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Carriera e retribuzioni degli insegnanti in Italia in cinque grafici

Utilizzando principalmente dati dell’Education at glance 2022, il rapporto annuale dell’Ocse sull’istruzione, mostriamo in queste serie di grafici alcuni aspetti della carriera dell’insegnante, confrontandoli con il resto dei paesi sviluppati.

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  1. michele

    Facciamo i conti della serva: un insegnante lavora per 10 mesi all’anno (togliamo infatti i giorni dal 30 Giugno al primo settembre) e ignoriamo i primi 15 giorni di settembre e gli ultimi 15 di giugno, le vacanze di Natale (2 settimane), quelle di pasqua (1 settimana), quelle di carnevale (altri 4 giorni) ed eventuali elezioni (altri 2/3 giorni) . Abbiamo quindi 10 mesi con un totale di 44 settimane (sono stato molto generoso).
    Un insegnate lavora 18 ore a settimana in aula, facciamo 20 per includere i compiti (che non tutti assegnano e non tutti correggono), il totale è di 20 ore x44 settimane=880 ore all’anno, arrotondiamo a 900 ore all’anno (così includiamo proprio tutto).
    Bene se divido la RAL più bassa di un’insegnante per le ore lavorate trovo 24297/900=30,37 Euro/ora.

    Adesso facciamo i conti su di me: io sono un quadro, nell’industria privata, lavoro 220 giorni all’anno e fingiamo che faccia solo 8 ore (magari) al giorno, il totale fa 1760 ore anno, se divido la RAL (circa 65000 euro) per le ore lavorate trovo 37 Euro/ora ovvero il 19% in più. Quindi un quadro ben pagato con 25/30 anni di carriera nel privato guadagna all’ora il 29% in più di un insegnante, tutto sommato potrebbe starci…

    Se però contiamo le 10 ore al giorno effettive (8 di lavoro, 1 di pausa e 1 aggiuntiva che è quasi scontata) troviamo 2200 ore quindi 29,2 euro/ora!

    Ergo un insegnante di primo impiego guadagna di più (come paga oraria) di un quadro ben pagato dell’industria, con zero responsabilità, quasi sempre con l’impiego sotto casa (quindi niente auto e spese connesse) e di fatto non è licenziabile, commenti?

    • Filippo

      I suoi calcoli sono incredibilmente sbagliati e figli anche di un’idea che è purtroppo comune in tutto il Paese.
      I docenti iniziano a lavorare dal 1 settembre con la presa di servizio. Ogni nuovo anno scolastico, infatti, parte il 1 settembre e già dal primo giorno, come è accaduto in tanti istituti, possono esserci tranquillamente collegi docenti o consigli d’istituto.
      Le cosiddette ‘vacanze di Natale’ che si sommano alle ‘vacanze di Pasqua’ sono al netto dei giorni rossi e dei sabato e delle domeniche. Ad esempio quest’anno le lezioni termineranno il 23 dicembre che è un venerdì, sabato e domenica sono 24 e 25 dicembre, i giorni effettivi di ‘vacanza’ sarebbero quindi dal 27 al 30, quattro giorni totali, e nel mese di gennaio dal giorno 2 al giorno 5, altri quattro giorni: in totale sono 8 giorni di chiusura e non una settimana. Il periodo pasquale, invece, che cadrà ad aprile il prossimo anno, sono 2 giorni visto che parliamo di venerdì 7 aprile e martedì 11 aprile, gli altri giorni sono ‘rossi’ da calendario.
      Il CCNL del comparto scuola prevede che vengano maturate delle ferie (30 giorni l’anno se con un’anzianità di servizio inferiore ai 3 anni e 32 giorni di servizio maturati con oltre 3 anni di servizio) ed i docenti possono usufruire di questi giorni soltanto quando le lezioni sono sospese.
      Banalmente se un istituto di scuola secondaria di I grado conclude le normali operazioni entro il 30 giugno per le classi intermedie e nella prima decina di luglio per le classi terminali, un istituto di scuola secondaria di II grado conclude le operazioni a luglio inoltrato.
      Ipotizziamo quindi che le normali operazioni si concludano il 15 luglio, cosa che accade verosimilmente nella maggior parte dei casi, i docenti possono fruire dei giorni di ferie fino al 31 agosto.
      Quanti giorni di ferie effettivi hanno quindi i docenti? Dal 17 luglio al 31 luglio abbiamo 11 giorni lavorativi mentre nel mese di agosto abbiamo 22 giorni, per un totale di 33 giorni, 3 in più rispetto a quelli che spettano da contratto ad ogni docente con un’anzianità inferiore ai 3 anni ed uno solo in più rispetto ai giorni che, ripeto, da contratto, ogni docente ha diritto quando ha un’anzianità superiore ai 3 anni.
      Ne consegue che casca tutto il castello perché non è vero che il personale docente, come affermato, ha due mesi di vacanza e le due settimane a Natale e la settimana a Pasqua si sono trasformate in 10 giorni totali. E se c’è un dirigente scolastico particolarmente simpatico, visto che i docenti non sono in ferie ma sono tenuti ad essere a disposizione, può essere calendarizzato un collegio docenti, un consiglio d’istituto, un consiglio di classe o qualsiasi altra cosa egli ritenga opportuno fare in un giorno NON festivo.
      A queste osservazioni, che non sono soggettive ma documentabili, bisogna sommare le ore che obbligatoriamente ogni docente deve dedicare extra alle 18 ore contrattuali di lezione frontale, vale a dire le 80 ore (40+40 da CCNL) tra programmazione ed altro.
      Facendo i conti della serva un docente lavora per 11 mesi su 12 visto che i giorni di vacanze da CCNL sono 32 e non 60.
      Le settimane di servizio effettivo, anche volendo levare gli otto giorni in più con le vacanze di Natale e quelle di Pasqua, sono 47.
      Quindi 47x18h sono 846h di lezione frontale, a queste dobbiamo sommare le 80h obbligatorie da contratto, ed arriviamo a 926. A queste dobbiamo sommare, per ogni classe, la correzione di almeno due compiti per classe per quadrimestre, quindi ogni singola classe formata da una media di 15 alunni necessiterà, solo per la preparazione e la correzione dei compiti in classe, di svariate ore (ipotizziamo 10’ per correggere ogni compito, 150 minuti per compito, 600 minuti per classe in un anno). Calcolando che, in media, ogni docente ha in media 4 classi, sono 40 ore da dover dedicare solo alla correzione dei compiti.
      Ed arriviamo quindi a 966h. Vogliamo immaginare di arrivare a dedicare per ogni classe, settimanalmente 1h per la preparazione delle lezioni (1hx47 settimane x 4 classi), sono altre 188h per un totale di 1154 ore annue di servizio diretto ed indiretto che rappresentano proprio il minimo sindacale per svolgere la professione di docente.
      Dividendo quindi il minimo lordo pari a 24297 per le 1154h abbiamo una paga oraria di ben 21,05€ l’ora contro i 37€ e parliamo del 43% di retribuzione!

