incuriosiva molto, ma allo stesso tempo mi preoccupava il cambio di corso di laurea e, soprattutto, iniziare un corso che mi richiedeva di colmare un gap cognitivo non indifferente (in considerazione del fatto che provenivo da una laurea triennale non di finanza).
Mi disse che il cambiamento non deve mai spaventare. Mi fece capire che ce l’avrei potuta fare. Mi consigliò di seguire l’istinto, facendomi presente che non sarebbe stato facile..
Le ho dato ascolto. E’ andato tutto bene.. anche se non è stato facile.
Non le nascondo che la laurea conseguita in Finanza rimane una delle mie più grandi soddisfazioni.
Il cambiamento mi ha consentito di mettere alla misura me stesso, in qualche modo di ha consentito di conoscermi meglio sotto tanti punti di vista.. a fine percorso sono riuscito a maturare molte più consapevolezze circa le mie capacità.
A distanza di nove anni le dico semplicemente Grazie. Nel mio immaginario sarà ricordato come il Docente per antonomasia, in quanto è riuscito a coniugare e trasmettere non solo insegnamenti economici ma anche insegnamenti di vita che hanno avuto un forte impatto sul mio percorso accademico, prima, lavorativo ,poi.
Vorrei tanto rincontrarla un giorno..
Con infinito affetto
Francesco.

Laura Fracaro
Quando mio fratello mi ha letto la notizia della sua scomparsa sono rimasta molto colpita e tutto il giorno ho continuato a pensarci. Mi dispiace tantissimo. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo bene ma senza saperlo probabilmente ha cambiato la mia vita. Quasi 5 anni fa ormai, ero appena stata ammessa al corso di laurea triennale in Economics in Bocconi, ed ero come tutti i 18 Enni, molto confusa. Venivo dal liceo classico, avrei voluto fare lettere classiche ma ero stata presa per fare economia che non sapevo bene neanche cosa fosse. Non mi sembrava adatta a me. Parlai , tra gli altri,con il professore Daveri per avere dei consigli. Non dimenticherò mai quella telefonata. Lui era esattamente come descritto dal professore Panunzi, simpatico e leggero. Ero colpita che una persona così importante avesse del tempo da perdere coi miei dubbi esistenziali. Mi disse che anche lui aveva fatto il liceo classico ed era finito a fare economia un po’ per caso, spinto anche lui da un interesse per il mondo circostante, per la sua comprensione e anche per una uguale passione per la politica e attualità. Per capire come funziona il mondo. Mi sentii simile a lui, con una storia in comune. Mi fece credere nelle mie possibilità, nella capacità di farcela. Ora dopo 4 anni e mezzo mi avvio (spero) verso la conclusione di quel percorso con la laurea magistrale in Economics dopo aver imparato tanto, grazie all’aiuto di molti altri professori, che mi hanno seguito nel tempo. Questo per dire che a volte le nostre vite impattano quelle degli altri in modo inaspettato. Anche solo una telefonata di mezz’ora fatta per gentilezza, può cambiare il mondo. Sono sicura che come lui ha influenzato la mia vita , lo avrà fatto con centinaia di altri studenti e che loro come me, si porteranno sempre il ricordo del prof Daveri nel cuore, e vivranno col suo esempio. Grazie.

Fabrizio Onida
Nulla da aggiungere al bel ricordo affidato da Fausto Panunzi, parola per parola. Il suo sorriso disarmante sarà sempre con noi.

Mario A. Maggioni
Non posso certo definirmi un amico di Francesco, la nostra frequentazione è stata troppo sporadica e saltuariaper potermi definire tale. ciò nonostante, quando capitava di re-incontrarci, Francesco era sempre cordiale, diretto e sincero e, dopo qualche minuto, ci si ritrovava a parlare come solitamente capita soltanto con i vecchi e veri amici. Come molti hanno sottolineato, anch’io ricordo Francesco che alla fine di una battuta ironica, esplodeva in una solare risata. Su molte cose eravamo d’accordo, su altrettante no. Paradossalmente ricordo meglio le discussioni in cui, essendo in disaccordo, Francesco riusciva con garbo a tenere il tono della discussione disteso, ma non per questo meno impegnato, con un interlocutore, come me, istintivamente più portato al conflitto! Addio (Ad Deum) Francesco!

Fulvio Baldin
Lo ricordo al liceo studente impegnato e attivo e lo ricordo come economista dì cui ho sempre apprezzato gli articoli, utili e comprensibili anche ai non economisti come me.
Le mie sentite condoglianze alla famiglia e alla redazione de lavoce.info.

Riccardo Rovelli
Ci eravamo persi di visti da molti anni, ma quando capitava di sentirci o di incontrarci, anche solo per caso, era sempre un piacere. L’ha detto bene Fausto Panunzi, e poi molti tra coloro che lo hanno ricordato: parlava e scriveva sempre con grande chiarezza e lucidità, un sincero interesse per i problemi veri, a volte un tocco di ironia garbata, mai nessuna arroganza. E mi piace aggiungere, per come lo ricordo dai suoi interventi su lavoce, che la sua chiarezza non era solo capacità di esporre, ma anche di addentrarsi negli aspetti più complessi e controversi dei meccanismi dell’economia e delle politiche, per aiutarci a comprenderli.

Antonio Savini
Ho avuto il privilegio di essere suo studente e ne conservo un ottimo ricordo.
Era un economista capace di far “parlare” modelli e dati economici per comprendere il mondo in cui viviamo e con una contagiosa curiosità intellettuale.  Aveva anche una disponibilità e una pazienza infinite con i suoi studenti, che incoraggiava e seguiva ben oltre i suoi doveri accademici e nonostante i suoi numerosi impegni.
Soprattutto, era una persona umanamente splendida e simpatica. Ci mancherà.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia

Raffaello De Paola
Seguo Lavoce dai tempi dell’università e da quando internet non era cosi denso di informazioni come oggi. Impossibile non conoscere o non aver letto qualcosa di Francesco. Grazie per tutti i contributi e per la diffusione della conoscenza, che la terra ti sia lieve.

Alberto La Rocca
Se ne va un grande economista, di cui si sentirà una grande mancanza. L’Italia perde una delle menti più raffinate.

Ilaria Re
Un prof unico! Preciso – puntuale – sorprendente. Anche i concetti più difficili, con lui, diventavano semplici. Grazie di tutto!

Gustavo De Pas
È proprio vero che sono sempre i migliori ad andarsene.
Del professor Daveri ho sempre letto con piacere ed interesse i vari contributi apprezzandone la competenza, la pacatezza e la capacità di affrontare con semplicità problemi complessi.
Che la terra gli sia lieve.

Fabio Riboldi
Un abbraccio alla famiglia e a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo

Lucia Tajoli
Ricordo con grande affetto e simpatia Francesco dai tempi dell’università e negli anni successivi condivisi da assistenti in Bocconi. Ricordo la sua generosità nel dedicare tempo a tutti per chiacchierare e spiegare questioni economiche, ma ricordo ancora di più il tono, la leggerezza e l’allegria che portava nei pranzi e nelle serate con gli amici. A trent’anni di distanza, ci sono sue battute che per noi sono ancora dei “modi di dire”. Se ne è andato troppo presto e ci mancherà davvero moltissimo.

Eleonora Moroni
Grazie Professore!
Ha lasciato il segno!

Fabio Cristofoletti
Quando mia nonna mi ha telefonato per dirmi che un prof della Bocconi stava parlando in TV di temi simili a quelli che avrei voluto trattare nella mia tesi, non potevo neanche immaginare la svolta che Francesco Daveri avrebbe dato alla mia vita. Il giorno dopo a quel suo intervento su LA7 sono diventato research assistant in SDA e poco dopo è diventato il mio relatore e punto di riferimento per decidere che strada intraprendere dal punto di vista professionale. È stato principalmente grazie a lui che ho trovato lavoro in McKinsey e iniziato nel migliore dei modi la mia carriera. La sua scomparsa mi lascia un profondo senso di tristezza e rammarico per non essermi mai sdebitato di tutto ciò che lui ha fatto per me. Il mio pensiero va alla famiglia e a tutti i suoi cari. Il suo ricordo vivrà per sempre nelle innumerevoli persone che come me hanno avuto modo di crescere, professionalmente e non, grazie al tempo passato con lui.

Antonio Arcididiacono
Sono un semplice lettore da terza media.Ma capivo abbastanza dei suoi articoli. Grazie mi mancherà.

Roberto Montani
Un vero dispiacere la perdita di Francesco Daveri. Sempre puntuali e di semplice lettura i suoi articoli su lavoce o sul corriere. Mi ricordo che spesso rispondeva ai miei commenti spiegandomi in modo preciso le questioni richieste. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.

Marco Santin
È una di quelle notizie che non vorresti mai sentire, sono cresciuto con Franz e ora che lui non c’è più mi sento perso. Questo articolo è perfetto, lo descrive esattamente per come lui era. Quando iniziai a fare le cronache delle partite su radio popolare quello che dicevo era quello che dicevamo io e lui quando passavamo ore a giocare insieme . Ho avuto la fortuna di crescere con lui e in due programmi radio l’ho chiamato perché lui era unico, sapeva spiegare cose complicate con semplicità e ironia anche a zucconi come me. Ricordo la nostra ultima telefonata, mi raccontasti cosa avevi passato e mi dicesti che ora stavi molto meglio, non mi perdonerò mai per averti creduto,.Grazie per esserci stato nella mia vita sarai per sempre nel mio cuore, ti voglio bene amico mio.

Gianluca Fratti
Sono stato suo allievo all’Università Cattolica. È stato un Professore eccellente, straordinaria la sua capacità di coinvolgere gli studenti, la sua gentilezza discreta e la sua professionalità.

