Come è la composizione del governo Berlusconi? 4 donne su 21 ministri. Le donne ministro della XVI legislatura sono meno della legislatura precedente: circa il 19% contro il 23% del governo Prodi. Sono inoltre meno presenti nei ministeri chiave: interni, esteri, economia, giustizia, difesa, e welfare (quest’ultimo era stato spacchettato da Prodi in quattro diversi ministeri tre dei quali affidati a donne) sono stati tutti assegnati a uomini.
Il governo attuale è molto più giovane del precedente. Si era auspicato da vari parti un ringiovanimento del governo come del parlamento. Le donne ministro sono più giovani: 35 anni di media contro i 53 anni degli uomini ministro. Siamo ancora lontani dai livelli del Nord Europa ma anche di quasi tutti i paesi dell’Europa Continentale.
Emerge una correlazione positiva tra numero di donne in parlamento e partecipazione femminile, servizi per l’infanzia, differenziali retributivi. Si tratta di una correlazione indicativa delle priorità delle politiche del governo riguardo alla parità uomo donna e al benessere economico delle loro famiglie. Da anni ormai non riusciamo a muoverci da un tasso di partecipazione femminile  del 46%, (di cui 56% al nord e 27% al sud),ben lontani dai parametri di Lisbona e superiore solo alla Grecia. Incentivare il lavoro femminile deve essere una priorità in una situazione in cui i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e le famiglie con figli minori hanno una soglia di povertà del 17% (28.8% al sud).

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Risparmi accumulati in pandemia: chi li spende e come*
Leggi anche:  Una lente sui contratti non rappresentativi