Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 1 di 197

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Oggi lavoce.info compie ventitré anni, ha infatti debuttato il 4 luglio 2002. Abbiamo voluto festeggiare il “compleanno” del sito con alcune novità, pensate per ampliare e rendere sempre più fruibili i nostri contenuti, già a partire da una grafica dell’homepage più immediata e accattivante. Non cambia, invece, l’impegno per analisi sempre fondate sui fatti. Ha numeri ambiziosi il decreto flussi 2026-2028 appena approvato dal governo: circa 500mila lavoratori extracomunitari potranno entrare legalmente in Italia. La norma soffre però dei limiti strutturali di un meccanismo troppo complesso e ormai datato. Una riforma della legge sull’immigrazione è sempre più urgente. Non c’è solo il divario Nord-Sud, anche all’interno del Mezzogiorno ci sono differenze di sviluppo tra zona e zona. L’origine si può far risalire alle riforme amministrative napoleoniche, con un insegnamento per l’oggi: rafforzare l’autonomia territoriale può permettere di valorizzare il potenziale economico di quelle aree. Uno studio mostra che nella scelta della facoltà universitaria ragazze e ragazzi tendono spesso a seguire le orme dei genitori o dei fratelli maggiori. Il problema è che così si rischia di consolidare e perpetuare le attuali disuguaglianze economiche e sociali. L’analisi del voto nei referendum di giugno conferma il ruolo delle periferie delle grandi città nel decidere l’esito delle elezioni. Anche con quesiti che riguardavano il lavoro, è la scarsa partecipazione degli elettori meno abbienti che vivono nelle zone periferiche a non aver permesso il raggiungimento del quorum. Pochi giorni fa è scomparso Marco Onado, economista rigoroso e indipendente e redattore de lavoce.info. La ricchezza e vastità dei suoi interessi culturali e la “semplice profondità” del suo pensiero ci lasciano un grande insegnamento.

Tra le novità che abbiamo introdotto, “Le voci de lavoce” è una delle principali: alcuni degli articoli pubblicati sul sito si possono ora ascoltare, non solo leggere. “Le voci de lavoce” consiste in una serie di podcast, generati grazie all’intelligenza artificiale, in cui due voci chiare e professionali dialogano sul tema trattato negli articoli. In questo modo, i lettori possono seguirci anche mentre sono in movimento. Gli episodi si trovano nella pagina dell’articolo per cui è disponibile l’audio e sulle principali piattaforme audio.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

Il Punto

Nel momento della morte di Marco Onado tutta la redazione de lavoce.info si stringe intorno ai familiari dell’amico e redattore del sito.

Il Punto

In un’economia mondiale basata sulle catene globali del valore, l’effetto dei dazi rischia di diventare strutturale. Con gli Stati Uniti che manterranno a lungo le politiche protezionistiche, la geografia dei flussi commerciali si riconfigurerà. Esautorate le organizzazioni multilaterali, con la fiducia nell’economia Usa che scende, l’influenza della Cina è destinata ad aumentare. Preoccupati per le minacce di Donald Trump di tirarsi fuori dall’Alleanza, i paesi Nato hanno concordato di portare al 5 per cento del Pil le spese per la difesa. Per l’Italia ci saranno da trovare finanziamenti strutturali per almeno un punto e mezzo di Pil in più all’anno. La rivoluzione digitale tende a cancellare la distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, mentre si fa strada una nuova forma, quella del “lavoro personale”. Per garantire a tutti i lavoratori tutele adeguate servono allora nuove normative e nuovi modelli contrattuali. I dati di Eurostat permettono di capire a che punto è la coesione fra territori all’interno dell’Unione europea dopo le crisi dei debiti sovrani e la pandemia. Gli stati che partivano da situazioni di svantaggio, soprattutto le regioni dell’Est Europa, hanno accelerato il passo, quelli che avevano raggiunto alti livelli di benessere lo hanno rallentato. Nel nostro paese è aumentato il numero delle aree in ritardo di sviluppo.

