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Quel pasticcio delle pensioni di invalidità

“La norma che innalza la soglia per gli assegni di invalidità dal 74 per cento all’’85 per cento sarà cancellata” dichiara martedì 6 luglio l’’onorevole Antonio Azzollini, relatore di maggioranza della manovra economica in discussione in questi giorni in Parlamento. Ma le associazioni che rappresentano le persone con disabilità non si fidano e confermano la giornata di protesta prevista per il 7 luglio davanti a Montecitorio.Questo semplice episodio è l’’emblema del livello di credibilità di cui godono i rappresentanti della maggioranza; l’’esperienza insegna che agli annunci non sempre seguono i fatti e perciò i disabili aspettano di vedere i contenuti dell’emendamento.
Al di là del merito, il pasticcio delle pensioni di invalidità è infatti l’’ennesimo segno del pressapochismo con il quale il governo procede persino in materie delicate. In poco più di un mese il Governo ha prima previsto interventi di innalzamento della soglia per l’’invalidità civile per un risparmio stimato di circa 80 milioni, poi (il 16 giugno) annunciato attraverso le parole di Maurizio Gasparri un emendamento di cancellazione della norma; quindi (il 29 giugno) presentato a firma del relatore Azzollini un emendamento di sostanziale conferma delle restrizioni in materia di invalidità, emendamento che le associazioni dei disabili hanno giudicato “largamente deludente e preoccupante rispetto anche alle rassicurazioni espresse da più parti, oltre che irridente a qualsiasi interlocuzione avvenuta e impegni assunti”. Infine (il 6 luglio) il senatore Azzollini annuncia un emendamento di stralcio della norma sui criteri per l’’invalidità civile.
Dopo aver avuto la certezza dei contenuti dell’’emendamento, la sera del 6 luglio le associazioni delle persone con disabilità trasformano la manifestazione in testimonianza di “vigilanza democratica nel prosieguo dell’’iter della manovra”.
Resta una amara considerazione. Chi compenserà l’’ansia e l’’incertezza che migliaia di invalidi hanno provato in questi giorni? Chi è responsabile di tanta irriverente indifferenza nei confronti dei più deboli, camuffata da un indisponente atteggiamento da fustigatore di false invalidità?

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La pensione delle donne

13 commenti

  1. lisa

    Mia madre ha 72 anni e, dal primo di luglio, si è vista togliere il suo assegno d’invalidità che percepisce da circa 10 anni in quanto invalida dell’80%. Non ha ricevuto nessun avviso in merito. Come dobbiamo comportarci ora? Da quasi due anni è vedova è riceve la pensione di reversibilità pari a 500 euro comprensivi di un piccolo assegno sociale. Paga 440 euro di affitto. Cosa devo dirle? Che oltre aver perso il marito che ha amato per 50 anni lo Stato l’ha messa in povertà? Scusate lo sfogo ma sono molto preoccupata…

  2. Bruno Peluso

    Sono invalido civile al 75%, ogni commento sarebbe inutile e rischierei una querela.

  3. Franco Bomprezzi

    Commento secco ed equilibrato. E’ di fondamentale importanza, però, a mio giudizio, documentare seriamente la situazione socioeconomica delle persone con disabilità nel nostro Paese, raffrontandola in modo corretto con la situazione in Paesi democratici occidentali con popolazione analoga. Mi risulta ad esempio che ieri le persone disabili francesi abbiano protestato pubblicamente perché la loro pensione è 700 euro mensili (tre volte di quella italiana), ma 200 euro al di sotto della soglia di povertà che in Francia è collocata a 900 euro. Forse qualche riflessione al riguardo non guasterebbe.

  4. Mariangela Pisani

    Una classe politica che non riesce a trovare un’altra tipologia di spesa da tagliare e va a toccare una delle categorie più deboli di tutto il sistema (i disabili), per di più in un momento di crisi, è davvero indegna di governare. I servizi per i disabili sono generalmente scarsi (almeno nella regione dove abito, la Calabria). Se sei anziano e malato, se hai problemi psichiatrici, se hai disabilità fisiche e mentali, l’assistenza è tutta affidata alle famiglie o a pochi centri che nascono grazie al volontariato. Lo Stato è assente, o meglio si vede solo quando decide di togliere invece che dare a chi ha bisogno.

  5. laura simoncini

    A mia madre, malata terminale oncologica è stata riconosciuta un’invalidità pari al 100 per cento … (avevamo presentato domanda di accompagnamento) … ma senza alcun beneficio economico perché ancora cammina! Che dire?

  6. paola marzola

    Ho una invalidità riconosciuta al 100%, e legge 104, dal 1995. Non ho mai usufruito della pensione fino al 2005, quando le mie condizioni sono peggiorate edo ho dovuto trovare un lavoro part-time. L’anno scorso mi è stato diagnosticato un linfoma e per questo ho cominciato ad usufruire della legge 104. A gennaio ho fatto la domanda di inabilità al lavoro, che mi è stata riconosciuta, ma vado a lavorare lo stesso, e di accompagnamento per il periodo della chemio, che mi è stato rifiutato, anche se mi hanno riconosciuto ancora il 100% di invalidità… E per finire l’Inps a maggio mi ha chiamata alla visita per rivedere la mia invalidità! Mi avevano vista da 2 mesi, hanno tutte le mie cartelle cliniche ma non gli basta, vogliono ulteriori relazioni. Io ci leggo tanta ignoranza! Se non sanno cos’è un linfoma forse è meglio che tornino a studiare!

