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Una recessione pagata dalle madri*

La crisi causata dalla pandemia ha colpito soprattutto le donne. I divari retributivi di genere sono aumentati in tutte le famiglie, ma in particolare in quelle che erano già più diseguali. Bisogna evitare che tutto ciò produca effetti di lungo periodo.

Quote di genere nei board delle banche: luci e qualche ombra*

Le banche quotate italiane hanno effettivamente aumentato la rappresentanza femminile nelle posizioni di vertice, come prescritto dalla legge Golfo-Mosca, senza mettere in atto pratiche per aggirare la norma. Ma non c’è stato l’auspicato cambio culturale.

Non è tutto “smart” il lavoro da remoto*

Sono vari i contesti professionali e organizzativi del lavoro da remoto, non tutti di qualità. E differenti sono le valutazioni che donne e uomini danno dell’esperienza, soprattutto per quanto riguarda il desiderio di proseguirla o meno in futuro.

Quanto vale il lavoro delle donne?

Si dimentica spesso quanta ricchezza e benessere generano le attività gratuitamente prestate dalle donne. Valorizzare il lavoro di cura significa operare per superare le segregazioni occupazionali e retributive, per una società più giusta e più libera.

Papà a casa col bebé: quanto contano le norme sociali

Dieci anni dopo l’introduzione del congedo di paternità resta ancora molto da fare per promuoverne l’utilizzo, in particolare nel Sud Italia. A richiederlo sono più spesso i padri con migliori condizioni di lavoro. E le norme sociali contano ancora.

Bambini al nido e mamme al lavoro

Politiche pubbliche di assistenza all’infanzia sono uno strumento per ridurre le diseguaglianze sociali. Favoriscono infatti l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro e l’inclusione socio-economica delle famiglie più bisognose di un secondo reddito.

Antitrust: esenti i lavoratori autonomi “deboli”

Sono tanti i lavoratori delle piattaforme e i free lance formalmente indipendenti e non in grado di negoziare le proprie condizioni di lavoro, in particolare la retribuzione. La Commissione europea ha ora rimosso il divieto di negoziazione collettiva.

Statistiche che sfidano il buon senso

I giornali hanno ripreso una ricerca sui salari in alcune province. I numeri sono spropositati, ma non c’è stato alcun controllo con fonti più affidabili. Produzione e recezione acritica di statistiche come queste non aiutano nell’analisi dei problemi.

Contrastare il lavoro nero avvantaggia anche i contribuenti

Il lavoro nero costa ai contribuenti italiani 37 miliardi di euro. Le tasse evase danneggiano lo stato e si traducono in un carico maggiore per chi le imposte le paga. Politiche contro il sommerso possono essere utili anche in un’ottica redistributiva.

Le grandi dimissioni hanno precedenti

L’aumento delle dimissioni dal lavoro in Italia nel 2021 e 2022 è stato un fenomeno importante, per rapidità e portata. Ma se si allarga l’orizzonte agli anni prima della grande recessione si scopre che le grandi dimissioni non sono un fatto nuovo.

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