L’Ocse ha pubblicato il suo annuale rapporto sull’istruzione nei paesi membri. In questa serie di grafici, mostriamo che una laurea in Italia, pur garantendo una maggiore probabilità di occupazione e maggiori retribuzioni, porta a vantaggi inferiori rispetto alla maggior parte dei paesi Ocse.
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Responsabile editoriale di Pillole di economia, startup di divulgazione economica dentro e fuori dai social. Giornalista economico, collabora con Domani, Pagella Politica, Linkiesta e lavoce.info, di cui è stato Editor e responsabile del desk editoriale fino al 2022. È stato anche caporedattore a Torcha, new media di informazione generalista. Ha ottenuto una laurea in economia e commercio all’Università di Genova e un Double degree Master in Economics alle Università di Pavia e di Hohenheim (Stoccarda). Su twitter
Massimiliano Mosca
Un buon contributo ,visto che le Università fanno a gara per indicare che dopo 1 anno alte percentuali risultano occupati . In realtà sono spesso sottocupati e anche lauree che appaiono al passo con il bisogno dei tempi suscitano poco interesse. Le nostre industrie prevalentemente manifatturiere cercano lavoratori manuali