Marco Trombetta
Caro Francesco, grazie per avermi fatto vedere la strada quando il futuro era ancora incerto e tutto da definire. Ci sono persone che ti marcano la vita. Tu sei stata una di loro per me. Grazie!

Susanna Grifoni
Un vero onore averlo conosciuto ed averlo avuto come professore! La passione nei suoi occhi e nelle sue parole è stata per me inspirazione fin da subito. Un esame come tanti altri ma che ha lasciato il segno più di tutti gli altri grazie a lui. Un esempio che lascia un grande vuoto soprattutto per noi ex studenti e per i futuri che non avranno la fortuna di sentirlo parlare.
Un’ affezionata ex studentessa

Valter Bassani
Sembrava una gran persona
era competente e chiaro
pieno di idee positive
Condoglianze

Angelo Caponigro
Leggevo e ascoltavo sempre con interesse le sue parole, sapeva catturare l’attenzione con pacatezza e competenza, sentivi di poterti fidare perché innanzitutto sarebbe stato sincero con se stesso.
Non so neanche perché mi trovo qui a scrivere queste cose, forse è proprio per il graffio che lascia il dispiacere della scomparsa di persone così.
Sentite condoglianze alla famiglia.
E’ stato un piacere Professor Daveri.

Alessia Uslenghi
Grazie di tutto, Francesco. Ci resteranno sempre la fortuna di aver lavorato con te e il tuo perenne sorriso.

Luca Orfanò
Leggevo sempre con interesse gli articoli del Professor Daveri. L’ultima volta l’ho ascoltato durante la FTx Bocconi Talent Challenge del febbraio 2021. Le sue parole tradivano grande competenza e profonda gentilezza.
Condoglianze alla famiglia.

Tommaso Di Tanno
Francesco era colto, intelligente e gentile. Caratteristiche non facili da tenere insieme. Era, poi, curioso, come un uomo di scienza deve sempre essere. Scettico di fronte alla novità ma umile nel farsela spiegare, mirando sempre ad arricchire il patrimonio conoscitivo suo e del suo interlocutore . Una persona, insomma, che era bello frequentare. Mancherà a me ed a quanti lo hanno conosciuto. Ciao Francesco

Simone Piccinini
Il mio unico 30elode lo presi con lui e un motivo c’era, sapeva prenderti e spiegare le cose come nessuno.
Grande amarezza ma sono certo che la sua positività, come scritto nell’articolo, la starà portando dove si trova adesso.

Paola Previdi
Ho avuto l’onore e il piacere di lavorare con Francesco in diversi occasioni e di tutte ne ho un ricordo solare, pieno, sorridente e arricchente. Grazie Francesco.

Alessandro Merli
Un bravo economista e una persona per bene, generosa con i colleghi e con gli studenti.

Augusto Preta
Ricorderò sempre la sua curiosità, i commenti e le battute pungenti sui miei articoli. R.I. P. Francesco.

Fabrizio Zilibotti
Ci mancherai.

Marcello Acquabona
Il Prof. Daveri è stato mio insegnante all’Universita’ degli Studi di Parma, lo ricordo con estremo piacere in quanto professionista serio, preparato e con una grande dote: la chiarezza espositiva. Sono davvero dispiaciuto, sentite condoglianze alla famiglia.

Serena Campanella
Ho avuto l’onore di averla come professore: ero incantata dalle sue lezioni, dal suo modo di parlare e di essere, tanto da voler concludere con Lei la triennale. È stato un grande esempio… Non la dimenticherò mai! Buon viaggio Prof!

Massimiliano Marzo
Sono davvero molto triste. Francesco era (è!) una persona splendida: un ragazzo generoso, buono, sempre disponibile. Ci siamo visti in tante occasioni (convegni) e quando per un periodo lui ha insegnato alla SAIS Hopkins a Bologna. Lo ricordo con grande affretto e mi tengo nel cuore il suo sorriso. Grazie Francesco per quello che ci hai dato. Grazie Signore per avercelo fatto conoscere. Ora ti spiegherà la Macroeconomia.

Daniele Schilirrò
Non ho avuto il piacere di conoscere Francesco Daveri personalmente, anche se ha insegnato per un periodo all’Università Cattolica (la mia Alma Mater), ma leggevo con grande interesse i suoi articoli sul Corriere, sulla Voce, le sue interviste… apprezzandone i toni e condividendo molti dei suoi contenuti.
Provo un sincero rammarico per la sua perdita e faccio le mie sentite condoglianze alla famiglia.

Carlo Stagnaro
Di una persona non si può dire cosa più bella che “ha le virtù della leggerezza”, e di nessuno è più vero di quanto lo sia stato per Francesco Daveri. Riposi in pace.

Matteo Ferrazzi
Bravissimo, appassionato, non un teorico ma anzi sempre attento ai riscontri nella realtà. Davvero bravo, e mancherà molto a tutti noi.
PS. Sono un suo ex studente del Master in Economics alla Bocconi, ma lo seguo da ben prima (da quando insegnava a Parma economia dello Sviluppo nei primissimi anni 2000).

Claudia Strammiello
Arrivederci grande Prof, è stato un colpo al cuore questa notizia. Dove lo ritroveremo un altro Professore che organizza durante il pranzo all’università i” lunch talk”? Ci portavamo i panini dal bar e tu sfogliavi il giornale e tutti insieme commentavamo tutte le notizie di attualità e economia e ci traducevi quello che per noi all’epoca era una materia “difficile” in parole semplici, facendoci appassionare. La tua missione era proprio questa e l’hai centrata in pieno!
Spero che anche mio figlio quando crescerà potrà incontrare persone e professori del tuo calibro, enorme cultura e pochi fronzoli.
Grazie di tutto, fai buon viaggio!

Marco Mari
Ho avuto la fortuna di incontrare Francesco Daveri il 27 Novembre 2012 a Valdagno, dove presentava un libro ottimista, intitolato Crescere si può.
Spiegava, come solo pochi maestri e divulgatori sanno fare, come il nostro Paese “vecchio, ricco, densamente popolato e con un sistema industriale fondato sulla piccola impresa” avrebbe potuto tornare a crescere, e a che tipo di crescita avrebbe dovuto mirare.
Oltre che un importante economista e ricercatore, é stato un grande Professore, capace di impersonare l’insegnamento e di offrire occasioni di crescita ed apprendimento anche a chi, come me, non era ufficialmente un suo studente.
Ricordo con grande affetto la sua ironia e semplicità, e con profonda gratitudine la sua generosità.

Alessandro Boccellari
Caro Prof. è davvero una triste ed inaspettata notizia questa.. mi dispiace tantissimo e quasi con rabbia mi chiedo perché !?! Ho avuto la fortuna di conoscerla di persona, di essere suo appassionato studente e al contempo ho sempre potuto constatare e conoscere la sua grande umanita ed umiltà. Era un piacere quando capitava di trovarsi a viaggiare in treno a fine o inizio giornata..e si scambiavano parole, commenti e quant’altro. La sua passione per l’insegnamento e quanto sapeva trasmettere a chi l’ascoltava, che fosse studente, ascoltatore, interlocutore.. mancherà immensamente. Un caro saluto, con affetto.

Caterina Rho
Leggere della scomparsa di Francesco Daveri mi lascia senza parole. Ci eravamo conosciuti nel 2011 quando avevo iniziato a lavorare come TA del corso di Macroeconomia dell’MBA alla SDA che allora Daveri teneva con Francesco Giavazzi. Ho lavorato come TA per quel corso durante il mio dottorato, fino al 2017.
La nostra conoscenza era molto parziale, ma ho ritrovato il professor Daveri che ho conosciuto nel bel ricordo di Fausto Panunzi. Francesco era un economista e un professore appassionato, con una mente lucida e chiara. Si vedeva che si divertiva ad insegnare, e teneva molto che i suoi studenti capissero i meccanismi fondamentali, che si “portassero a casa” il succo di ogni lezione. Ho ammirato molto il suo approccio positivo e entusiasta, credo che riuscire a trasmettere la propria passione per un argomento ai propri studenti sia il modo più efficace di insegnare.
Mi è capitato di discutere con lui del mio dottorato, o dei miei progetti lavorativi, magari davanti a un caffè, e ho sempre trovato una persona gentile, aperta, curiosa e incoraggiante.
Invio le mie più sentite condoglianze a sua moglie Patrizia e a tutta la sua famiglia.

Paolo Bertoletti
Francesco è stato per me un amico dalla prima volta che ci incontrammo, ad una riunione del CNR che si tenne a Venezia all’inizio di dicembre del 1987. Alla fine della cena ci disse che conosceva un locale, il Paradiso Perduto, e che ci avrebbe portato lì nonostante la nebbia. Non l’abbiamo trovato, ma in compenso sono seguiti tanti anni di amicizia e anche di divertimento, grazie soprattutto al suo senso dell’umorismo e alla sua intelligenza, che si vedevano da lontano e anche gli studenti distinguevano benissimo.
Ciao Francesco, avrei tanto voluto che la strada da percorrere, assieme alla tua amatissima Patrizia, fosse più lunga.

Gianluca Longhi
Ho sempre apprezzato gli interventi e la pacatezza del prof. Daveri e sono veramente dispiaciuto per la sua prematura dipartita.

