Nella storia della scienza
che fa capo a Smith Adamo
il PiDi ha sua semenza
ed i frutti van lontano,
che lItalia ammodernata
a quei dieci è sempre grata
pel suo Pil che ha sorpassato
pur la Cina e lEmirato.
Riformista fu lAmato,
di che cosa lho scordato,
ma il primato del ritardo
spetta a Prodi, il neo Ricardo.
Riformò primo lOcchetto
ma degli esiti splendenti
ha sprecato il tesoretto
il Tommaso, tutto denti.
Nel cenacolo glorioso
sè allocato, assai borioso,
pure Visco che alle masse
regalò molte più tasse.
Dirimpetto un busto bello:
Quintin Sella? No è Rutello.
Poi DAlema in piedistallo,
posto al pari del Marshallo.
Nella storia del pensiero
cè Bersani, ligio e fiero,
del mercato è lui lalfiere:
spalancollo al parrucchiere.
E tra i dieci Bassolino,
seguitor di Celestino,
sul Vesuvio si è seduto,
fece anchegli, il gran rifiuto.
Ma migliore prolusione
fu però di Vu Veltrone,
che appen vide il programma del partito,
Samuelsone ha il Nobél restituito,
poi con lena senza eguale
ha riscritto il manuale.
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Ruggero Revelli
Complimenti vivissimi per la verve poetica e per la puntualità delle definizioni. Un posto per i controriformatori della previdenza pubblica, da Epifani a Ferrero e Damiano, con pensioni ai cinquantottenni, pagate con l’aumento dei contributi dei precari, ci starebbe benissimo.