      Capperi, dopo aver superato un concorso, un’abilitazione (acquisita anche questa con un altro concorso con tre prove) ed una laurea magistrale, ho una paga oraria proprio da capogiro! E devo leggere che, di fatto, non sono licenziabile e che avrei un impiego sotto casa (in quale realtà questo accade davvero? Nessuna!). Ma non c’è alcun cenno al fatto che, per essere assunto, c’è un percorso ad ostacoli inenarrabile e che i concorsi sono letteralmente un terno.
      Vogliamo parlare del tabellare a fine carriera di un docente?
      31430 euro, pari a 27,2 euro lordi orari pari a circa il 28% in meno di quanto guadagnerà un pari età a fine carriera con un delta di 600 ore lavorate di differenza dove la nostra pausa pranzo non verrà pagata con un buono pasto nemmeno per una sola ora in tutta la nostra carriera.
      Commenti?

  2. Michele

    Caro signore,

    grazie della risposta, ma le scuole hanno 205 giorni di apertura, ovvero dal 13 Settembre al 6 Giugno, quindi gli insegnanti cessano le lezioni nel periodo considerato e lavorano per 30 settimane all’anno (205:7=29,2) a 18 ore a settimana (come detto arrotondiamo a 20 per considerare compiti e altre attività) come scritto nell’articolo 28 comma 5 del CCNL.
    Per carità, dovevo specificare che le 18 ore sono solo per medie e superiori.

    Che poi dopo il 6 giugno debbano andare a scuola per 4 ore a fare gli esami (solo superiori e medie) per 4 giorni, e spesso a rotazione, ecco io non li considererei proprio “giorni di lavoro” che, a mio modesto avviso devono durare 8 ore filate. Stessa cosa per settembre: le fantomatiche “riunioni” di inizio mese, che alla fine impegnano qualche mezza mattinata, le vogliamo davvero considerare giornate di 8 ore che impegnano dal primo al 13 del mese? E vogliamo davvero dire che, visto che in settembre ci sono 2 o 3 riunioni di qualche ora, le ferie finiscono a fine agosto??
    Il calendario delle ferie, ben distribuito è poi molto generoso, è 1° Novembre, 8 Dicembre, dal 24 Dicembre all’8 Gennaio compresi, dal 28 febbraio al 2 marzo compresi, dal 14 al 19 aprile compresi, 25 Aprile, 2 Giugno: totale 26 giorni.
    Certo, gli insegnanti non possono fare le ferie in febbraio o in novembre, periodi peraltro gettonatissimi, ma devono limitare le vacanze a due mesi (due !!) di fila in estate e tutte le festività indicate sopra. In pratica escludendo ottobre, non fanno mai un mese di lavoro filato. Un vero calvario, tantopiù che per entrare nel corpo insegnante c’è una coda chilometrica ma per uscire invece, strano a dirsi, non si trova nessuno. Sara mai che, alla fine della fiera, stanno meglio di molti altri?
    mha… un vero mistero

    • Vincenzo Alessandro

      le scuole sono aperte tutto l’anno, salvo i giorni festivi previsti per tutti. Diversamente, si incorrerebbe nel reato di interruzione di pubblico servizio.
      Per quanto riguarda gli impegni, il lavoro dei docenti è fatto per lo più di lavoro sommerso, che non si valuta. Per potersene rendere conto, bisognerebbe dare agli insegnanti un proprio ufficio a scuola, peraltro sgravandoli dal costo di attrezzare un ufficio in casa, a proprie spese, dotandosi di computer, materiale di cancelleria e quant’altro necessario. Io ho sempre auspicato di avere la mia stanza, dove passare il mio tempo lavorativo, scendendo in aula al momento della lezione e tornando a lavorare in ufficio quando questa fosse terminata. Purtroppo, nella costruzione delle scuole non si è tenuto mai conto di questa esigenza (peraltro, molte scuole sono ricavate in edifici storici, difficilmente riadattabili). Finirebbero così certi discorsi da bar o da autobus affollato, nei quali il governo è sempre ladro, il c. t. della nazionale non ne azzecca mai una e gli insegnanti lavorano poco. Quando la maturità iniziava il 1° luglio, i sono stati anni nei quali non sono neppure riuscito a fare i giorni di ferie previsti dal contratto.

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