La seconda settimana di gare dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si apre dopo una domenica esaltante per gli atleti azzurri. Quella che si sta svolgendo è una delle edizioni più complesse e rischiose delle Olimpiadi moderne, nella quale gli aspetti commerciali ed economici sono certamente tra i principali motivi che hanno spinto gli organizzatori a non considerarne l’annullamento.
Dal punto di vista del Cio, le Olimpiadi sono la primaria fonte di ricavi e saltare un’edizione estiva, molto più ricca di quella invernale, sarebbe stato economicamente difficile da recuperare. Da simbolica opportunità di rinascita, il Giappone si è trovato a gestire un’Olimpiade da concludere con i minori danni economici e sanitari possibili.
In questa serie di grafici abbiamo analizzato ricavi e costi olimpici, come sono cambiati nel tempo, insieme al cresciuto ruolo delle atlete.
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Laureato in Scienze dell'Economia all’Università Cattolica di Milano. Ha studiato alla Neoma Business School di Rouen, Francia, nell’ambito del programma europeo Erasmus. Scrive per alcune testate nazionali. Si occupa prevalentemente di politica economica, finanza ed Europa. Su Twitter è
Laureato in Economia e Gestione Aziendale a Cagliari. Precedentemente tirocinante presso il Centro di Ricerche Economiche Nord Sud (CRENoS) e Research Assistant de lavoce.info. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Economia, Finanza e Politiche Pubbliche all’Università di Cagliari e ricopre la posizione di Data Analyst presso Talents Venture.
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