Il Partito democratico propone di usare i fondi ricavati dalla lotta all’evasione prevista dal Pnrr per aumentare gli stipendi netti dei lavoratori dipendenti di mille euro all’anno, tagliando i contributi Inps. Le coperture indicate sono sufficienti?
Categoria: Elezioni 2022 Pagina 5 di 9
La sezione de lavoce.info che contiene tutti gli articoli sulle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre 2022.
In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre, Andrea Gavosto ha analizzato le proposte elettorali dei principali partiti sull’istruzione. Di seguito, tutti gli articoli in tema (in aggiornamento).
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta verifichiamo se davvero nelle Marche abortire è diventato impossibile a causa delle politiche di FdI.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Giulio Tremonti: davvero il centrodestra non ha più fatto condoni dal 1995, mentre il centrosinistra ne ha fatti molti?
Per i lavoratori dipendenti la coalizione di centrodestra propone di tassare gli aumenti di stipendio con una flat tax del 15 per cento. L’obiettivo è spingere le persone a migliorare la propria posizione. Ma i risparmi di imposta sono troppo esigui.
La proposta della Lega non disegna una vera flat tax, ma un’imposta in cui le aliquote diventano moltissime. L’analisi rivela una “fase 2” solo apparentemente semplice, ma in realtà complessa e confusa, che produce benefici limitati per i contribuenti.
Sul tema della casa, la divisione nei programmi elettorali passa per l’alternativa proprietà o locazione. Il Centrodestra pensa soprattutto ai proprietari, attuali e futuri. Il Centrosinistra propone un piano decennale di edilizia residenziale pubblica.
Il 24 agosto Forza Italia ha pubblicato il suo programma elettorale che, nelle sezioni dedicate a scuola e università, contiene molti più dettagli rispetto al decalogo circolato in precedenza. Di conseguenza aggiorniamo il relativo commento.
Nessun partito propone di cancellare gli interventi nazionali contro la povertà. Le forze politiche si dividono tra chi vuole potenziare il Reddito di cittadinanza e chi vuole sostituirlo con altri interventi. L’inclusione sociale resta in secondo piano.