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Il Punto

La popolazione italiana invecchia e mancano i medici, soprattutto quelli di famiglia. È anche per questo che sono state cambiate le regole di accesso alla facoltà di medicina: cancellato il test di ingresso, la selezione arriva dopo un semestre di prova. Non è detto che il cambiamento aumenti il numero di medici, potrebbe però incidere sulla loro qualità, forse non in meglio. Quanto costa perdere il lavoro? Una ricerca indica che dopo la riforma Fornero la perdita di salario è aumentata, mentre è scesa la probabilità di ottenere un nuovo contratto stabile. Le nuove regole si proponevano di ridurre le disuguaglianze nel mercato del lavoro, ma stando ai dati hanno finito per accrescerle. Non è sempre vero che la sicurezza dei diritti di proprietà su un bene stimola gli investimenti su quel bene. A volte accade il contrario. Per esempio, uno studio mostra che in Brasile, dopo la riforma agraria ispirata dal movimento dei contadini senza terra gli investimenti sono cresciuti di più sui terreni incolti, per i quali il diritto di proprietà è diventato più incerto.

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Il Punto

Continua su lavoce.info il dibattito sul fiscal drag lasciato in eredità dall’alta inflazione del 2022-2023. Ospitiamo un contributo in cui si  sostiene che flat tax progressiva per tutti i contribuenti come quella poposta dall’Istututo Bruno Leoni nel 2017 permetterebbe di eliminarlo. L’argomentazione tuttavia sembra non tener conto del fatto che il fiscal drag è esattamente dovuto alla progressività dell’imposta e non al numero di scaglioni con cui questa è ottenuta. L’unica flat tax che elimina il fiscal drag è quella attualmente in vigore per gli autonomi forfettari che, non prevedendo nessuna no-tax area, è proporzionale e non progressiva. Le innovazioni faticano a farsi strada nella pubblica amministrazione a causa di vincoli normativi che impongono di erogare servizi anche quando sono ormai obsoleti. Ne sono un esempio i centri per l’impiego, gravati da tanti obblighi formali. Con il diffondersi dell’intelligenza artificiale qualcosa potrebbe però cambiare. Un progetto sperimentale del ministero del Lavoro introduce un “coach virtuale” pensato per l’attivazione e l’orientamento di base degli utenti. Potrebbe liberare personale e risorse per interventi più sistematici rivolti ai lavoratori più in difficoltà, compresi gli aiuti per favorirne la mobilità. La morte di un sommozzatore durante le operazioni di recupero dello yacht Bayesian non è una “maledizione”, ma l’ennesimo incidente sul lavoro. Che si poteva prevenire, secondo la magistratura, applicando quanto previsto in tema di sicurezza e formazione degli addetti dal Repertorio telematico della subacquea industriale della Regione Sicilia.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

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Il Punto

Due anni di inflazione alta hanno riportato in primo piano la questione del fiscal drag: tra il 2022 e il 2024, per la struttura progressiva dell’Irpef, i contribuenti hanno pagato 25 miliardi in più. Ne hanno beneficiato le casse dello stato. Infatti, il rapporto debito-Pil si è ridotto. Ma a versare più imposte sono stati solo i lavoratori dipendenti e i pensionati, perché gli autonomi, grazie alla flat tax proporzionale, non subiscono alcun drenaggio fiscale. Per arrivare a un mercato unico europeo dei capitali, bisogna consolidare i meccanismi che garantiscono efficienza e sicurezza delle transazioni finanziarie transfrontaliere. Le indicazioni sulla futura regolamentazione del post-trading contenute nella Savings and Investments Union della Commissione appaiono però generiche, mentre per il buon funzionamento del mercato serve certezza giuridica, in particolare nei casi di insolvenza. La profilazione del comportamento sociale o delle caratteristiche personali dei cittadini, attuata attraverso l’intelligenza artificiale, è di norma vietata dall’AI Act europeo. Il confine tra ciò che è accettabile e ciò che non lo è, comunque, resta incerto. Una sentenza della Corte di giustizia Ue aiuta a distinguere meglio le pratiche illecite da quelle lecite negli ambiti lavorativi.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

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Il Punto

Donald Trump ha raddoppiato i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, che passano dal 25 al 50 per cento. D’altra parte, è dal 1792 che le amministrazioni Usa seguono una strategia protezionistica sulla loro manifattura. Nel caso dell’industria siderurgica potrebbe essere però la causa stessa del declino. Il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni su un imponente numero di materie. Dovrebbe permettere di superare le censure della Corte costituzionale alla legge dell’autonomia differenziata. Il rischio è che alla fine l’operazione serva soltanto a ribattezzare come Lep standard già rispettati. Secondo Max Weber, il confucianesimo rappresentava un ostacolo allo sviluppo della Cina. A più di un secolo di distanza, la lente della dottrina di Confucio ci aiuta a comprendere meglio i punti di forza e debolezza del gigante asiatico e perché secondo il governo di Xi Jinping è parte integrante del progetto di “rinascita nazionale cinese”. Le isole minori italiane sarebbero territori ideali per sperimentare soluzioni innovative di transizione verde come le comunità energetiche rinnovabili. Più delle difficoltà tecnologiche e degli intralci burocratici, è la mancanza di una visione complessiva a bloccare la loro espansione.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

