Con l’autonomia differenziata non diminuiranno le risorse per il Sud. Preoccupa invece la mancanza di criteri per l’attribuzione delle materie. E il fatto che in futuro a decidere sui finanziamenti sia una commissione paritetica tra governo e singola regione.
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I parlamenti eletti con sistema proporzionale favoriscono il moltiplicarsi di partiti. Invece, in Francia l’uninominale a doppio turno ha permesso di evitare una maggioranza Rassemblement National. Ma ora far nascere un governo non sarà semplice.
La transizione cinese verso un nuovo modello di crescita è segnata dall’incoerenza tra obiettivi economici e fiscali. Il governo non affronta il problema centrale della debolezza della domanda interna, cosicché la crescita dipende ancora dall’export.
Sconfitta in finale alle ultime due edizioni degli Europei, l’Inghilterra si prende la rivincita nel confronto con i bilanci delle federazioni italiana e spagnola. Per patrimonio e ricavi la Football Association è infatti nettamente superiore a Figc e Rfef.
Per combattere la povertà nell’Africa sub-sahariana è indispensabile la crescita del settore agricolo. Il potenziale è enorme, per territori agricoli ancora poco e male coltivati. I paesi dell’area lo sanno e propongono piani di sviluppo ambiziosi.
Già a fine Ottocento i lavoratori autonomi pagavano imposte a forfait, in base ai redditi passati. Ripercorrere la storia del concordato nel sistema tributario italiano può forse aiutarci a capire quali possibilità di successo ha la sua ultima versione.
La proroga concessa dalla Commissione europea alla decontribuzione nelle regioni del Sud è l’ultima: dal 1° gennaio del 2025 l’agevolazione non sarà più compatibile con il regime europeo sugli aiuti di Stato. Che fare delle risorse stanziate sino al 2030?
Il Coni ha fissato tre obiettivi per le Olimpiadi di Parigi. Sembra decisamente raggiungibile il primo: rientrare nella Top 10 del medagliere. Probabile anche vincere più medaglie rispetto a Tokyo. Difficilmente invece saremo la prima nazione europea.
In una guerra sempre più di logoramento, l’economia ucraina mantiene per il momento una fragile stabilità grazie agli aiuti internazionali. Ma sconfiggere economicamente la Federazione Russa è difficile, dato il suo enorme patrimonio di risorse naturali.