Lorenzo Marchetti
Quando andavamo a ricevimento nel suo ufficio a riempirlo di domande, con pazienza e sorriso rispondeva a tutto incoraggiandoci a essere curiosi.
Quando l’ho contattato per fare la tesi mi ha chiesto di studiare insieme il fenomeno emergente del Covid, trattandomi come un suo pari e dandomi fiducia.
Quando lo chiamavo agli orari più improbabili perchè pensavo di aver trovato qualcosa di interessante, con educazione e un modo di fare parterno mi ascoltava senza mai una volta placare il mio entusiasmo.
Quando sapeva che sbagliavo non criticava mai con fine distruttivo ma anzi cercava di trovare la chiave di lettura che permettesse di trovare valore dall’errore.
Quando sembrava impossibile pubblicare un articolo insieme, sentendomi triste e scoraggiato dopo un’ora mi richiamava con nuovi spunti senza arrendersi e farmi arrendere mai.
Quando gli ho chiesto dopo mesi che non ci sentivamo se potesse essere la mia reference nel processo di selezione per entrare a quello che è il mio attuale lavoro ha accettato in un secondo, contibuendo in maniera determinante a far avverare il mio sogno.
Grazie Professore e grazie Francesco per la profonda impronta lasciata, i suoi insegnamenti saranno sempre parte di me.

Lorenzo Luisi
Ho letto sempre con grande interesse gli interventi di Francesco Daveri;
Una sua grande caratteristica credo sia stata la perspicacia.
Un saluto e le mie condoglianze alla famiglia.

Giulia Sortino
Un Professore come pochi!
Ricordo ancora le sue lezioni e l’entusiasmo che ci metteva. Riusciva a rendere leggeri temi complicati e farti appassionare a materie che non avresti mai pensato di poter apprezzare tanto.
Arrivederci Prof!
Sentite condoglianze alla famiglia.

Paolo Pini
Ricordo Francesco in un dibattito che avemmo avuto assieme ad Udine in vicino/lontano vari anni fa, la sua gentilezza, la sua apertura e disponibilità nel confronto, la sua simpatia. L’ho incontrato altre volte in viaggio ed in altri dibattiti, sempre cordiale nei saluto e nello scambio di opinioni. Sono molto colpito e dispiaciuto oggi. Non volevo crederci.

Enrico Botti
Sono di Piacenza anno 1960. Ogni tanto gli ho inviato email sulla situazione economica italiana in particolare il debito e lui rispondeva sempre. Vi scrivo perché forse non sapete che suo nonno è stato un eroe e martire della resistenza piacentina e morto in campo concentramento. Il nonno si chiamava Francesco come lui. Entrambe persone difficili da dimenticare.

Paolo Pesenti
Ricordo Francesco dai tempi del Des in Bocconi, nei primi anni ottanta. La sua lucidità intellettuale, il suo pragmatismo, la sua ironia e il suo umorismo, soprattutto la sua disponibilità a dare una mano e mediare, generosamente e senza agende. Mi piace ricordarlo quando ci siamo rivisti a cena alla Cantinetta qualche anno fa pre-Covid, non era cambiato affatto dopo quarant’anni. Parlavamo di piani per il futuro. Una perdita devastante per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Antonino Serra
La persona più illuminante che mi sia mai capitato di incontrare: genuino, spontaneo ma tremendamente efficace nel suo modo di insegnarti non l’economia, ma il mondo. Una notizia a dir poco funesta.

Alessandro Cassano
Ho avuto il piacere di averlo come professore ad un corso nel mio percorso accademico a Parma, nel 2013. Uno dei pochi professori che amavi ascoltare, che ti faceva appassionare all’argomento trattato, con una preparazione eccezionale e un modo di spiegare impeccabile. Questa notizia mi ha sconvolto, per quanto poco abbia avuto modo di seguirlo, mi è da subito entrato nel cuore. Un grosso abbraccio alla famiglia e un caro saluto da lassù prof…

Alessandro Tirioni
Senza di te ci sarà meno luce nelle nostre menti
Grazie Francesco

Claudio Lucifora
Caro Francesco, sembra impossible che tu non ci sia più. Ci mancheranno il tuo sorriso, la tua ironia e il garbo con cui trattavi tutti. Riposa in pace.

Nicola Bianchera
è stato mio professore a Parma …correva il 2000…. persona giovane spigliata determinata…
grazie

Michele Polo
Ciao Francesco, addio sorriso biondo, oggi il mondo è un più piccolo.

Marco Marchi
Lo conoscevo tramite lavoce.info: un esperto nel proprio campo, un grande divulgatore, una persona capace di coinvolgere chi lo leggesse o lo ascoltasse.
Condoglianze alla famiglia.

Roberta Larini
Persona di grande spessore. Docente straordinario, che sapeva essere amico dei suoi studenti. Se ne prendeva cura e la didattica, fu per lui negli anni in cui insegnò presso la Facoltà di Economia di Parma, una missione per la quale si spendeva ogni giorno. Ricordo l’immagine di Francesco, che con i suoi ragazzi si prodigo’ per dipingere i muri della nuova struttura del Polo Didattico, che dopo ne vennero rovinati i muri da vandali. Questo era Francesco! Un docente esemplare ed una persona che sapeva regalare sorrisi e leggerezza, mettendoti sempre a proprio agio. Come personale tecnico amministrativo, ricordo la sua gentilezza, il garbo ed il rispetto per tutti. Doti rare, che lo rendevano unico. Ciao Francesco! Fai buon viaggio! Roberta.

Giuseppe Di Bello
Per fine anno arriva una notizia che non avrei voluto mai leggere. È morto Francesco Daveri. Per molti era un bravo economista, un ottimo professore di Macroeconomia. Per me era un compagno di Università, uno di quei ragazzi che conosci in un’aula quando hai 19 anni e che poi ti rimangono nel cuore, anche quando i sentieri della vita si allontanano. Quando stamattina un altro compagno di studi mi ha avvisato, ho sentito come un improvviso senso di vuoto. Tornano in mente gli scherzi, le risate, le discussioni, le partite a pallone. Sono passati 40 anni, ma è come se fosse ieri.

Micael Castanheira
Thank you Fausto for these beautiful words. I met Francesco when I was a post doc at Bocconi, and he was already just as you describe him. A big smile. Full of second degree humour, full of life. I am so saddened by the terrible news. Rest in peace!

Francesca Crisafulli
Le parole non saranno mai sufficienti per dimostrare la stima nei confronti di questo professore, che prima di tutto era un Uomo.
Rimarrà sempre vivo nella memoria di ogni singolo studente che ha avuto l’onore di seguire i suoi corsi.
Grazie di tutto

Paolo Guenzi
Ciao Francesco, grazie per essere stato con noi. Una persona competente e perbene, mai arrogante. Ci mancherai.

Marco De Angelis
Ho avuto la fortuna di conoscere Francesco Daveri organizzando la presentazione di uno dei suoi libri nel mio paese di provincia. Già al primo contatto attraverso l’email è sembrato cordiale e disponibile. Conoscendolo di persona è risultato anche migliore. Era una persona solare ed di un’empatia contagiosa. Sempre felice di rispondere a qualsiasi domanda o dubbio. È stato un onore averlo conosciuto. Mancherai tanto e a tanti.

Gianni Almisano
Ciao Francesco,
ricordo i tempi in dipartimento a Brescia e gli innumerevoli viaggi in treno insieme, tanti tanti anni fa all’inizio delle nostre carriere. Oggi mi sono ricordato anche tutte le nostre discussioni e tutto il nostro lavoro su un paper che non siamo riusciti a finire (non per mancanza di tuo impegno, caro Francesco, ma a causa di dati poco utili e del tuo coautore un po’ disorganizzato).
Tutti e due abbiamo lasciato Brescia e ci siamo persi un po’ di vista, ma io ti ho sempre letto su La Voce e il Corriere, ascoltato in radio e televisione, ammirando la tua capacita’ di spiegare in modo semplice concetti anche molto complicati. L’ultima volta che ti ho sentito alcuni anni fa ti sei definito un “economista per famiglie” e questa tua definizione mi ha fatto molto ridere, cosi’ come molte delle tue battute. Sei stato un grande economista, non solo per famiglie, e un grande docente e ricercatore.
Ciao Francesco.

Fausta Luscia
Ricordo il suo sorriso, la sua gentilezza e disponibilità. Alla domanda: faresti una lezione al Liceo che frequenta mia figlia,
Liceo Arnaldo a Brescia, non esitò a dirmi subito di sì. Fu così convincente e chiaro nella sua esposizione che mia figlia ne restò talmente affascinata, non si sa se più dal professore o dall’economia, che si iscrisse e si laureò in Bocconi. Grazie Francesco per la tua amicizia. Buon viaggio.

Jorge Padilla
Thank you for your beautiful words. Francesco always wore a smile, always found words of encouragement, always provided constructive advice. We have lost a great man, a true friend. Hemos perdido a un verdadero maestro.

Giuseppe Nicoletti
Ho incrociato Francesco molte volte nella mia vita professionale e ho sempre apprezzato la sua competenza, curiosità, disponibilità e simpatia. Sono veramente addolorato di questa scomparsa così precoce che priva l’economia italiana di una voce importante.