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Domani, sabato 14 giugno, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

Il Punto

Il voto dell’8 e 9 giugno restituisce a caldo l’impressione che per il paese si sia trattato di una serie di occasioni perse. A cominciare dal fatto che i referendum hanno fagocitato tutta l’attenzione, oscurando le elezioni amministrative. Quanto alle consultazioni referendarie, tra questione del quorum, risultati della circoscrizione “estero” e sospetti di un uso politico dei quesiti sul lavoro c’è il rischio che lascino in eredità un’ulteriore disaffezione degli elettori per le urne. Per aumentare la capacità innovativa e la competitività dell’Europa e garantire più uniformità tra le normative, si è fatta largo l’idea di istituire un nuovo regime societario europeo. Ma un “ventottesimo regime” così come concepito dalla Commissione rischia di lasciare troppa libertà di scelta alle imprese su regole che coinvolgono gli interessi di altri corpi sociali. Caratteristica prettamente umana, la creatività sembra aver trovato un’alleata nell’intelligenza artificiale. Ma l’alleanza nasconde il pericolo della sostituzione. E richiede profonde riflessioni sulle conseguenze che le potenzialità trasformative dell’IA generativa hanno sull’autonomia del pensiero umano e sui processi deliberativi collettivi. Dal 2022 è obbligatoria in Italia la raccolta differenziata di tutti i rifiuti tessili, non solo dei capi di abbigliamento. Un sistema efficace di recupero e riutilizzo necessita però di un ripensamento complessivo della produzione e del consumo nel settore e chiama in causa la responsabilità estesa del produttore, dalla progettazione al “fine vita” del prodotto.  

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Sabato 14 giugno sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

Il Punto

Domenica 8 e lunedì 9 giugno sono aperti i seggi per il voto sui cinque referendum. Tre quesiti propongono di abrogare alcune norme del Jobs act. I dati, però, non confermano la tesi secondo la quale questa normativa avrebbe smantellato le tutele dei lavoratori. I nodi della precarietà e di una più precisa regolamentazione dei rapporti di lavoro vanno affrontati con altri strumenti. La riforma del 2015 ha invece ridotto il contenzioso giudiziario in materia di lavoro, come si vede dall’andamento di procedimenti e pendenze. Il tasso di litigiosità è tornato a crescere quando alcune modifiche hanno allargato l’area di discrezionalità del giudice su licenziamenti e indennità. La validità dei referendum dipende dal raggiungimento del quorum dei votanti, un aspetto che ha suscitato molte polemiche anche in questa tornata referendaria. Vale la pena allora ripercorrere la genesi dell’istituto referendario ai tempi dell’Assemblea costituente e fare un confronto con le normative degli altri paesi dell’Eurozona. Le regioni svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del Pnrr. Per questo preoccupano i ritardi accumulati nella fase di esecuzione dei progetti: è la sanità il settore dove le difficoltà sono più evidenti. Avranno conseguenze sui programmi di investimento per la coesione successivi al 2027 i rilievi sollevati dalla Corte dei conti europea sull’impostazione e sull’attuazione del Rrf, il dispositivo di ripresa e resilienza. La questione centrale è la valutazione degli interventi e il livello al quale avviene.

“Verso i referendum” è titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli apparsi su lavoce.info a proposito dei cinque referendum abrogativi sui quali si vota l’8 e 9 giugno. Vogliamo così offrire ai nostri lettori informazioni chiare, affidabili e basate sui dati e sui fatti, per aiutarli a orientarsi tra norme, numeri e conseguenze concrete che, per ogni quesito, potrebbe comportare la vittoria del “sì” o del “no”. L’e-book è scaricabile qui.

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È in edicola e sul web il numero di maggio di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Un focus sui referendum dell’8 e 9 giugno

L’8 e 9 giugno 2025 gli elettori italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum abrogativi. I temi al centro delle consultazioni toccano aspetti cruciali: dalla cittadinanza per gli stranieri non comunitari alla disciplina dei licenziamenti e della precarietà occupazionale.

Questo ebook nasce con uno scopo semplice ma ambizioso: offrire a chi vota informazioni chiare, affidabili e basate sui dati, per aiutare a orientarsi tra norme, numeri e conseguenze concrete.

Il pdf è scaricabile qua.

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