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QUANDO LAVOCE.INFO VA SUL QUOTIDIANO

Qual è la copertura de lavoce.info sui quotidiani italiani? Una ricerca per parole chiave sugli archivi online che contengono i testi degli articoli provenienti dalla versione cartacea dei diversi giornali da giugno 2002 a metà dicembre 2008 mostra che La Stampa, Il Corriere della Sera e, soprattutto, La Repubblica dedicano al sito più articoli rispetto al Sole 24Ore e al Giornale. Per il Sole 24Ore si nota però un trend ascendente di attenzione. E sempre sotto il profilo dinamico, il Corriere è la testata con la maggiore crescita nelle citazioni, mentre gli altri quotidiani non mostrano alcuna variazione temporale significativa.

Il sito de lavoce.info è stato lanciato nel luglio del 2002. A più di sei anni dal suo debutto mi sembra una buona cosa tentare di analizzarne in maniera sistematica l’impatto sul sistema dei mass media italiani. Naturalmente, un indicatore diretto del successo di pubblico di un sito web è dato dal numero di “cliccate” mensili, oppure dal numero di siti che rimandano a quel dato sito: tanto per farsi un’idea, nel terzo trimestre 2008 lavoce.info ha registrato circa 250mila visite al mese, per 750mila pagine visualizzate.

RICERCA PER PAROLE CHIAVE

In questo contributo voglio invece soffermarmi sulla penetrazione de lavoce.info sui quotidiani italiani, che – anche in una situazione di vendite stagnanti o decrescenti – costituiscono pur sempre la principale fonte di approfondimento per i cittadini su tematiche sociali, politiche ed economiche.
L’idea è quella di effettuare ricerche per parole chiave sugli archivi online che contengono i testi degli articoli provenienti dalla versione cartacea dei diversi quotidiani. Nello specifico, a partire dal giugno 2002 fino a metà dicembre 2008 ho effettuato ricerche quotidiane delle espressioni “voce.info” oppure “lavoce.info” sugli archivi dei principali quotidiani italiani, ovvero Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Sole 24 Ore e Giornale. (1)
Il panorama della stampa italiana è ovviamente assai più vasto. Un’analisi di più ampio respiro dovrebbe senz’altro includere i quotidiani nazionali di minore diffusione, i giornali locali, la cosiddetta free press e i settimanali: il lettore casuale o abituale può facilmente rendersi conto della presenza non sporadica de lavoce.info anche su queste testate.
L’esigenza fondamentale in una ricerca per parole chiave consiste nel minimizzare il numero di false positive (articoli falsamente classificati come inerenti a un dato argomento) e di false negative (articoli non rintracciati dalle parole chiave scelte). Le espressioni “voce.info” e “lavoce.info” hanno l’indubbio vantaggio di un tasso di ambiguità pressoché nullo, ma è possibile che qualche articolo citi gli autori di un contributo apparso su lavoce.info senza citare il sito stesso. Da questo punto di vista, i dati numerici analizzati qui rappresentano un limite inferiore a proposito della rilevanza mediatica del sito.
Non bisogna mettere limiti al caso o alla provvidenza, ma a priori si può facilmente escludere l’eventualità di trovare (e la sensatezza di cercare) riferimenti al sito nella sezione di cronaca o di gossip di un quotidiano. A parte gli scherzi, per ottenere una misura della copertura mediatica relativa de lavoce.info nelle aree di competenza, ho diviso il numero di citazioni mensili per il numero totale di articoli che su quel dato quotidiano durante ciascun mese menzionano la parola “economia”.
Il grafico sottostante mostra l’andamento della copertura mediatica de lavoce.info separatamente per ciascuna delle cinque testate, insieme al trend lineare corrispondente. L’unità di misura delle citazioni è per ogni mille articoli mensili in cui compare la parola economia.