Marco Bosi (Vicesindaco di Parma)
Ciao Prof.
Faccio davvero fatica a crederci. Daveri non era solo una persona estremamente preparata e competente, era uno di quelli che aveva un’enorme passione per quello che faceva.
Nel nostro cammino incontriamo poche persone che ci plasmano ed ispirano. Daveri per me è stato questo. Sono certo che non sarei esattamente la stessa persona se non avessi avuto la fortuna di incrociarlo nel mio cammino.
Ricordo che dovetti insistere per poter fare la tesi con lui. Daveri era uno che si aspettava molto dai suoi studenti e all’epoca io non ero proprio uno concentrato al 100% sullo studio. Volevo analizzare gli indicatori di benessere alternativi al PIL e mi disse “io sono scettico, ma sarà l’occasione anche per me per approfondire l’argomento”. Era una persona di grande intelligenza capace di cambiare idea di fronte all’evidenza dei dati.
Quando nel 2013 l’allora Assessore al Bilancio Gino Capelli ci comunicò che avrebbe lasciato per motivi professionali noi chiedemmo a lui di sostituirlo. Lui ci ringraziò e si disse lusingato della proposta perché apprezzava il lavoro che stavamo facendo, ma ci disse anche che l’Università di Parma aveva un altro Professore che era più adatto di lui a quel ruolo: Marco Ferretti.
Da quel momento ho continuato a restare in contatto con quello che per me è sempre rimasto il Prof a cui faticavo a dare del tu. Ci siamo visti alcune volte per pranzo nella sua Piacenza e la sua disponibilità era sempre la stessa. Gli ho scritto l’ultima volta qualche settimana fa senza sapere del male contro cui stava combattendo e lui non era uno che ne parlava.
È strano perché non era uno di quegli amici con cui condividi la quotidianità. Era però un punto di riferimento ed oggi mi sento un po’ smarrito. Era una persona che ha tanto da insegnarti anche fuori dalle aule. Era una persona perbene, uno di quelli di cui tutti hanno stima. Ero convinto che prima o poi sarebbe finito a fare il Ministro, ne aveva le capacità. Mi confidò che un partito glielo propose in caso di vittoria delle elezioni, ma lui disse di no perché non condivideva la linea del partito in questione. Scelse senza rimpianti i suoi studenti.
Grazie di tutto, Prof.

Alfredo Arenas
Grazie per tutto professore, ancora ho sua lista di ristorante in Cremona, e tesoro le nostre conversazione nel campus. È stato un onore conoscerlo.

Ezio Catapano
Seguo lavoce da molti anni e associavo il nome del prof. Daveri a quello del sito come se fossero una cosa sola… la notizia della prematura scomparsa mi ha colpito molto.

Massimo Viviani
Sempre disponibile, ricco di umanità e professionalità. Resterai nei miei ricordi.

Elsa Fornero
La cosa che più mi colpiva in Francesco Daveri era il suo sorriso gentile. Non un sorriso sbrigativo, di circostanza ma un sorriso rivolto alla persona che gli stava davanti, benevolo, di vicinanza, che conferiva grande umanità al suo sguardo intelligente. Non l’ho conosciuto molto ma gli sono grata per l’invito a tenere una lezione al suo Master in Bocconi in un periodo per me assai difficile e per le parole che mi disse in quell’occasione. Non solo un tecnico di valore ma un grande umanista. Grazie Francesco.

Sergio Briguglio
Ho letto della scomparsa di Francesco Daveri. Mi dispiace moltissimo. Nelle interazioni che ho avuto con lui l’ho molto apprezzato, come avevo apprezzato un suo libro di testo letto tanti anni fa. Un abbraccio.

Gianluca Giovine
Ciao Prof. È stato un onore per tutti noi dell’Executive Master in Finance partecipare alle tue lezioni di macroeconomia. Ci hai dato tanto. Appena appresa la notizia tutti noi siamo rimasti molto colpiti e tristi. I tuoi insegnamenti però restano.

Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto (Libreria Palazzo Roberti – Bassano del Grappa)
Francesco Daveri era un uomo gentile, allegro e disponibile, nonché una delle menti più brillanti che abbiamo mai avuto occasione di incontrare. Un mix straordinario di qualità umane. Ci è dunque insopportabile il pensiero di quanto mancherà a sua moglie Patrizia e ai suoi cari e di che risorsa si trovino privi tutti gli studenti che negli anni a venire grazie a lui sarebbero diventati cittadini e persone migliori.

Maurizio Ambrosini
Desidero esprimere la mia sentita vicinanza e la  commossa partecipazione al lutto de la Voce.info per la scomparsa di Francesco Daveri, animatore e protagonista di questa bella e originale impresa editoriale.S’interessava tra i tanti temi anche d’immigrazione. Non sempre eravamo d’accordo, ma stimavo molto il suo punto di vista.

Angelo Baglioni
Ciao Francesco, amico e collega. Di te ho sempre ammirato la grande generosità, oltre che la competenza e la straordinaria simpatia. Hai fatto per noi della voce un lavoro incredibile. Ci mancherai tantissimo. Con affetto, Angelo.

Anna Maria Rengo
Arrivederci prof.  Sono contenta, in questa triste giornata, di avere avuto l’opportunità di conoscerla e di intervistarla. Un incontro breve, del quale mi resteranno impresse la sua gentilezza, disponibilità e preparazione. La terra le sia lieve. A noi il suo ricordo.

Giovanni Giuliani
Ho avuto il privilegio di conoscerlo durante un master da lui diretto. Lo ricorderemo (io e i compagni di corso) come una persona umanamente splendida e trasparente e un docente capace di trasmettere la conoscenza con passione.

Giancarlo Provasi (Università degli studi di Brescia)
Ricordo bene Francesco negli anni della sua permanenza all’Università di Brescia, i tanti viaggi in treno fatti insieme da Milano, la sua competenza e i suoi sempre lucidi commenti in tema di economia, ma soprattutto il suo sorriso, il suo tratto elegante e gentile, la sua ironia. Ciao Francesco.

Matteo Leonesio
Buongiorno,
credo di essere stato uno dei primi studenti a laurearsi con lui, all’Università degli Studi di Brescia, quando era assistente del prof. Riccardo Faini, anch’egli, purtroppo, prematuramente scomparso.
Era, credo, il 1995 o il 1996. Ricordo la precisione chirurgica delle sue osservazioni, la sua estrema apertura mentale, il saper valorizzare quel (poco, per quanto mi riguarda) differenziale che notava nei suoi studenti.
L’ho risentito diverse volte negli anni, per un’opinione su una questione delicata, per un consiglio davanti alla prospettiva di cambiare lavoro e, sempre, sembrava fossero passati pochi giorni dall’ultima volta: gentile, disponibile e preciso, sempre incredibilmente preciso e, nel dubbio, ti spronava ad assumerti i rischi del caso.
Mi mancherai, Francesco. E’ stata una gran fortuna incrociarti.

Emilio Reyneri

ho appreso dell’improvvisa scomparsa di Francesco che ho avuto occasione di conoscere in non poche occasioni anche dal di fuori della sua attività ne Lavoce.info. Da ormai vecchio studioso ne avevo apprezzato le brillanti qualità. Sono costernato.

Carlo Bertanelli
L’ho conosciuto per le sue apparizioni in TV. Ne apprezzavo la competenza, lo stile e la chiarezza con cui argomentava. Mi spiace moltissimo. Condoglianza alla famiglia ed a voi tutti.

Sante Pirrami (Presidente del Circolo ACLI Ora et Labora Fossato di Vico (PG))
Il Circolo Acli “Ora et Labora” e le Acli del territorio dell’eugubino-Gualdese esprimono profondo cordoglio per la prematura scomparsa del Prof. Francesco Daveri. Il professore è stato nostro gradito ospite in alcuni incontri che si sono svolti nella sala degli affreschi del Comune di Gubbio e l’ultima volta è stato il 20 febbraio del 2016 presso il Castello di Baccaresca accompagnato dalla moglie Patrizia a parlare di banche e lavoro.
Tutti noi siamo rimasti interdetti dalla notizia della sua dipartita. Lo ricordiamo come una persona solare, serena e molto preparata. Le sue relazione sono state sempre puntuali e precise, non mancava di ilarità e del buon senso della vita. Per noi è stato un onore e un privilegio conoscerlo; un uomo di spiccata umanità e umiltà che traspariva ogni qual volta ci guidava alla conoscenza delle regole dell’economia. Ci stringiamo accanto al dolore della moglie e ne comprendiamo il suo straziante momento. Non dimenticheremo mai Francesco sarà sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere. Che Iddio lo accompagni.

Giovanni Schembari
Mi dispiace moltissimo. Un affettuoso pensiero alla sua famiglia.

Chiara Di Tinco
Ricordo con affetto e ammirazione le Sue lezioni all’ateneo di Parma.
Ogni volta era un’iniezione di conoscenza, entusiasmo e passione.
Grazie per avermi trasmesso tutto questo in modo così genuino e trasparente, sino stati momenti preziosi.
È stato un onore professore

Maria Cristina Alfieri
Grazie Francesco per la grande lezione di umanità che ci lasci in dote. Il ricordo del tuo sorriso è un monito a non dimenticare mai che disponibilità e gentilezza fanno sempre la differenza, anche in ambito lavorativo.

Giorgio Zanchini
Ho appena letto. Che dispiacere. Che persona gentile, che economista acuto e capace di parlare al grande pubblico. Mancherà tanto anche agli ascoltatori di Radio Anch’io.

Giovanna Nicodano
Francesco apprezzerà, sorridendo, il bellissimo ricordo scritto da Fausto.

Paolo Garella
Voglio unirmi ai colleghi e a tutte le voci che testimoniano ancora alla sua famiglia la stima e l’affetto che circondavano Francesco. La sua scomparsa mi riempie di tristezza. Ho conosciuto Francesco nei primi anni ’90 e conservo un ricordo vivo di quegli incontri, seguiti da altre (purtroppo rare) occasioni. Francesco appariva subito come un’intelligenza collaborativa e vivace, il suo carattere aperto e amichevole era evidente dopo pochi minuti di conversazione. Per noi tutti, credo, un esempio da imitare – ad esserne in grado.

Marco Tanzini
Una persona di valore che se ne va..Condoglianze

Ludovico Poggi
Francesco mi ha insegnato l’analisi dei numeri. Ed è stato un esempio per come si gestiscono (e descrivono) in modo ironico persone ed eventi: un grande economista, un ottimo giornalista, ma soprattutto un gentiluomo. Ci mancherà tanto.

