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LA POLITICA? UN GIOCO PER SIGNORINI

Alfonso Signorini è uno dei più abili produttori di infodivertimento in Italia attraverso il suo settimanale di gossip e un neonato talk-show televisivo. Avrà un ruolo importante in campagna elettorale. Perché “Chi” e “Kalispera” mostrano un volto spensierato dell’Italia, inculcando l’idea che le cose nell’era Berlusconi non vanno poi così male. E se i cittadini si sentono più felici, è probabile che alle prossime elezioni votino più volentieri per il governo in carica, come dimostra una recente ricerca americana. Una strategia mediatica che sarebbe bene non sottovalutare.

 

Una previsione facile facile: Alfonso Signorini sarà uno dei protagonisti della prossima campagna elettorale. Lo si intuisce dagli eventi dell’ultimo mese: a metà dicembre il direttore di Chi debutta alla conduzione del talk-show leggero “Kalispera!”, e già ingaggia un testa a testa in termini di audience con il consolidato “Porta a Porta”. E dal lato di Chi, Signorini piazza una conturbante foto di Massimo D’Alema a Sankt Moritz, che desta un mare di polemiche e un oceano di attenzione verso la notizia (?) stessa.

FENOMENOLOGIA DI SIGNORINI

Per comprendere il ruolo politico e mediatico di Alfonso Signorini nell’Italia di oggi si può innanzi tutto leggere l’accorta analisi di Filippo Ceccarelli su Repubblica. Ancor meglio, si dovrebbe studiare con attenzione l’intervista allo stesso Signorini su Il Giornale. Secondo Ceccarelli, il metodo da rotocalco utilizzato da Signorini è un modo nuovo di fare politica, e tra le righe del pezzo traspare quasi un timore per la forza dirompente di questo metodo. Nell’intervista, Signorini rivendica con orgoglio il fatto di farsi “le domande che si fa la gente comune”, e con qualche compiacimento si stupisce che qualcuno possa pensare a una “fenomenologia di Alfonso Signorini”. Ma è l’intervista stessa a mettere bene in chiaro la sua strategia mediatica e la sua fenomenologia.
Da un certo punto di vista, forse non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Signorini è uno dei più abili produttori di “infodivertimento” (infotainment) che abbiamo oggi in Italia, e sta semplicemente seguendo la falsariga di quello che già da anni accade negli Stati Uniti: in misura sempre maggiore i cittadini si informano attraverso spettacoli di intrattenimento, e nel contempo prestano meno attenzione a formati tradizionali come i telegiornali. Negli Usa ci sono show come quelli di David Letterman, Jay Leno e Jon Stewart, che ormai da anni vengono studiati nel loro contenuto politico. (1)
“Kalispera!” è una versione italiana di questo tipo di prodotti: scanzonata, nazional-popolare per il suo appello alla “gente comune” ed essenzialmente berlusconiana, in quanto si conosce benissimo l’identità del datore di lavoro di Signorini. Naturalmente Kalispera non è un caso unico: esistono in Italia altri prodotti di infodivertimento, che si focalizzano su un pubblico probabilmente diverso da quello di “Kalispera” e offrono contenuti diversi, come ad esempio la trasmissione “Vieni via con me” con Fabio Fazio e Roberto Saviano. Ma Signorini va studiato con attenzione, un po’ come Umberto Eco fece con Mike Bongiorno.
Quali sono le caratteristiche dell’infodivertimento offerto da Signorini? L’analisi economica ci dà un aiuto: si tratta di un prodotto che contemporaneamente soddisfa le esigenze dal lato della domanda e da quello dell’offerta. La telefonata di Silvio Berlusconi a “Kalispera” aumenta l’audience, e contemporaneamente permette a Berlusconi di fare un mini-comizio elettorale in orari strani. A conti fatti, Berlusconi è felice il doppio, come beneficiario finale degli introiti pubblicitari e come presidente del Consiglio. A questo proposito, nell’intervista al Giornale Signorini sottolinea come le vendite di Chi aumentino sensibilmente tutte le volte che in copertina fa la sua apparizione Berlusconi e/o famiglia. Signorini vende prodotti politicamente perfidi, come la foto di D’Alema a Sankt Moritz, ma anche mediaticamente sublimi, come il reality-sketch di Emanuele Filiberto che si fa correggere gli strafalcioni alla lavagna durante una delle ultime puntate di “Kalispera”.