I RISULTATI

Appare evidente come Stampa, Corriere e, soprattutto, Repubblica dedichino più articoli a lavoce.info, rispetto al Sole 24Ore e al Giornale. In termini quantitativi, per quanto concerne Repubblica nove articoli su mille di economia menzionano lavoce.info, mentre tale frequenza relativa è all’incirca di sei per Corriere e Stampa. Per il Sole si hanno poco più di tre articoli, e poco meno di tre sul Giornale.
È sempre pericoloso inoltrarsi nel terreno scivoloso delle spiegazioni ex post, ma penso si possano comunque azzardare alcuni commenti. Come discusso in termini generali da Fausto Panunzi, la scarsa copertura de lavoce.infoda parte del Giornale può essere sintomo della lontananza ideologica tra le due testate. Dall’altro lato, il fatto che il Sole 24 ore sia l’unico quotidiano economico-finanziario nel campione implica che esso benefici di un vantaggio comparato rispetto alle altre testate nella produzione autonoma di analisi economiche, e dunque abbia un minor bisogno di utilizzare quelle apparse su lavoce.info.

Tuttavia, il grafico mostra anche un chiaro trend ascendente nella copertura da parte del Sole. Poiché gli articoli che citano il sito sono messi in rapporto con il numero totale di articoli economici, il trend ascendente non è dovuto alla generale tendenza dei quotidiani (e in particolare del Sole) a dedicare spazi crescenti all’economia, cioè all’area di competenza specifica de lavoce.info. (2) Sotto questo profilo dinamico, si può poi notare come il Corriere sia la testata che presenta la maggiore crescita nelle citazioni de lavoce.info, mentre gli altri quotidiani (e in particolare Repubblica e Stampa) non mostrano alcuna variazione temporale significativa.
L’analisi statistica, disponibile dietro richiesta, conferma in maniera robusta le intuizioni che si ricavano dal grafico: prendendo come punto di riferimento il Corriere, Repubblica dedica un numero significativamente maggiore di articoli a lavoce.info, mentre Sole 24Ore e Giornale ne dedicano sistematicamente di meno. Infine la Stampa non è distinguibile dal Corriere. Ciò vale anche controllando per il fatto che il numero mensile di citazioni non è statisticamente indipendente da un quotidiano all’altro, in quanto i giornali coprono gli stessi eventi. Infine, i trend temporali per il Sole e il Corriere risultano largamente significativi dal punto di vista statistico.

(1) Nel caso del Sole 24Ore mi sono fermato all’ottobre 2007, in quanto i dati ad esso relativi sull’archivio Dow Jones Factiva sono disponibili soltanto fino a quella data. Per lo stesso motivo la copertura de il Giornale inizia con il dicembre 2002.
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(2) Risultati disponibili dietro richiesta mostrano come la frequenza mensile di articoli economico-finanziari sul totale degli articoli pubblicati (così come approssimati dal numero di pezzi mensili che contengono la parola “il”) sia significativamente maggiore per il Sole 24Ore rispetto agli altri quotidiani, con un divario che è significativamente crescente nel tempo.

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IL COMPROMESSO VIRTUOSO

  1. cinzia.ciampa

    L’indagine riguarda solo i quotidiani e non le riviste on-line? Perché? In alcuni articoli ho segnalato la rivista ed ho fatto riferimento ai suoi articoli, in quanto chiarificatori della mia esposizione. Mi sono limitata a questo non sapendo chiaramente se si potessero proporre i testi nella loro interezza, il che avrebbe certamente facilitato il lettore e lo avrebbe inoltre spinto alla lettura di una delle più belle Riviste sur place. Grazie!

    • La redazione

      Come collaboratore mi permetto di essere felice per i complimenti a lavoce.info! A parte questo, la scelta di focalizzarmi sui principali quotidiani nulla toglie agli altri media. Per quanto riguarda le riviste online, non credo sia difficile raccogliere dati dagli archivi di questi. La questione fondamentale consiste nello scegliere un gruppo rappresentativo di questi, almeno per una prima analisi.