Roberto Tossini
Non lo conoscevo personalmente. L’ho visto in tv o letto i suoi articoli, sempre con grande piacere. Un volto pulito, vivace e intelligente, sempre giovanile. La sua scomparsa a soli 60 mi ha colpito molto. Tante condoglianze a tutti i suoi cari.

Imelda e Claudio Fait
Francesco è stato un carissimo amico di nostra figlia Ursula fin dai tempi del liceo, per questo motivo l’abbiamo avuto nostro ospite tante volte in casa, in occasione di feste, compleanni, e… finali di campionati mondiali di calcio. Era uno splendido ragazzo, ironico, allegro, affettuoso, e poi un altrettanto splendido uomo, insegnante e professore, chiarissimo nei suoi interventi alla TV o alla radio. Ci piange il cuore nel pensare di non poterlo più rivedere.

Massimo Menotti
Non lo conoscevo ma da quello che ho letto è stato un vero peccato non averlo conosciuto
Condoglianze alla famiglia.

Pietro Amoretti
È stato mio professore durante i felici anni universitari. Il suo sorriso era il primo insegnamento, accompagnato da una competenza e una disponibilità distintiva. Leggere della sua scomparsa mi rattrista; anche a lui devo parte del mio successo.

Angela Nitto
Onorata di poter dire essere stata una sua studentessa a Parma. Una perdita enorme per tutti gli studenti.

Simone Solimeo
Prof, ricorderò sempre la passione con cui svolgeva il suo lavoro e le attenzioni che dedicava anche alla crescita personale di noi studenti. Un immenso onore per me essere stato tra questi.

Eduardo Rossi
Caro Francesco,
Ci siamo incontrati molti anni fa. Sin da giovanissimo
eri brillante e ironico. Sempre pronto a raccontare una storia divertente, ma anche a fare un commento non banale. Riuscisti anche a farmi scrivere un articolo per un inserto culturale di un quotidiano in occasione del Nobel a Engle e Granger.
Ci mancherai, molto.

Battista Severgnini

Il Professor Daveri è stato uno dei pionieri dello studio della produttività ed il ruolo delle nuove tecnologie informatiche. Ci lascia tanti contributi fondamentali su riviste scientifiche, quotidiani e, naturalmente, su lavoce.info. Scritti sempre attuali che non soffrono il logorio del tempo. Limitandoci solo a leggere i titoli di alcuni dei suoi libri come “Innovazione cercasi. Il problema italiano” (2006), “Centomila punture di spillo. Come l’Italia può tornare a correre” (2008), “Crescere si può” (2012) si puo’ capire quanto avesse a cuore la stagnazione problema in Italia e-allo stesso tempo- avesse un approccio positivo e pieno di speranza nel risolvere un problema che affligge la Penisola da diversi secoli.
Era un vero gentiluomo nei modi e nelle parole. Era di una chiarezza cristallina.
Ricordo con affetto le conversazioni avute con il Professor Daveri nel suo ufficio dell’IGIER di via Salasco: con il suo spirito disponibile e positivo e con il suo sorriso che metteva sempre a proprio agio e di buon umore, si illuminava quando mostrava l’aggiornamento dei dati riguardanti la contabilità della crescita. Dopo un’accurata analisi condita da tanta curiosità ed entusiasmo, c’era sempre una sua osservazione che lasciava il segno e risultava fondamentale nel trasformare quel sistematico insieme di statistiche in qualcosa di avvincente ed intrigante.
Per me resta indimenticabile la sua visita di un giorno alla Humboldt di Berlino iniziata alla mattina davanti alla statua di Marx ed Engels e terminata in tarda serata in un ristorante tradizionale turco del Mitte. Mi incoraggiò nella mia ricerca e mi consigliò tanti bei libri sui temi piu’ disparati che sono ancora sullo scaffale della mia libreria. Si intrattenne con dei miei colleghi in un’amabile conversazione sull’evoluzione storica del concetto di famiglia in Europa e nel Medio Oriente e che gli fu di ispirazione per un articolo per la Domenica del Sole 24 Ore la settimana successiva. Curiosissimo, aveva fatto tante domande sui supermercati LIDL ed ALDI intuendo (con un anticipo di molti anni) la loro importanza sulla produttività ed efficienza tedesca. Durante il seminario aiutò i partecipanti a capire i segreti della produttività dell’economia finlandese e della Nokia con un’attenta ed efficace analisi econometrica. Ma non solo. Come leggendo un reportage di un grande scrittore, la sua presentazione era talmente chiara che ci sembrava di vedere sul posto e di toccare con mano i processi produttivi della Lapponia.
Ci mancherà tanto.

Domenico Delli Gatti
Non posso dire che fossimo amici perché ci incontravamo di rado e solo nei corridoi dell’università, la Bocconi (dove era cresciuto) o la Cattolica dove aveva trascorso alcuni anni proficui prima di tornare alla sua alma mater. Ma non era neppure soltanto un collega. Quando ci vedevamo era come se ci fossimo lasciati la sera prima. Parlavamo un po’ di economia — Francesco aveva un acume spiccato nel cogliere il punto cruciale dei problemi economici del momento — e poi divagavamo a caso, dal tema più aulico all’ultima sciocchezza. Non è mai mancata, in queste occasioni, una sonora risata, che spesso partiva da Francesco e contagiava tutti quelli riuniti a capannello attorno a lui. L’economia è considerata una “scienza triste”. Francesco era un economista coi fiocchi ma tutt’altro che triste. Io lo ricorderò per sempre mentre ride.

Davide Fedreghini
Francesco Daveri è stato mio relatore di tesi e io il”suo ultimo studente” all’università degli studi di Brescia nel lontano 1999. In questi anni ho sempre seguito i suoi contributi su lavoce.info e sugli altri media. Da studente gli devo tantissimo… è colui che mi ha fatto apprezzare fino in fondo, grazie al suo entusiasmo e coinvolgimento, le tematiche dell’economia politica e della politica economica… E’ vero.. ogni cosa che faceva, la faceva con sorriso e garbo… e forse questo, al di là dei modelli di crescita economica, è l’insegnamento più importante che mi ha dato.
Ho appreso ieri la notizia della sua prematura scomparsa. E’ stato un colpo al cuore.
Il Paese perde un punto di riferimento.
Le mie personali condoglianze alla sua famiglia.
Ciao “prof”….

Carlo Riccaboni
Francesco lo conobbi quando frequentavamo l’oratorio del QT8,  presso la parrocchia S. M. Nascente. Avevamo 14 anni.  Lui aveva un anno meno di me. A calcio, quante partite! , era piuttosto scarso, gli mancava la grinta nei contatti fisici.  Ma che ragazzino dal punto di vista della sua capacità di stare insieme con tutti, non l’ho mai visto arrabbiarsi; umanamente ci era superiore.Si poteva intuire già dalle medie che Francesco era eccezionale.  Si diplomo’ al liceo classico Beccaria brillantemente e con facilità.  Si inscrisse al DES in Bocconi e subito Il Prof. Monti intravvide in lui un allievo fuori dal comune.   Io di tanto in tanto lo incrociamo sulle scalinate della Bocconi e sempre ci salutiamo.  Poi ci siamo persi di vista. In tutti questi anni ho seguito la sua carriera sin dagli anni in cui ebbe importanti incarichi presso la U. E.  Spesso l’ho sentito in radio intervistato su temi di macro economia . Parlava di argomenti complessi in modo semplice per farsi comprendere anche da chi non aveva studiato economia.  Un paio di anni fa, dopo quasi quarant’anni, l’ho contattato per avere con lui uno scambio di opinioni a proposito dell’attuale situazione economica e a proposito della pochezza dei nostri politici di punta.   Ricordo che mi disse :” Carlo, sono 40 anni che non ci parliamo, ed è come se non fosse trascorso tutto questo tempo” . Mi commosse il fatto che lui si ricordasse di me, una persona qualunque. Mi invito’ ad andare a prendere con lui un caffè alla prima Assemblea di condominio presso la casa che fu di sua mamma al QT8.  Purtroppo la sua malattia non ci permise di rivederci.  “Caro Francesco te ne sei andato in punta dei piedi per primo fra i ragazzini nati nel ’60 e ’61 nel nostro quartiere. Noi tutti ti abbiamo voluto bene, come tu ne hai voluto a noi tutti.  La mia speranza è che possa bere con te in cielo quel caffè in Santa pace. Un abbraccio. Carlo. “.  Approfitto per porgere le mie più sentite condoglianze alla moglie di Francesco.

Giuseppe e Clara Bertola
Spiace tantissimo, quanti bei ricordi di una persona brava, garbata, simpaticissima. Ciao Francesco.

Antonella Trigari
Ciao Francesco, ti conosco da sempre dai miei inizi in Bocconi, non ci vedevamo per mesi e poi ci si trovava nei corridoi ed era sempre naturale e bello scambiare due chiacchiere. Ha ragione Fausto, un sorriso che bucava la nebbia. Una grande fortuna averti conosciuto.

Paola Pica
“Bisogna sempre fare un esempio” è una delle lezioni di Francesco, il trucco per avvicinare al lettore le cose difficili o troppo alte. Un privilegio averlo incontrato, averci riso e scherzato, averci ragionato. Al Corriere e al Festival.
Grazie Alessandra Casarico e Tito Boeri, grazie alla Voce tutta, per questo spazio.

Matteo Laffi
Ero all’ultimo anno di università quando ho avuto la fortuna di far parte per qualche mese della famiglia de Lavoce.info. È stata una bellissima esperienza, che mi ha arricchito umanamente e che porto con me con grande gratitudine e orgoglio. Per questo devo molto al Prof. Daveri, che ricordo con affetto come una persona estremamente appassionata e disponibile, sempre pronto a sguinzagliare i suoi “segugi” per afferrare e analizzare l’ultimo fatto di attualità economica. Era per noi un esempio di impegno e professionalità. Grazie di tutto.

