Mercoledì 20 gennaio si è svolta a Washington la cerimonia in cui Joe Biden ha giurato per diventare il 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Lo ha fatto nel mezzo di una pandemia che ha sconvolto la vita degli americani, trascinandoli in una crisi che ha cancellato milioni di posti di lavoro e che ha aumentato ancora di più le diseguaglianze sociali e la polarizzazione politica.
Questa serie di grafici vuole raccontare alcuni tratti dell’economia e della società americana che Biden eredita dall’amministrazione Trump.
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Junior Researcher per il Centro Studi Luca d'Agliano. È stata Research assistant e podcast anchor per lavoce.info tra il 2020 e il 2021. Ha conseguito un Master in Economics in doppia laurea tra le Università di Pavia e Hohenheim. Laureata in Scienze Economiche all'Università di Roma Tor Vergata con una tesi di ricerca con cui ha contribuito alla ricostruzione della distribuzione dei redditi nell'Italia post-unitaria.
Caporedattore di Torcha. È stato Editor e responsabile del desk editoriale de lavoce.info. Ha conseguito un Master in Economics in double degree tra l'Università di Pavia e l'Universität Hohenheim (Stoccarda), con una tesi sull'impatto dell'automazione sull'occupazione nel settore manifatturiero. Laureato triennale in Economia e Commercio a Genova, con una tesi sulla dimensione economica e sociale della disuguaglianza in Italia. A lavoce.info dal 2019 al 2022, ha contribuito alla creazione della rubrica di data visualization La parola ai grafici ed è stato autore e anchor dei podcast lavoce in capitolo e L'anno che verrà. Collabora con il quotidiano Domani, per cui scrive articoli in tema di economia del lavoro. Su twitter @mtaddei_
MP
Domanda:
Ma nelle facoltà di economia e commercio, scienze politiche, giurisprudenza non fate mai analisi di mercato volte alla creazione di attività produttive private e quindi posti di lavoro produttivi e compensativi della nefasta, per l’economia del paese, organizzazione del pubblico impiego inutile italiano?
La cultura della redistribuzione del reddito prodotto da altri appartiene al passato, se non si cambia indirizzo il paese finirà inevitabilmente in bancarotta come tutti i paesi ad economia redistributiva comunista. Nonostante le patrimoniali del ragioniere senatore a vita Monti.
n.n.
Se interessa, per la cronaca, le gestioni dei patrimoni, con investimenti finanziari europei, sono state generalmente in perdita o fallimentari nei dieci anni passati. Questo non lo analizza nessuno?
Quando è arrivato TRUMP, chi ha iniziato a dirigere le risorse a WS, è riuscito a compensare le perdite europee e rimettere i conti in ordine. Speriamo che l’america prosegua su quella strada. Anche se su BIDEN pesa il dubbio, atroce e profondo, dell’imbroglio elettorale. Atipico in USA, ma consueto nella sinistra, come in Italia e con l’avvocato di Bisceglie.
Dario Predonzan
Sig. n.n. (a proposito, perché l’anonimato? si vergogna?) di quali dati e fonti dispone sui cosiddetti brogli elettorali nelle elezioni USA? Dopo che tutti (tutti) i tribunali ai quali gli avvocati di Trump si erano rivolti – Corte Suprema compresa – hanno respinto le loro istanze? Spero non siano fonti tipo QAnon… E sui brogli “consueti” nella sinistra in Italia? Ci racconti, su.