Sui giornali e i supplementi
van polemiche insistenti
sul perché sale il barile
ad un prezzo inversimìle.
Si sostiene che pel greggio
la tendenza è verso il peggio,
che dofferta cè carenza,
ma dellolio non fai senza,
e che in India e pure in Cina
la domanda è repentina,
per cui il prezzo è triplicato
e a 200 è destinato.
Ma linfausta quotazione
anche ha nom speculazione:
dice lOPEC, ché lofferta
è bastante e non scoperta
e che finanze oscure,
con i fondi e coi future,
pure al rame e ai cereali
fan mancar fondamentali.
Il Giavazzi sul Corriere
e Krugman col suo parere,
mostran alquanta di paura
per la mondo-congiuntura.
Lo si è detto anche al G8
ed il Giulio ce ne ha edotto
che la nostra situazione
è da gran cogitazione.
Il consumo è giù in frenata,
lICI venne detassata,
il salario va innalzato,
ed il debito abbassato,
poi si tagli la pressione:
ma con quale dotazione?
Che farà il consumatore
quando va al distributore?
Tra i capelli pon le mani,
…non cè più neppur Bersani!
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Ruggero Revelli
Costruire 1600 centrali elettronucleari del tipo Generation 3+ , da 1600 MW di potenza elettrica ciascuna. Destinare il 10% della produzione elettrica nelle ore notturne e/o di minor richiesta elettrica alla dissalazione di acqua di mare per osmosi inversa e un altro 10% per idrogeno da elettrolisi. Cambiare i 700 milioni di autoveicoli attuali a motori ibridi (elettrici e fuel cell a idrogeno). Questi sono provvedimenti che farebbero calare il prezzo del petrolio. La scarsità di petrolio è una delle tante spudorate menzogne propalate da fonti interessate e ingigantite da pennivendoli conniventi o quantomeno ignoranti. Dagli idrati di metano alle sabbie petrolifere agli scisti bituminosi, per non parlare della trasformazione del carbone in derivati liquidi (impianti già perfettamente funzionanti dagli anni ’30 in Germania e ora ripresi in grande scala da Sudafrica e Cina), le quantità disponibili sono di alcuni ordini di grandezza superiori a quelli di cui si parla oggi. Ruggero Revelli