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LE TRIBOLAZIONI DEL CONSUMATORE

Del mio mondo tartassato
ora vado a raccontare,
qual sovrano del mercato,
che mi han fatto poi abdicare.

Ero il re consumatore,
propulsor de la domanda,
io del ciclo inver motore,
dell’offerta il chi comanda.

Quando l’euro  fu  zecchino,
la mia pizza margherita,
nello spazio di un mattino,
diventò più saporita.

Tutti i prezzi su in salita,
pane, pasta, luce e  gasse,
rincarò la ribollita,
ma non scesero le tasse.

Pur di banca son cliente
e a investir molto prudente,
ma fu lì che un bel mattino
mi trovai col bond ‘rgentino.

Sopraggiunta è recessione,
cala il pollo e  la benzina,
ma va su l’integrazione
ed il figlio sta in panchina.

I miei sogni han fatto crack,   
sono ognora più deluso,
anch’io spero nel  Barack,
ma  mi sento assai confuso.

Non mi tornano più i conti,
ma mi affido a Berlusconi,
pure ascolto il pio Tremonti,
mi rattrista assai Veltroni.

Or però giuro, leale,
che riprendo a consumare
e domani vo in filiale
quattro ruote  a ritirare.

Sono al meglio le intenzioni:
giungeran tempi più buoni!

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  1. Andrea Ponziani

    Povero e nudo vai, consumatore, con sguardo attento a prezzi ed occasioni. Ti dicon che del ciclo sei il motore ma odi il rombo sol de’ tuoi marroni. Eppur ti senti pronto alla battaglia e a rigettare il bieco disfattismo. Ma chi ti fa promesse di medaglia? Pensano solo a "incuterti" ottimismo. Muovi solingo verso incerta sorte, abbi la fede solo nel buon Dio, sbatti il tuo grido in faccia anche alla morte: " Io sol consumerò, procomberò sol io".

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