Le promesse vanno ben ponderate. Modificando le detrazioni Irpef per far trovare i mille euro in più all’anno promessi in busta paga ai lavoratori dipendenti a basso reddito, il Governo Renzi peggiorerà la giungla fiscale che soffoca i contribuenti italiani.
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Tutti a discutere l’atteggiamento più o meno rigido della cancelliera dopo il viaggio a Berlino del premier Renzi munito della maglia del centravanti Gomez. Ma la rigidità ce la siamo creata da soli con l’inclusione nella Costituzione dell’obbligo di pareggio del bilancio.
Siamo ancora alla fase dei titoli. Il Governo ha adesso meno di un mese di tempo per passare dalle presentazioni in powerpoint agli atti, rendendo possibile il taglio delle tasse. Su questo sito molte proposte su come tagliare la spesa pubblica.
Né Irap, né Irpef. Bene concentrare tutte le risorse disponibili nel tagliare i contributi sociali, il modo più diretto di tagliare il cuneo fiscale. Ecco come.
Dalle elezioni per il Parlamento europeo del prossimo maggio usciranno rafforzate le formazioni politiche euroscettiche e anti-europee. Un esito annunciato, data la latitanza delle istituzioni sovranazionali europee. A cosa serve l’Europa?
Come si comporterà il governo Renzi, sostenuto da un’eterogenea maggioranza, in tema di liberalizzazioni e privatizzazioni? Se guardiamo come hanno agito i governi dei paesi Ocse, scopriamo che quelli di destra hanno prevalentemente privatizzato, mentre quelli di sinistra hanno spinto di più le liberalizzazioni.
Una prima analisi dei risultati dei concorsi per l’abilitazione all’insegnamento universitario. Vediamo quanto hanno influito sui risultati la produzione scientifica dei candidati e le citazioni, il genere, le caratteristiche della commissioni e le eventuali relazioni tra esaminandi e commissari.
Il 97 per cento degli italiani considera la corruzione un problema nazionale ma solo il 2 per cento ammette di aver ricevuto richieste di tangenti. C’è contraddizione, forse anche omertà. E nel giudizio etico sulle bustarelle siamo più virtuosi della media europea. Come dire: le tangenti non mi riguardano, roba degli altri.
La sentenza dell’Antitrust che sanziona con 182 milioni Roche e Novartis riguarda il caso denunciato su lavoce.info nel luglio 2012 nell’articolo “Come risparmiare 200 milioni con un solo farmaco” di Nerina Dirindin e Nicola Magrini. Tanto che il provvedimento lo cita espressamente a pagina 55 dicendo che aveva “creato agitazione” e che i legali di Roche avevano commentato: “Urgente una iniziativa di Farmindustria”.
Il decreto salva-Roma doveva essere condizionato alla liquidazione di partecipazioni in società non direttamente collegate a finalità sociali. Perché gli intrecci azionari di Roma Capitale e della regione Lazio sono impressionanti. Una nuova puntata della nostra inchiesta “Spendere meno si può”.
Dalle indagini giudiziarie di Milano emerge la contiguità tra gli uomini del crimine organizzato e molti imprenditori che si mettono in affari con i mafiosi per recuperare crediti o ottenere finanziamenti. Con rassegnata naturalezza. Salvo accorgersi, troppo tardi, di esserne diventati ostaggi.
Mentre studi dell’Istat (e dell’Ocse) stimano con metodi molto discutibili i differenziali di capitale umano tra uomini e donne, un Dossier con i nostri interventi sulla questione femminile.
Se la Tobin tax in salsa italiana si è rivelata un fallimento, una piccola tassa a livello europeo su ogni transazione finanziaria potrebbe invece ottenere un gettito di 10 miliardi di euro da destinare al sostegno delle riforme strutturali. La Banca centrale europea lascia invariata la politica monetaria nonostante i tentennamenti nella ripresa. Gli euroscettici rischiano di diventare facili profeti di sventure.
