I problemi più gravi delle famiglie italiane, come mostrano i dati recenti, sono la bassa partecipazione, la bassa fertilità e l’elevato tasso di povertà tra le famiglie con figli minori.
Tutti i partiti implicitamente o esplicitamente concordano su queste priorità, ma i programmi del Partito democratico e del Popolo della libertà si differenziano per vari aspetti sostanziali. Mentre il primo propone strumenti che favoriscono la crescita di famiglie dove si lavora in due, il secondo propone strumenti che di fatto sostengono le famiglie con figli, ma non incentivano il lavoro femminile
Molta attenzione di tutti i partiti per aspetti che riguardano libertà e diritti nella sfera privata delle unioni e della procreazione. La maggior parte dei programmi, inoltre, sono a favore di programmi di inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne.

PARTITO DEMOCRATICO

Incentivi al lavoro femminile 

Per facilitare la partecipazione femminile, il Pd propone vari tipi di incentivi: misure fiscali mirate per il lavoro delle donne, migliori strumenti di conciliazione, orari flessibili negli asili e nelle scuole, congedi parentali simili al Nord Europa e alla Francia per durata e generosità, ampliamento ulteriore della rete dei servizi per l’infanzia. Propone poi uno strumento utilizzato con successo in Gran Bretagna: il credito d’imposta rimborsabile per le donne che lavorano e hanno spese di cura.
Per incentivare invece le imprese ad assumere donne, il Pd propone leggi sull’eguaglianza di genere nel mercato del lavoro, come in Spagna, e punteggi più elevati nelle graduatorie per gli appalti alle aziende che rispettano la parità di genere.

Sostegno economico delle famiglie con figli

Il Pd punta su strumenti che si basano su sgravi fiscali e servizi.
Propone una dote per i figli che sostituisce gli attuali assegni per il nucleo familiare e le detrazioni Irpef per figli a carico. La dote è di 2.500 euro annui sul primo figlio, aumenta col numero dei figli secondo parametri di equivalenza e diventa imposta negativa in quanto viene erogata come trasferimento a favore delle famiglie incapienti. Questa somma, che può interessare circa 300 mila mamme all’anno, ha un costo di circa 2 miliardi (da coprire con i tagli alla spesa pubblica previsti).

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Decisioni di procreazione e diritti delle unioni di fatto

Per il Pd educare alla procreazione responsabile e alla genitorialita è un obiettivo prioritario, ma si aggiunge un giudizio positivo della legge 194, come norma equilibrata che ha dato buoni risultati.
Nell’ambito dei diritti all’interno delle unioni di fatto, il Pd promuove il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà delle persone stabilmente conviventi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

POPOLO DELLA LIBERTÀ

Incentivi al lavoro femminile

Il Pdl propone di introdurre il quoziente familiare, che invece scoraggia il lavoro femminile e garantisce vantaggi alle famiglie con un unico reddito. Il costo va dai 6 a i 10 miliardi. Propone poi sconti fiscali alle imprese che assumono donne e crediti d’imposta quelle che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato.

Sostegno economico delle famiglie con figli

Il Pdl propone, come in passato, strumenti di sostegno di tipo monetario. Si tratta di riprendere l’erogazione del bonus bebè per incentivare i bassi tassi di fertilità, mentre per sostenere le famiglie con figli piccoli si propongono riduzioni dell’Iva sugli alimenti base dell’infanzia, libri gratuiti.
Per tutte le famiglie inoltre c’è l’eliminazione dell’Ici sulla prima casa, la costruzione di nuovi alloggi nonché la riduzione del costo dei mutui e bonus affitti per aiutare le giovani coppie.

Decisioni di procreazione e diritti delle unioni di fatto

Nel programma di sostegno della famiglia, il Pdl si propone un rilancio della prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati per garantire alternative all’aborto.

LA DESTRA

Esplicito nel programma della Destra-Fiamma tricolore, il progetto di revisione della legge 194 al fine di rendere effettiva la difesa della vita dal concepimento. Dichiara una decisa opposizione a formule Dico-Pacs.

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