  2. Francesco

    Dando un’occhiata rapida alle serie delle frequenze relative delle cinque testate citate, si ha l’ impressione che la serie storica del Giornale sia leggermente differente da quella delle altre quattro. In prossimità degli avvicendamenti tra le legislature sembra esserci una discontinuità nel trend. Che si possa avanzare l’ipotesi della presenza di una componente ciclica, nel trend, fortemente correlato con il “ciclo politico”? Nell’articolo si asserisce che “la scarsa copertura de lavoce.info da parte del Giornale può essere sintomo della lontananza ideologica tra le due testate”. Questo sembrerebbe implicare che, nell’ottica dell’autore, alle due testate si possa attribuire un bias che si mantiene costante sullo spettro politico-ideologico. La mia sensazione è che questo sia vero per quanto riguarda Il Giornale, ma meno vero per quel che riguarda lavoce.info, alla quale sarebbe forse più appropriato attribuire un bias “antigovernativo”, nel senso che le sue proposte tendono sempre a criticare (nel senso di discernere) e commentare le manovre del Governo. Che la penetrazione relativa vari in funzione dellla distanza tra questi bias “dinamico” e “statico”?

    • La redazione

      Molto intrigante questa idea di distinguere un bias statico ed uno dinamico, che è funzione dell’affiliazione politica del governo in carica. In effetti il grafico sembra suggerire che il Giornale dia sistematicamente più spazio alla voce.info durante il governo Prodi, ma dal punto di vista statistico non si può rigettare l’ipotesi nulla che il colore politico del governo in carica non influenza questa copertura mediatica. A questo proposito, un osservatore maligno -e ferrato in econometria- potrebbe addossare all’ultimo governo Prodi l’ulteriore colpa di essere durato troppo poco, così da rendere difficile il ritrovamento di un qualsiasi effetto statisticamente significativo!

  3. Aram Megighian

    Sono contento per i dati confortanti. Ancor più se consideriamo la natura “scientifica” degli articoli che pubblicate. Essendo per lo più ricercatori e studiosi dei fenomeni sociali ed economici, tendete, giustamente, a corredare qualsiasi affermazione con cifre e dati, cosa assai normale negli studi di stampo scientifico. Il problema è che tale taglio rigoroso, dovrebbe essere tipico anche degli articoli sui nostri giornali, dove affermazioni, opinioni o semplici resoconti, dovrebbero sempre presentare i fatti e i dati, in modo da dare al lettore la possibilità di crearsi la PROPRIA opinione, esattamente come fate voi su lavoce.info. Ciò spesso (e sempre più spesso negli ultimi anni) non succede. Sia in televisione che sui giornali prevale la frase sensazionalistica priva di analisi. E questo vale per l’economia (dove i numeri non mancano), ma anche nella politica estera (per capire cosa succedeva a Gaza ho dovuto ascoltare le ottime coperture televisive di AlJazeera e BBC), interna e così via. Complimenti, l’impact factor sta salendo!

    • La redazione

      Sono convinto del fatto che il giornalismo di qualità sui media tradizionale possa trovare un pungolo efficace nella produzione "freeware" di contenuti da parte di un sito come lavoce.info. E la qualità consiste anche nell’esposizione chiara di fatti e numeri, corredati da opinioni ben distinguibili da questi. A proposito di impact factor, l’aspetto confortante per lavoce.info è che il trend di copertura mediatica è non decrescente per tutti i quotidiani esaminati.

  4. giampiero di santo

    Vi segnalo che tra i giornali a “minor diffusione” che non vengono tenuti sotto osservazione nella vostra ricerca c’è ItaliaOggi, secondo quotidiano economico italiano con una diffusione media di cirtca 100.000 copie in tutta Italia. Spesso negli ultimi due o tre anni, ci è capitato di citare articoli e studi di lavoce.info, molto di frequente in apertura di pagina. Forse meriteremmo maggiore attenzione da parte vostra… Giampiero Di Santo

    • La redazione

      In questo primo tentativo di analisi della copertura mediatica di lavoce.info ho deciso di occuparmi dei quotidiani a maggiore diffusione (escludendo la Gazzetta dello Sport!). Trattandosi di un primo esperimento, non me ne voglia per il fatto di non avere compreso nell’analisi il secondo quotidiano finanziario italiano. Anzi, un confronto tra Sole 24 Ore e Italia Oggi dal punto di vista della copertura de lavoce.info potrebbe essere molto interessante. A prescindere da ciò, nel futuro mi prometto di estendere l’analisi ad un secondo gruppo di quotidiani.

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