Antonio D’Aloia
È stato tristissimo ieri apprendere della scomparsa di Francesco.
Con Francesco ho condiviso per un pezzo di strada l’esperienza nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma. Era uno studioso brillante e ‘curioso’, aperto alla contaminazione e allo scambio reciproco con quelle discipline giuridiche profondamente investite dai processi economici.
Quando con un gruppo di colleghi, fondammo il blog ‘Confronti Costituzionali’, nato proprio per  promuovere un dialogo sulle questioni costituzionali attraverso l’analisi dei fenomeni economici, dei movimenti culturali, dell’impatto della scienza e della tecnologia sulla società e sull’esperienza umana, coinvolgemmo Francesco in una delle iniziative di presentazione del progetto.
E lui scelse un titolo davvero ‘accattivante’ e ‘sfidante’: “la Costituzione italiana sarà riscritta a Pechino?”
Non fu solo il titolo, ma tutto il suo intervento ad essere ‘sorprendente’, nel senso vero della parola,  e denso di spunti, prospettive, preoccupazioni: sulla crisi economico-finanziaria (eravamo nel 2013), sui rischi di un debito pubblico incontrollato, sulle trasformazioni di senso delle clausole costituzionali nel mondo dell’economia iperconnessa e globalizzata.
Altre volte ho avuto il piacere di discutere con lui di temi a cavallo tra economia e Costituzione.
L’economia e anche il diritto (e il mondo dell’Università) avranno sempre più bisogno di figure così. Ciao Francesco.

Maria Grazia S.
Come dovrebbero essere sempre i professori. Mi spiace per lui ed i suoi cari.

Anna Zandegiacomo
Come lettrice da anni de lavoce. info mi unisco alle condoglianze.

Stefano Manzocchi
Gli occhi di Francesco, ogni volta che l’ho incontrato, sorridevano oppure ridevano (era persona di grande ironia e understatement), sempre. Il primo incontro nel 1996 ai nostri primi concorsi da professore, e poi molte altre volte. Ci mancheranno quei sorrisi.

Barbara Annicchiarico

Francesco era un fine economista, ma soprattutto una gran brava persona. Ci mancherà molto.
Sentite condoglianze ai suoi cari.

Giuseppe Brambilla di Civesio
E’ sempre stato un grande piacere incontrarti e scambiare due parole con Te. Sempre super lucido e sintetico nelle tue analisi e , qualunque fosse il tema, concludevi sempre leggero e allegro! Ci sei mancato troppo presto caro Francesco.

Carlo Marini
Il mio ricordo è da studente, nel lontano 1989 o 1990. Ad un seminario di approfondimento legato al corso di Economia Internazionale. Ricordo ancora il tema: la “rent seeking society” sul testo di Mancur Olson. Un tema di che univa economia, benessere sociale, etica pubblica… affrontato con rigore logico e con un senso di attenzione alla società che mi colpì. Così come mi colpì la dedizione con la quale ci aiutava
a comprendere come pensare alla realtà con gli strumenti dell’economia.

Marina Migliavacca
Francesco è stato un mio compagno di liceo al Beccaria. Di lui ricordo un’intelligenza ed una curiosità vivissime, accompagnate da una forza vitale che manifestava attraverso un moto perpetuo del suo corpo. Nel ricordo era sempre sorridente. Non eravamo amici veri, ma ci siamo frequentati quotidianamente come compagni di classe per quei cinque anni.
Ecco perché quando qualche anno fa i nostri sguardi si sono incrociati casualmente, lui seduto su una panchina del metrò, io sulla carrozza, ci siamo riconosciuti in quel breve attimo di sosta. Non ci siamo parlati. Aveva il sorriso di cui parlano tutti oggi, dolce ed empatico, ma che al liceo ricordavo più imperativo e travolgente. La porta si è richiusa e siamo tornati ciascuno alle proprie vite. Ma quel sorriso non lo dimenticherò.
Continua il tuo viaggio.
Daveri Francesco…
…Presente!

Ettore Larosa
Ciao Maestro!

Potito Cautillo
Sono stato uno studente del Prof. Daveri presso l’Università degli Studi di Economia di Parma (circa 10 anni fa), ricorderò sempre una frase detta in ogni sua lezione di international business “the devil is in the details”. Un fuori classe, ironico, carismatico, … Lo vorrei ricordare con un altra sua citazione quando ad una sua challenge riguardanti i modelli macroeconomici, la Classe non rispondeva all’altezza: “that’s so sad”.

Elide Costanza Trevisan
Grazie Prof.!
Grazie per la sua pazienza e disponibilità, durante le lezioni, la tenacia nel voler coinvolgere noi studenti.
Ciao Prof.!

Rino Campanelli
Apprendo con costernazione e viva commozione la scomparsa di Francesco Daveri. Di lui mi piace ricordare la chiarezza analitica e la capacità divulgativa oltre alla simpatia umana

Danilo De Santis
Il Prof Daveri è stato il mio docente di Micro Economia a Parma, lo ricordo con affetto e stima non solo per la sua competenza e preparazione ma soprattutto per la sua capacità di essere sempre disponibile, sorridente e capace di mettere a suo agio ogni interlocutore. La sua battuta sempre pronta era tanto brillante e disarmante. Mi spiace apprendere questa notizia. Sentite condoglianze alla sua famiglia.

Gian Carlo Ferrari
Grazie caro Prof. Francesco per la semplicità, chiarezza, spontaneità e mitezza con cui hai sempre spiegato il tuo punto di vista. Con te l’economia non era la “triste scienza” ma un pensiero vivo e stimolante. Ciao ovunque tu adesso sia.

Cristina Dotti
Ho incontrato il prof Daveri durante un master in Bocconi. Ho apprezzato la sua infinita disponibilità e la capacità di semplificare tematiche complesse rendendole di facile comprensione.
Sono vicino ai suoi familiari per questa prematura perdita. Buon viaggio prof.

Alfonso Arpaia
Ho conosciuto Daveri attraverso i suoi papers e articoli divulgativi. Sempre chiaro e sul pezzo. Sono cose che non dovrebbero accadere.

Valeria De Rosa
Ho letto il ricordo del professor Galeotti. E anche io ho sempre rivisto nel professor Daveri la gentilezza, la disponibilità e la pazienza del professor Faini. Professionisti sempre pronti a spiegare – anche a noi giornalisti che spesso ne abbiamo bisogno ma non lo ammettiamo – e disponibili al confronto. La pacatezza e la leggerezza mancheranno moltissimo, in un panorama che troppo spesso offre solo urla.

Enrico Marelli
Avevo conosciuto Francesco in Bocconi, poi all’università di Brescia, poi in diverse altre occasioni (testimonianze a lezione, seminari, concorsi, e altro). Sul piano umano era una persona squisita: tutte le volte che lo si incontrava restava davvero impresso il suo sorriso. Aveva un carattere aperto e si poteva discutere con lui di tutto (ricordo un viaggio in auto a Torino: lui guidava e allo stesso tempo argomentava con me in modo appassionato).
Sul piano scientifico, era un ottimo divulgatore: quasi unica la sua capacità di trasferire in concetti semplici teorie anche complesse. I temi di ricerca erano numerosi, ma spaziavano principalmente dalla macroeconomia, allo sviluppo economico, alla politica economica.
È stata una perdita dolorosa. Almeno i suoi scritti resteranno peraltro tra noi, assieme al suo ricordo. Ciao, Francesco.

Maurizio Marrocco Brenta
Non esistono parole, solo dolore silenzio preghiere per un uomo unico e prezioso che ci è stato portato via, un abbraccio alla sig.ra Patrizia.

Giovanni Gorio
Desidero esprimere la più viva vicinanza a tutti Voi per la scomparsa del prof.Daveri, una delle figure cardini della vs preziosa rivista.Quale sostenitore da lunga data ho sempre grandemente apprezzato il lavoro fatto dal prof. Daveri, non solo nella stesura di articoli di grande livello e interesse ma anche nell’organizzazione della vs attività.Proprio qualche giorno fa, dopo avere letto anche che non era tra i relatori dell’ultimo Convegno, al quale purtroppo non ho potuto partecipare, nemmeno a distanza, mi ero chiesto come mai di questa assenza. Purtroppo ora ho capito il motivo. Sono veramente senza parole.Con grande stima e riconoscenza per il grande lavoro che fate, Vi saluto con simpatia augurando i migliori successi per il prossimo anno, che speriamo meno complicato di questi due ultimi.

Alberto Audenino
Che brutta notizia, condoglianze.
Grazie prof. Daveri per il suo contributo a migliorare il dibattito pubblico.

Eugenio Peluso
Un grandissimo dispiacere.. Ci siamo incontrati poche volte ma ho un ricordo splendido.  Sentite condoglianze alla famiglia.

Alessandro Turrini
Ai seminari, ai convegni, cominciavamo a discutere e finivamo poi per farci qualche sana risata. Si può essere economisti senza essere noiosi, è una delle cose che ci hai insegnato.

Manuel Marengo
La vita è imprevedibile.
Sicuramente il mondo ora è un posto un pò più ignorante senza Daveri.
Condoglianze alla famiglia.

Carolina Castagnetti
Grazie Fausto per le tue parole in cui ho rivisto Francesco.
Ho tanti ricordi di lui. Ricordo la gentilezza, la simpatia, la capacità di capire gli altri, la grande intuizione non solo per le questioni di economia ma anche per quelle della vita.
Una persona elegante nel cuore e nei gesti.
Straordinario il suo amore per la moglie Patrizia e la loro complicità.
Era lo zio Gano per mio figlio.
Ci manca.

