È impossibile parlare dell’andamento dell’economia nel 2020 senza considerare la pandemia. Durante l’anno passato, le imprese italiane sono state colpite dalla crisi in modo particolarmente eterogeneo a seconda del settore di appartenenza, con dinamiche differenziate anche tra aree geografiche.
Pesa naturalmente l’effetto delle restrizioni e del calo della domanda interna (si pensi al comparto di “alloggio e ristorazione”, costretto dalla pandemia a lunghe chiusure), ma emergono anche altri fattori meritevoli di attenzione, legati alla classe dimensionale delle imprese, alla loro internazionalizzazione e alla propensione all’innovazione.
Per saperne di più, sfogliate i grafici qui sotto, tratti dalla 21° edizione del Rapporto sulla competitività dei settori produttivi pubblicato da Istat.
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Studente al MSc in Economic and Social Sciences all'Università Bocconi. Laureato triennale in Economic and Social Sciences con una tesi sugli schemi di cassa integrazione nei paesi europei e la loro espansione durante la crisi pandemica. Socio del think tank Tortuga.
Lascia un commento