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Unione bancaria europea

A giugno 2012 il Consiglio europeo riconosceva la necessità di spezzare il circolo vizioso tra crisi del debito sovrano e crisi bancarie. È così iniziato il lungo cammino verso una unione bancaria europea. Raccogliamo in un unico dossier alcuni contributi pubblicati su lavoce.info per comprendere a che punto è la difficile sfida che porta a un sistema bancario armonizzato.

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Il Punto

  1. Piero

    Ne abbiamo già parlato a commento di altri articoli, che senso ha mettere le regole di una vigilanza comune se non si prevede prima come curarne le possibili patologie, all fine oggi mettendo regole comuni, imbrigliamo la politica monetaria delle banche, come si e’ imbrigliata quella degli stati con l’euro, però ancora non ci sono le cure per le soluzioni di crisi provocate da queste regole comuni.
    Questa e’ una manovra suicida, che la Merkel oggi ha spacciato come la soluzione alla disoccupazione giovanile.
    Non sono ne contrario all’unione bancaria ne all’euro se vi è la gestione di un fondo comune, per la prima gestito dalla Bce, per il secondo gestito dalla comunità europea, per la redistribuzione delle risorse necessarie per compensare la privazione della politica monetaria dei singoli stati, ho fatto mille volte il solito esempio:
    La lira in Italia se non vi fosse stato il trasferimento di risorse dal nord al sud quando sarebbe durata?

  2. Federico B

    Buongiorno, condivido le perplessità esposte da Piero nel precedente commento. Mi pare, del resto, si tratti di temi noti. Sotto altro profilo, NON si vede però alcun tipo di reazione domestica in termini di: a) competitività b) formazione, istruzione c) ricerca e sviluppo d) internazionalizzazione dei distretti di eccellenza e) efficienza della giustizia f) lotta all’illegalità ed alla criminalità, ecc.. Con simili fondamentali è illusoria la stessa partecipazione a qualsivoglia unione monetaria. Bisogna – anche – fare i compiti a casa, nel contesto di un quadro monetario sostenibile. Forse sarebbe opportuno prevedere un sistema di incentivi (non all’Italiana, stile Terremoto dell’Irpinia, per intenderci) a controlli incrociati.

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