Antimio Deinei
Ciao Francesco, ti ho conosciuto da studente. Abbiamo discusso e mi hai dato il tempo e la possibilità di capire, nelle tue lezioni, a Milano, mi hai illuminato punti di riferimento e indicato cammini d’indagine. Con grande umanità e ferma consapevolezza. Ti ho contestato in più di un’occasione in aula ma non mi hai negato il massimo voto all’esame che ho meritato pur senza salamelecchi. Ho apprezzato da laureato molti tuoi interventi lucidi e puntuali. La tua bella ironia non era a spese di qualcuno ma in favore di tutti. Grazie Francesco, ci mancherai. Un abbraccio a tutta la famiglia. Buon viaggio.

Don Paolo Andrea Natta
Ho conosciuto Francesco al Liceo Beccaria dove presiedevo l’assemblea studentesca e lo sentivo esporre con passione le sue idee politiche. Da sacerdote oggi sento soltanto di dire che dalle qualità che tutti i commenti gli attribuiscono, era pronto per incontrare l’Eterno. A Dio, Francesco!

Associazione Diritto e Rovescio di Conegliano – Gloria Zambon
Francesco Daveri è stato il nostro primo ospite, nel 2013, poco dopo la nascita della nostra associazione.
Ci ha sorpreso in molti modi: la facilità con cui ha accettato il nostro invito, noi così sconosciuti e periferici; la familiarità che ha mostrato subito nei nostri confronti: ci è sembrato di conoscerlo da sempre; il rapporto con il pubblico: sereno e paziente anche quando gli interventi erano particolarmente vivaci.
Mancherà molto anche a noi.

Federico Barbiellini Amidei
Da ex studente e tesista di Francesco conserverò sempre profonde ammirazione e gratitudine per il suo essere generoso e illuminante maestro già da giovane accademico, quindi esemplare collega. Commosso mi stringo alla moglie Patrizia, ai suoi cari, ai suoi amici.

Gianni Geroldi
É triste apprendere che Francesco non ci sia più. Abbiamo insegnato per anni nelle stesse università di Parma e di Piacenza. Abbiamo parlato di tutto, della società, di politica, un po’ di economia e molto di calcio, su fronti opposti ma naturalmente da veri intenditori. Sempre chiaro, lucido e, soprattutto, simpatico. Addio Francesco, un saluto triste da un vecchio collega e amico.

Roberto Salvadori
Mi spiace tantissimo.
Penna efficace, esprimeva concetti anche complessi in maniera semplice e divulgativa. Ci mancheranno le sue analisi.

Luisa DI Luzio
Caro Francesco hai davvero illuminato con il tuo sorriso anche la mia vita. Averti incontrato è stato un dono prezioso. Sei un uomo raro e persone così rare come te vivono in eterno nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerle. Mi unisco al dolore di Patrizia di cui mi hai sempre parlato con grande amore. Eravate una coppia forte , unite nell’affrontare le vicissitudini della vita, con valori solidi , i tuoi valori che hai sempre rispettato. Un caro saluto di cuore.

Chiara Bonaretti
Un professore capace di appassionare, il migliore avuto nella vita! Una fortuna averti incontrato, grazie di tutto.

Amedeo Sacrestano
Ricordo ancora molto bene la Tua telefonata. Mi meravigliai molto ma ne fui orgoglioso ed entusiasta. Fu un piacere ascoltarti, così eclettico e curioso. Aperto al confronto e con una grandissima umanità. Ti ho seguito negli anni. Competente, attento, profondo, tutte le doti che deve avere un Maestro e questo sei stato per tanti, anche per chi non ha avuto la fortuna di conoscerti o incontrarti di persona. L’Italia avrebbe avuto bisogno di Te ancora per lunghissimo tempo ma il Tuo esempio rimarrà una guida per tanti. Buon viaggio Grande Uomo. https://www.lavoce.info/archives/24480/il-credito-dimposta-per-la-rs-chi-lha-visto/

Massimo Macciantelli
Ciao Francesco maestro insostituibile R.I.P.

Stefano Bonetti
Francesco è cresciuto come me al QT8 , quartiere simbolo di una Milano allora ottimista e positiva. Era di un anno piu’ giovane di me, non eravamo amici stretti , semplicemente giocavamo talvolta assieme al pallone: io scarso , lui bravo come in tutte le sue attività. Entrambi bocconiani, di nuovo io scarso (quasi 7 anni per laurearmi in economia politica) lui molto piu’ bravo e acuto. Finchè sua mamma è stata in vita, veniva ogni tanto al QT8 per la mamma, e cosi’ mi capitava di incontrarlo nel quartiere, mentre pascolava il cane. Scambiavamo qualche parola su politica ed economia, le sue parole sempre misurate e meditate, professore senza averne l’aria . Manca al mondo la sua intelligenza gentile. E mi pervade la rabbia per l’ingiustizia del destino.

Alvise Grigio
Un validissimo docente, l’ho conosciuto all’Università di Brescia ed è stato mio correlatore alla discussione della tesi di laurea.
Porgo le mie sentite condoglianze ai familiari e parenti vicini.

Andrea Gentilini
Ho iniziato la mia avventura all’IGIER da neolaureato oltre vent’anni fa come assistente di Francesco. Pochi mesi ma intensissimi e densissimi di insegnamenti distillati in piccoli commenti, sempre gentili e cortesi, a volte anche ironici e affilati, ma tutti preziosi per farmi crescere. Quello che ho fatto in questi vent’anni è il frutto anche dei suoi spunti. Sono stato fortunato a incontrarlo in quegli anni determinanti per la mia vita umana e professionale.
Riposa in pace e continua guidarci con il tuo sorriso. Ciao Francesco!

Danila Serra
Una notizia devastante. Francesco Daveri – una persona fantastica. Devo tutto a lui. Dopo aver lavorato con Francesco e Paolo Manasse come assistente di ricerca all’IGIER per un anno dopo la laurea, Francesco mi aiuto’ in tutti i modi possibili ed immaginabili ad andare a Londra per il mio master, e dopo il master, ad andare ad Oxford per un colloquio con Paul Collier. Ricordo la mia confusione dopo il master, il non sapere se la carriera accademica era per me. Ricordo che Francesco mi telefono’ e parlammo per 1 ora. Mi disse che avrebbe scritto a Collier per chiedere se il Center for the Study of African Economies aveva posizioni da research assistants. Mi fece ridere dicendo che non sentiva Collier da 15 anni! Tutto cominciò da lì’. Francesco ha sempre creduto in me più di quanto io abbia mai creduto in me stessa. Era sempre lì’ nell’angolo a fare il tifo per me. Sempre. Non so quanti studenti come me abbia aiutato. Immagino tantissimi.
Francesco: Ricorderò per sempre il tuo sorriso, i tuoi gatti e le tue battute davanti ad un risotto alla milanese. RIP Francesco. Mancherai tantissimo.

Matteo Pazzaglia
Una persona preparata, gentile e garbata. Riposi in pace.

Giampaolo Cavicchioli
Ho letto da semplice cultore di macroeconomia molti articoli del prof. Daveri. Li ho sempre trovati molto chiari, semplici ma di una semplicità che lasciava trasparire una conoscenza profonda della materia.

Nicola Salerno
Nel 2001, come collaboratore a contratto del Dip. Tes., mi ritrovai a partecipare ad alcune riunioni del gruppo di lavoro che Riccardo Faini riuniva per la stesura di alcune parti del DPEF (quell’anno per la prima volta era previsto un allegato “Analisi” con degli approfondimenti tematici che in effetti poi furono pubblicati). In quel gruppo c’era anche Francesco Daveri che divideva con Faini compiti di direzione e coordinamento. Si tratta dell’unica occasione in cui ho avuto modo di interagire con lui, ma quanto basta, pure a distanza di così tanto tempo, per portare una immagine che conferma i tratti che qui tutti stanno raccontando. Gentile, alla mano e sorridente, qualità che in quella stanza austera e un po’ buia del primo piano di Via XX Settembre (quella proprio allo spigolo con Via Pastrengo) aiutavano non poco soprattutto i new enter. Forse anche per questo lo ricordo biondissimo attorno a quel tavolo oblungo. Che la terra Le sia lieve, Professore.

Filippo Rebessi
Francesco è stata una delle persone più generose che io abbia mai incontrato. Fausto, hai proprio ragione: era l’incarnazione delle virtù della leggerezza. Uno dei ricordi più belli: circa 10 anni fa, durante le vacanze di natale, Francesco diede a me e a Jenna il suo “tour automobilistico di Milano in 1 ora”. Jenna, che non era mai stata a Milano e non era esattamente abituata alla sua “guida sportiva”, fu particolarmente impressionata. Francesco adorava Milano! Mi ricordo che alla fine del tour, ci confesso’ uno dei suoi sogni: guidare indisturbato in Galleria Vittorio Emanuele II a notte fonda. Chissà se il sogno si e’ mai realizzato 🙂
Ciao Francesco.

Angelo Matellini
Proseguiamo il cammino portandoci dentro un po’ delle grandi qualità del professore Francesco Daveri.

Alessandro Sciamarelli
Sono sinceramente addolorato. Era un valente economista ed un eccellente commentatore. Chiaro e capace. A chi come me è un fedele lettore de lavoce (sin dai suoi primi giorni) mancherà sicuramente. Ciao Francesco.

Mariarosa Battaggion
Ciao Francesco, quanta strada hai fatto da quando ci litigavamo quel singolo computer nella stanza al CESPRI! Il tuo cammino si è interrotto, ma continuo a pensarti sorridente, ironico e brillante.
Che la terra ti sia lieve.

