La legge di bilancio per il 2017 prevede alcuni provvedimenti di sostegno per gli studenti universitari che provengono da famiglie con redditi bassi. Basteranno per ridurre la diseguaglianza e aumentare il numero di laureati? Il ruolo delle università per garantire un effettivo diritto allo studio.
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Gli italiani sanno poco di economia e finanza. Lo dimostrano studi e indagini. E se non si organizzano corsi curriculari di educazione finanziaria nelle scuole, l’ignoranza continuerà a regnare, privando i cittadini di conoscenze fondamentali. Perché investire nell’insegnamento della matematica.
Nella scuola italiana le bocciature sono rare, almeno fino all’istruzione secondaria. Ora si prepara una legge che le vieti del tutto. Ripetere l’anno comporta benefici e costi, a partire dal rischio abbandono. Meglio forse la personalizzazione dei percorsi di studio, ma richiede risorse.
Permettere ai bambini di portarsi un panino da casa, rinunciando al servizio di mensa scolastica, non è una vittoria della libertà. Perché la scuola è l’ambito più adatto a una corretta educazione alimentare. Obiettivi per cui dovrebbero battersi i genitori: rette accessibili e qualità del cibo.
I risultati 2016 delle prove Invalsi nella scuola primaria e secondaria mostrano le solite differenze territoriali. Ma non alle elementari, dove i punteggi sono sostanzialmente omogenei. Dai dati sembra emergere una diversa modalità di aggregazione degli alunni per scuole e classi fra Nord e Sud.
Un esame di maturità rinnovato e test Invalsi per gli studenti delle scuole superiori. Il ministero dell’Istruzione vuole rendere le valutazioni finali più omogenee in tutta Italia. Ecco cosa cambia.
Nel Regno Unito, la facilità di movimento da un’istituzione all’altra e il nesso diretto tra finanziamento e qualità della ricerca hanno creato un mercato del lavoro in cui le università competono per assicurarsi i docenti più produttivi. Con quali effetti sulla struttura salariale dei professori?
I dottori di ricerca non sono molti in Italia, anche perché il terzo livello di formazione universitaria è stato istituito solo negli anni Ottanta. Hanno sbocchi professionali al di fuori dell’ambito accademico? Dipende dalle discipline, ma i dati non sono incoraggianti. Dove e come intervenire.
Il programma quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo per gli anni 2007-2013 ha messo a disposizione di università ed enti circa 50 miliardi di euro. I progetti italiani se ne sono aggiudicati solo il 6 per cento. Azioni da intraprendere per migliorare la capacità progettuale dei nostri atenei.
Una selezione più severa degli insegnanti. Succede nei concorsi a cattedra per i docenti delle scuole. Perché in palio non ci sono semplici punteggi ma posti di lavoro. Gli esclusi protestano, ma una valutazione più rigorosa va a tutto vantaggio della qualità dell’insegnamento.