  7. GIANNI

    "Berlusconi ha chiaramente scritto nel suo sito FORZASILVIO che le pensioni non sono state toccate, invece, con il decreto della "finestra mobile" cioè che dopo aver maturato 40 di contributi devi restare al lavoro altri 12 mesi (o 18 mesi se sei o sei stato anche solo 1 mese lavoratore autonomo), ha dimostrato di essere un gran bugiardo, addirittura chi è stato messo in mobilità in attesa della pensione, dovrà attendere le nuove regole della finestra mobile, restando così senza lavoro e senza pensione.Nessuno che scrive che grazie a questa odiosa trovata, la fila dei giovani che aspettano il turn over si allungherà di un anno intero… Sono schifato!

  8. pacifici anna

    Io sono invalida civile al cento per cento ,ma devo ancora lavorare: sono assistente domiciliare e come lavoro posso assicurare che non è molto leggero. Dimenticavo sono affetta da sclerosi multipla e faccio l’interferone tre volte a settimana, chi usa questo farmaco sa che effetto devastante ha. Mi hanno dato l’invalidità per la mia malattia e anche perchè ho problemi di incontinenza ho quattro ernie cervicali e dorsali, artrosi alle anche e alle ginocchia e cosi via, ma non mi hanno dato l’accompagnamento perché la mia dignità di donna e di ammalata mi ha fatta presentare decente alla commissione, se invece fossi andata con pantaloni da stirare maglietta unta forse mi avrebbero dato l’accompagnamento .Un signore che ha un tipo di leucemia prende la pansione continua a fare il muratore in nero ha passato visita per l’accompagnamento con le stampelle, e il sabato sera va in una balera a ballare con la moglie. Allora mi domando per avere queste agevolazioni bisogna solo prendere in giro questi signori? Allora cosa contano le cartelle cliniche i ricoveri, i day hospital che uno fa, se poi basta dire il falso e hai tutto? Per me perseguire il falso invalido sì, ma anche chi gli ha dato una tale opportunità.

  9. Maurilio Menegaldo

    I nostri rappresentanti e legislatori sono impagabili. Davvero pensano che chi fa il furbo lo fa al 74%, quindi basta alzare la percentuale d’invalidità all’85%? Se fossi io il furbo, lo farei al 100% più accompagnamento: visto che sto truffando lo Stato e rubando ai miei concittadini, vale la pena di farlo fino in fondo. Morale: temo che, come al solito, sparando nel mucchio si colpiscano gli innocenti e i colpevoli la facciano franca. Sono convinto che siano molto più efficaci le campagne di verifica dell’INPS e degli altri enti preposti al controllo: certo, sono complesse e costose ma sono doverose nei confronti dei cittadini onesti. Perché non dire invece onestamente che si vuol far cassa anche tagliando le pensioni d’invalidità?

  10. FrancescoG.

    Commento da sottoscrivere in pieno. La superficialità ha creato tensione nei più deboli, coloro che più di tutti non ne hanno bisogno. Come altri che hanno scritto, in famiglia abbiamo un’esperienza simile di vero invalido, oggi non sostenuto completamente. A parità di diagnosi, l’invalidità è stata ridotta da 100% a 80%. Con il 100% riconosciuto da decenni. Stiamo facendo la nuova trafila burocratica. Il risparmio è neutrale: è indifferente se arriva da falsi o veri invalidi.

  11. Claudio Martinelli

    La persona invalida al 75% tra i 18 e 65 anni, che ha un reddito personale inferiore ad una certa soglia, circa 4400 Euro, ha diritto all’assegno mensile di assistenza di 250 Euro. Pertanto gode di tale assegno sia l’invalido solo, povero economicamente e povero di relazioni sociali, sia l’invalido coniugato, ad esempio, con un/una miliardario/a (in euro) e figli che lo assistono moralmente e materialmente. Questa non mi pare una politica sociale equa. Perchè l’assegno non viene proporzionato al reddito familiare, in modo da dare di più a chi ha più bisogno e di meno a chi meno a bisogno?

  12. giulia bentivoglio

    Ma perchè il vostro sito non si occupa della burletta delle pensioni di invalidità gestite dall’Inps? La nuova procedura "semplificata" di invio telematico ha trasformato in una lotteria la richiesta di una prestazione legittima. La procedura infatti non funziona, è stata un grande flop, e a pagarne le spese sono naturalmente i veri invalidi e le loro famiglie. Naturalmente si dirà che ora si sono bloccate le truffe, ma la verità è che complicando la procedura si è trovato il modo di dimezzare le richieste e quindi la spesa.

  13. Ester

    Con oggi 1 dicembre sono ben 8 mesi di mancato pagamento della pensione di mio figlio disabile al 100% con accompagnamento affetto da tetraparesi spastica, perchè? Perchè al 18esimo anno mi diedero un decreto con scadenza dopo 5 anni, come se in quei 5 anni cambiasse qualcosa, in previsione di quella scadenza con ben 6 mesi di anticipo mi rivolsi all’Ussl di competenza per richiedere la visita in commissione, fummo convocati il 30 aprile 2010 (richiesta fatta il 9 ottobre 2009!!!) fatta la visita il giorno 30 aprile, il 1 maggio fu bloccata la pensione. Il 2 novembre nuova convocazione stavolta direttamente all’Inps, durante la visita i medici rimasero stupiti dalla stranezza di quei 5 anni di scadenza per un ragazzo affetto da una patologia ormai irreversibile, si aspettavano un miracolo? Fatto sta che da 8 mesi per il mancato percepimento di questi soldi ci siamo visti costretti a chiedere aiuto ad amici e parenti essendo monoreddito (1000 euro al mese) e il ragazzo non lo possiamo mettere in ibernazione e scongelarlo quando arrivano i soldi che gli spettano. La vita và avanti, ma come? Mi fanno arrabbiare gli impiegati che mi dicono… tanto è come un salvadanaio.

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