Tindaro Giunta
Condoglianze per un professionista della Voce Cultura contemporanea.

Marco Minoia
Ho avuto la fortuna di conoscerlo da studente di Economia quando ancora era un giovane assistente.
Sempre disponibile, inclusivo e paziente … insomma già emergeva il professore che ognuno avrebbe voluto.
In effetti così è stato oltre ad essere un attento analista e studioso.
Ci mancherà.

Sebastiano Butera
”Capace di spiegare concetti anche complessi in modo semplice e chiaro” questo aspetto, posto in risalto da Fausto Panunzi, rimarrà indimenticabile.

Elisabetta Fontana
Mio figlio che lo aveva frequentato in ateneo me ne ha dato notizia subito. Quando fa così Federico – Bottrighi – valuta la grande perdita per tutti. Studioso, divulgatore. Vicino ai giovani per far superare le difficoltà. Appassionato competente e capace di coinvolgere con la sua simpatia.
Una perdita per tutti..ahime prematura.

Valérie Segond
Ho avuto la fortuna di intervistare Francesco Daveri due anni fa, e sono stato colpita dalla sua chiarezza di vista, e di spiegazioni. Era disponibile e entusiasta. Questa notizia mi fa grande tristezza.

Fabio Manenti
Ricorderò sempre le tue appassionate lezioni di Politica Economica all’Università di Brescia. Grazie.

Franco Ghianda
Mi era sfuggita la notizia della morte del Professore Daveri, ho avuto modo di vederlo spesso alla trasmissione di economia di TGSKY, dove doveva confrontarsi con persone che straparlavano di economia senza sapere niente. E’ sempre stato calmo e sereno nel ribattere e sopratutto nel cercare di far capire che l’economie e le cose dette da alcuni erano cose diverse.
Sono molto dispiaciuto e sono vicino alla Sua famiglie e agli amici e colleghi.

Alessandro Minelli
Ricordo il Prof. Daveri all’Università di Parma, al corso di Giurisprudenza: La sua chiarezza nell’esporre in modo sempre così chiaro e semplice anche i concetti più complessi, il suo modo di rendere sempre interessanti le lezioni, tanto che nessuno di noi studenti del primo anno se le voleva perdere! Daveri era un esempio di come sia possibile trasmettere cultura e conoscenza, la sua prematura dipartita è stata davvero un duro colpo. Ci mancherà Prof!

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Amici di una vita

11 commenti

  1. Carissimo Francesco, che brutta notizia aver saputo della tua scomparsa!! Annus horribilis il 2021!! Che sfortuna non esserci piu’ incrociati di persona dai tempi di Oxford, ma a conforto c’e’ il fatto che abbiamo sempre mantenuto vivo e irrinunciabile il rispetto, l’onesta’ e il rigore delle nostre idee, supportati dalla serenita’ e dall’ironia del tuo sorriso e delle tue parole, della tua sensibilita’ raffinata. Ti abbraccio forte forte Francesco. Ovunque tu sia il tuo dolce sorriso sara’ d’aiuto alla tua amata Patrizia e a tutta la tua Famiglia, a cui invio le mie piu’ sentite condoglianze. Giovanni Urga

    • Maria Grazia S.

      Come dovrebbero essere sempre i professori. Mi spiace per lui ed i suoi cari.

  2. Arrivederci prof. Sono contenta, in questa triste giornata, di avere avuto l’opportunità di conoscerla e di intervistarla. Un incontro breve, del quale mi resteranno impresse la sua gentilezza, disponibilità e preparazione. La terra le sia lieve. A noi il suo ricordo.

  3. Simone Solimeo

    Prof, ricorderò sempre la passione con cui svolgeva il suo lavoro e le attenzioni che dedicava anche alla crescita personale di noi studenti. Un immenso onore per me essere stato tra questi.

  4. Eduardo Rossi

    Caro Francesco,
    Ci siamo incontrati molti anni fa. Sin da giovanissimo
    eri brillante e ironico. Sempre pronto a raccontare una storia divertente, ma anche a fare un commento non banale. Riuscisti anche a farmi scrivere un articolo per un inserto culturale di un quotidiano in occasione del Nobel a Engle e Granger.
    Ci mancherai, molto.

  5. Antonio Nicita

    Bravissimo Fausto. Io il mio primo ricordo ce l’ho proprio con voi due, credo al mio terzo anno al Des. Poi l’ho incontrato da laureando per alcuni suggerimenti. Sempre gentilissimo. Poi dopo molti anni qui per i miei pezzi su la Voce e in alcuni convegni seminari. È stato un esempio per tutti noi su come discutere e approfondire con una rara capacità di unire teorie e aspetti concreti del mondo delle imprese. Uno scienziato galantuomo. Una bella persona. Ci mancherà tanto.

  6. antonio d'aloia

    E’ stato tristissimo ieri apprendere della scomparsa di Francesco.
    Con Francesco ho condiviso per un pezzo di strada l’esperienza nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma. Era uno studioso brillante e ‘curioso’, aperto alla contaminazione e allo scambio reciproco con quelle discipline giuridiche profondamente investite dai processi economici.
    Quando con un gruppo di colleghi, fondammo il blog ‘Confronti Costituzionali’, nato proprio per promuovere un dialogo sulle questioni costituzionali attraverso l’analisi dei fenomeni economici, dei movimenti culturali, dell’impatto della scienza e della tecnologia sulla società e sull’esperienza umana, coinvolgemmo Francesco in una delle iniziative di presentazione del progetto.
    E lui scelse un titolo davvero ‘accattivante’ e ‘sfidante’: “la Costituzione italiana sarà riscritta a Pechino?”
    Non fu solo il titolo, ma tutto il suo intervento ad essere ‘sorprendente’, nel senso vero della parola, e denso di spunti, prospettive, preoccupazioni: sulla crisi economico-finanziaria (eravamo nel 2013), sui rischi di un debito pubblico incontrollato, sulle trasformazioni di senso delle clausole costituzionali nel mondo dell’economia iperconnessa e globalizzata.
    Altre volte ho avuto il piacere di discutere con lui di temi a cavallo tra economia e Costituzione.
    L’economia e anche il diritto (e il mondo dell’Università) avranno sempre più bisogno di figure così. Ciao Francesco.

  7. Marco Leonardi

    Francesco che terribile sfortuna hai avuto, quanto triste e dolorosa la notizia. Ti ricordano in tanti oggi, in presenza e online, e ti ricorderanno per le tante cose che hai fatto sempre con entusiasmo e tanta energia fino all’ultimo momento, fino quando hai potuto: l’accademia, la divulgazione, gli studenti. Addio, eri davvero una persona disponibile e gentile.

  8. Marco Da Rin

    Ricordo Francesco, con cui ci siamo incrociati per alcuni anni a IGIER e condiviso per un breve periodo l’ufficio, per il suo sorriso e affabilità, e per la passione che metteva nelle discussioni. Un ottimo divulgatore, con una grande passione per la politica economica. Condoglianze molto sentite a Patrizia, che non ho mai conosciuto ma di cui parlava con grande affetto.

  9. Andrea Romano

    Daveri è stato anche un raffinato e generoso consulente editoriale, da cui ho ricavato una molteplicità di spunti, autori e piste di lavoro nei miei anni alla saggistica della Giulio Einaudi editore. Sempre attento alla leggibilità non specialistica dei temi economici e mai geloso della propria rigorosa competenza: un intellettuale vero e brillante, un enorme peccato perderlo così presto.

  10. alberto gardina

    Caro Francesco,
    Ci siamo rivisti dopo tanti anni , nel 2015 io sul treno di ritorno da Piacenza tu proveniente da Parma , io travet o forse burocrate della Pubblica Amministrazione , tu affermato professore di macroeconomia
    Prima di allora tanti viaggi insieme sull’autobus che ci portava dalla periferia ovest di Milano al Liceo Beccaria: io te . Luca Vitali e Laura Garavelli.
    Tante camminate anche di fretta per arrivare in tempo a scuola e tante chiacchiere
    Eri un gran giocatore di Basket, mi sembra di rivederti adesso
    Finito il Liceo le nostre strade si divisero per ricongiungersi per quel breve tratto di treno che porta i binari da Piacenza a Milano
    Discorsi sull’ineficienza della P.A e io ad ascoltarti con le tue lucide considerazioni
    Un veloce scambio dei numeri di telefono, qualche telfonata ed un paio di incontri sempre causali
    Speso quando ti sentivo parlare alla RADIO o in TV, mi affrettavo a complimentarti con te , mandandoti un messaggio wattsapp, al tuo numero, nel quale ancora oggi compara el foto di un bel gattone , immagino Maine Coon
    Come ha scritto Marco Santin, amico di fede calcistica a differenza tua, ieri sera ho letto una notizia che non avrei mai voluto trovare: quella della tua morte e peggio ancora del percorso che l ha accompagnata
    Non ci sono parole che possano esprimere quanto provi sebbene , in fondo, fossi per me piu un conoscente che un amico
    Ma forse le definizioni non sono sufficienti a definire le nostre relazioni: lo sono invece le lacrime, i pensieri, ed i rimpianti che proviamo quando si perde qualcuno pima di noi, per strada
    Così bandisco ogni formula e posso soldo dispiacermi di non averti visto piu spesso, ad esempio invitandoti a parlare di economia ed Umanita al l circolo Anpi di cui sono socio, come ti promisi di fare
    A te caro Francesco il mio saluto
    A tua moglie Francesco una stretta di mano di forte
    Ha conosciuto ed amato una bella Persona e sono sicura che in forme diverse, non mancherete di stare vicini

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