Nel piano quadriennale delle Ferrovie dello Stato, investimenti per 6 miliardi all’anno, circa due terzi a carico dei contribuenti. Su come vengono spesi questi soldi mancano verifiche preventive e successive. E c’è opacità sui sussidi pubblici all’esercizio del trasporto. Sarebbe ora di dare trasparenza ai treni.
Una replica di Borri, Nisticò, Ragusa e Reichlin a “Come uscire dal pantano delle detrazioni fiscali“.
Dopo aver sussidiato eccessivamente le fonti rinnovabili, rischiamo oggi di dover sussidiare gli impianti tradizionali in crisi. Dietro alla vicenda delle centrali a gas di Sorgenia un paradosso di politiche energetiche contraddittorie. Una ricostruzione a beneficio del lettore, che deve pagare per questi errori.
È ora di infrangere il tabù della tassazione privilegiata delle rendite finanziarie. Bene allineare il carico fiscale delle diverse fonti di reddito come avviene in molti altri paesi. Sul tema abbiamo raccolto in un nuovo Dossier gli interventi pubblicati su questo sito. Delude la delega approvata dal Parlamento per ridisegnare l’architettura del sistema tributario. Cambia poco. C’è però un buon passo avanti nel rapporto contribuente-fisco.
Quale sarà la politica dei trasporti di Renzi? Da sindaco di Firenze ha saputo essere controcorrente. Da candidato alle primarie Pd non ha risparmiato siluri contro grandi opere e Tav Torino-Lione. Vediamo come si comporterà da capo del governo.
Il concorso per l’insegnamento di Storia economica è una… storia d’altri tempi. Commissari con molte meno citazioni e pubblicazioni della media bocciano candidati con un impatto 200 volte più forte del loro e promuovono persone con un curriculum che farebbe vergognare un dottorando. Indecente.
L’ultimo dato sulla disoccupazione giovanile (43,5 per cento!) non dice tutto sulla drammatica situazione: molti giovani, scoraggiati, hanno smesso di cercare lavoro.
Un commento dell’ambasciatore a Londra Pasquale Q. Terracciano all’articolo di Roberto Perotti “Diplomazia dei privilegi, privilegi della diplomazia”. E la risposta dell’autore.
Il nuovo governo, pur in assenza del ministro per gli Affari europei, dovrà immediatamente aprire negoziato con Bruxelles. Nel caso di sforamento del tetto del 3 per cento potrà beneficiare degli accordi contrattuali che possono aiutare i paesi che fanno le riforme. Vediamo di cosa si tratta. Un nuovo decreto “salva Roma” all’orizzonte . Ma i soldi dei contribuenti alle amministrazioni in dissesto vanno condizionati a programmi di serio risanamento. Altrimenti si apre una voragine.
Madre di tutte le battaglie di Matteo Renzi è la lotta alla burocrazia. Ecco delle linee guida di una riforma seria: tetto agli stipendi; catena di comando accorciata; barriere tra amministrazione, politica e giurisdizione; dirigenza professionale selezionata con concorsi imparziali; esclusività degli incarichi; mobilità.
Torniamo a parlare delle iniquità nascoste nel nostro sistema di imposte sui redditi. Il difetto più grave sta nelle detrazioni d’imposta decrescenti. Una vera riforma deve quindi eliminarle, oltre che rimodulare le aliquote. Come farlo rispettando i rigorosi vincoli di bilancio?
Moneta virtuale di maggior successo, il Bitcoin ha visto crollare la sua quotazione per il rischio di fallimento di Mt. Gox, uno dei suoi principali gestori. Una bolla speculativa che era destinata a scoppiare, anche perché altri mezzi di pagamento virtuali sono in arrivo.
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Auguriamoci che il nuovo governo sia in grado di imprimere la svolta nella politica economica di cui il paese ha bisogno. Non ci verranno concesse prove d’appello.
