Nel primo trimestre 2018 l’Italia continua a crescere mentre è l’Europa che rallenta la corsa. I dati preliminari dell’Istat sulla crescita trimestrale del Pil mostrano una sostanziale conferma della capacità di crescita dell’economia italiana. Il dato congiunturale (rispetto al quarto trimestre 2017) del +0,3 per cento è in linea con i risultati raggiunti nel secondo semestre 2017 e un po’ inferiore ai dati congiunturali del primo semestre 2017. Il dato tendenziale (calcolato rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso) rispecchia questa dinamica poiché indica un assestamento della crescita italiana non troppo lontana dall’1,5 per cento, mentre la crescita era arrivata a sfiorare il 2 per cento nel primo semestre dell’anno scorso.
I dati dell’Eurozona continuano ad essere migliori di quelli italiani ma il divario si riduce di molto. La crescita congiunturale europea si dimezza dallo 0,7 allo 0,4 per cento, rispecchiando il drastico rallentamento dell’economia francese e – probabilmente – anche dell’economia tedesca (il cui dato sarà diffuso solo il 15 maggio; l’attesa è per un +0,4 per cento, ben inferiore al quarto trimestre 2017). In parallelo, anche la crescita tendenziale dell’Eurozona rallenta al +2,5 per cento (in calo dal 2,8 per cento del quarto trimestre 2017). Sempre nell’Eurozona, nel primo trimestre 2018 la Spagna ha continuato invece a crescere ai ritmi (rapidi) degli ultimi trimestri, confermando un +0,7 congiunturale e sfiorando il 3 per cento su base annua.
Nel complesso dunque, malgrado il rallentamento congiunturale, le economie europee – compresa quella italiana – continuano a crescere. E lo fanno per il ventesimo trimestre consecutivo.
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Michele
Il titolo è un po’ troppo ottimistico. Sulla base dei dati riportati, il gap tra l’Europa e l’Italia continua ad aumentare (+0,4% congiunturale è superiore a +0,3%, il gap sul tendenziale rimane di 1 punto percentuale). Sarebbe più corretto dire che il gap aumenta meno che nel passato recente. Siamo però alla derivata seconda.
francesco daveri
Grazie, giusta osservazione. Il titolo corretto sarebbe stato “L’Italia riduce il growth gap con l’Europa”. Nel quarto trimestre 2017 il Pil dell’Europa faceva +0,7 e l’Italia +0,3 (congiunturali). Con il primo trimestre 2018 siamo a +0,4 e +0,3. Quindi il divario nel livello del Pil continua ad aumentare anche se meno di prima (“la derivata seconda”). Il divario di crescita è invece calato. Non perché noi acceleriamo ma perché l’Europa ha rallentato.