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Categoria: Elezioni 2022 Pagina 1 di 9

La sezione de lavoce.info che contiene tutti gli articoli sulle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre 2022.

Due Italie nella disaffezione al voto delle donne

Se la disaffezione verso la partecipazione al voto è generale, per quanto riguarda le donne si registra una netta differenza tra Nord e Sud. La più alta astensione delle donne nel Meridione potrebbe essere legata a livelli di istruzione più bassi.

Un Parlamento rinnovato a metà

Com’è composto il nuovo Parlamento? FdI a parte, per tutti i partiti si riduce il numero degli eletti. Vecchi e nuovi parlamentari si equivalgono. Le pluricandidature sembrano aver assolto la loro missione di eleggere i candidati prescelti dai partiti.

Il maggioritario introvabile: partiti concorrenti dentro coalizioni apparenti

Il sistema maggioritario nelle elezioni politiche non ha centrato i due obiettivi che perseguiva: stabilità dei governi ed efficacia dell’attività del Parlamento. Il problema nasce dalla presenza di partiti in competizione dentro coalizioni di facciata.

Il campo largo era una buona idea

Ora che i dati delle elezioni sono definitivi, si può provare a calcolare i risultati che ipotetiche alleanze tra partiti di Centrosinistra avrebbero potuto ottenere nei collegi uninominali. Solo in un caso la maggioranza in Senato sarebbe stata garantita.

L’astensionismo ha radici economiche

Quando il rapporto con la politica è utilitaristico e non-ideologico, le condizioni materiali e sociali della popolazione guidano la partecipazione elettorale e spiegano l’impennata dell’astensionismo. È una tendenza generale e un campanello d’allarme.

Siamo in ritardo sul Pnrr come sostiene Meloni?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Giorgia Meloni: davvero siamo in ritardo con l’attuazione del Pnrr?

Legge elettorale proporzionale: l’occasione persa

Il Centrodestra ha ottenuto la maggioranza in Parlamento solo grazie ai seggi uninominali. Una legge elettorale proporzionale avrebbe dato risultati diversi, come dimostra una simulazione, garantendo più rappresentanza e più stabilità agli italiani.

L’insostenibile inutilità dell’essere bicamerali

Stesso corpo elettorale, stessa legge elettorale e stesse prerogative: ormai tra Camera e Senato non ci sono più differenze sostanziali. Ma che senso ha continuare a prevedere un doppio voto di fiducia al governo e un doppio passaggio per ogni legge?

L’alba della XIX legislatura

Si sono tenute le elezioni che hanno dato vita alla XIX legislatura, dopo un’atipica campagna elettorale estiva e la chiusura anzitempo della legislatura precedente. Per la prima volta, l’elettorato attivo di Camera e Senato coincideva. E, sempre per la prima volta, la Camera sarà composta da 400 deputati e il Senato da 200 senatori eletti. A urne chiuse ma ancora calde, sembra proprio che non saranno solo queste le novità della legislatura che sta per cominciare. Una tra tutte, la quasi certezza che Giorgia Meloni sarà la prima donna Presidente del Consiglio nella storia repubblicana.

Quanto tempo occorre per formare un governo*

Formare un governo in tempi brevi al giorno d’oggi in Italia è impossibile? In realtà, guardando al resto d’Europa e a quanto accaduto durante la Prima Repubblica, le differenze non sono sostanziali.

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