I divari retributivi nel pubblico impiego, già documentati su questo sito , sono il frutto della “privatizzazione” iniziata negli anni ’90. Avrebbe dovuto imporre anche un sistema meritocratico di incentivi che però non ha funzionato. Meglio ricostruire le carriere nella PA a partire dalla valutazione del personale e sganciarle completamente dalla politica. Vediamo come. Anche la lotta contro corruzione è indissolubilmente legata alla battaglia per aumentare il livello di efficienza e di etica nello Stato.
Del tutto inadeguato il disegno di legge Delrio sulle città metropolitane e i comuni: la nuova architettura non parte dall’accorpamento dei comuni e non individua selettivamente le aree metropolitane che davvero necessitano di questa dimensione operativa.
Con i premi dell’assicurazione Rc-auto tra i più alti d’Europa, il nostro mercato delle polizze avrebbe bisogno di una sostanziosa iniezione di concorrenza. Uno degli ultimi disegni di legge approvati dal governo uscente, invece, prevede sconti sull’assicurazione auto in cambio obblighi per assicurato. Non basta.
Un commento di Maria Luisa Delvigo a “ I guitti del giornalismo ” di Luigi Guiso
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Nelle precedenti puntate della nostra inchiesta “Spendere meno si può” abbiamo raccontato i privilegi dei vertici della pubblica amministrazione. Questa volta verifichiamo se gli stessi vantaggi ricadono sui livelli più bassi della macchina statale. La risposta è no. Tanto a pochi, poco a tanti. Quasi un sistema feudale.
La supervisione della Bce nell’ambito dell’unione bancaria può servire a ben poco se i governi nazionali continuano a interferire nella governance delle banche mantenendo di fatto il primato nella ristrutturazione del sistema bancario.
La sentenza di una corte degli Stati Uniti mette in discussione il principio della “net neutrality” in base al quale i provider della rete non possono discriminare nella fornitura dei servizi di accesso. È una questione complessa che coinvolge gli interessi di grandi corporation e consumatori e presto si porrà nell’Unione Europea. Cerchiamo di chiarirla.
Meno distorsioni e abusi nell’utilizzo di contratti atipici. Ma anche disincentivi per le imprese ad assumere nuovo personale o a rinnovare quello in scadenza, con conseguenze negative sull’occupazione. Ecco documentati i primi effetti della legge Fornero.
Si degrada sempre più la qualità dei media in Italia. Ultimo esempio, la telefonata-tranello a Fabrizio Barca rilanciata da un’autorevole radio. E apprezzata da giornalisti di gran calibro. Ma questa è informazione?
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Cosa può accadere se la Bce impone un tasso di interesse negativo (una tassa) sui depositi delle banche presso la banca centrale? Non molto. Proseguiamo il confronto sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca che mette in discussione l’autonomia della Bce. Formalmente si è inchinata alla Corte di giustizia europea, ma nella sostanza ha fissato le condizioni che si aspetta di veder soddisfatte nella futura sentenza degli eurogiudici.
Sulle riforme istituzionali i nostri politici non sono dotati di grande immaginazione e di visione europea. Le città metropolitane delineate nel disegno di legge Delrio ricalcano le province -seppure indebolite- di cui prenderebbero il posto. E la Camera delle autonomie proposta da Matteo Renzi assomiglia molto al Senato che dovrebbe sostituire.
Con i fondi dello Youth guarantee, il governo uscente intendeva finanziare una serie di attività che andrebbero comunque svolte, tra cui la formazione dei dipendenti dei servizi per l’impiego. Mentre il confronto tra le parti sociali diventa più realistico e meno ideologico (salvo le ali estreme) abbiamo raccolto in un nuovo Dossier i più recenti interventi sulle relazioni industriali.
Cresce il numero dei senzatetto nelle grandi città italiane. Per ripensare le politiche di sostegno è importante sapere quanti sono e chi sono gli “invisibili”. Dopo due censimenti dei senza dimora a Milano, quest’anno è la volta di Roma. Si cercano volontari nella capitale per partecipare al progetto nelle notti del 17, 18, 19 marzo.
Un commento del Presidente della Fondazione Roma a “La scure di Guzzetti”
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