UN’ITALIA SPENSIERATA

Tutto questo armamentario avrà un ruolo importante in campagna elettorale: Chi e “Kalispera” mostrano un volto spensierato dell’Italia, inculcando l’idea che le cose – durante la lunga era di Berlusconi – non vanno poi così male. E se i cittadini italiani si sentono più felici, è probabile che alle prossime elezioni voteranno più volentieri per il governo in carica. Chiacchiere da bar? Neanche tanto: uno studio molto recente apparso sui Proceedings della National Academy of Sciences racconta come negli Usa il politico in carica (governatore, senatore o presidente) riceva un numero di voti significativamente maggiore se nella settimana precedente le elezioni la squadra locale di football vince una partita. (2) L’effetto non è trascurabile: dopo una vittoria, la percentuale di voti a favore del politico in carica aumenta di almeno l’un per cento. Inoltre, tale effetto è tanto maggiore quanto più la partita è importante e la vittoria sorprendente. Ebbene, tornando baroccamente ai casi nostri, uno show come “Kalispera” è sorprendentemente allegro e sereno rispetto ai tempi attuali e potrebbe dare il suo (piccolo) contributo alle chances elettorali di Berlusconi. Se è vero che gli elettori – come mostrato dalla ricerca più recente – sono contemporaneamente razionali ed emotivi, non deve stupire che eventi irrilevanti possano influenzare le loro scelte politiche semplicemente cambiandone l’umore medio. (3)
Sotto questo punto di vista, le teste pe(n)santi del centrosinistra devono evitare l’errore di prendere sotto gamba la strategia mediatica messa in atto da Signorini, così come spesso hanno sottovalutato l’abilità politica di Berlusconi. In ogni caso, a prescindere dai contrasti interni, la situazione del centrosinistra è resa oggettivamente più complicata dal conflitto di interessi che affligge (?) Berlusconi e gli permette di usufruire liberamente di un’arma mediatica acuminata come Signorini. E nelle circostanze difficili Signorini sa anche prendersi un rischio, come quello di intervistare in esclusiva Ruby Rubacuori. Una mossa difficile, che ancora una volta cerca di accontentare il lato della domanda, con le sue bramosie voyeuristico-informative, e il lato dell’offerta, con l’esigenza di contenere i danni e di mostrare Berlusconi come un magnanimo benefattore disinteressato.

(1)Ad esempio: David Niven, Robert Lichter e Daniel Amundson [2003]. “The Political Content of Late Night Comedy.” The International Journal of Press/Politics, 8(3): 118-133. Abstract disponibile qui.
(2)Andrew J. Healy, Neil Malhotra, and Cecilia Hyunjung Mo [2010]. “Irrelevant Events Affect Voters’ Evaluations of Government Performance.” Proceedings of the National Academy of Sciences. 107(29): 12804-12809. Disponibile qui.
(3)Ad esempio: Jonathan Ladd e Gabriel Lenz [2008]. “Reassessing the Role of Anxiety in Vote Choice.” Political Psychology, 29(2): 275-296. Disponibile qui.

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47 commenti

  1. Priscilla

    Come si coniuga – secondo lei – questa voglia di mostrare un lato spensierato dell’Italia con la crescente importanza data alla cronaca nera nei telegiornali?

    • La redazione

      E’ una domanda tosta. Risponderei così: vi sono alcuni temi su cui tipicamente il centro-destra viene percepito come più competente del centro-sinistra (ad esempio la criminalità), e viceversa. Ciascuna coalizione preferibbe in generale che si parlasse di più sui media dei temi su cui viene ritenuta come più competente, e ciò può spiegare l’interesse del centro-destra a che si parli molto di criminalità. Dall’altra parte conta anche la dimensione temporale: a ciascuna coalizione conviene che i media martellino l’opinione pubblica sui temi su cui è forte quando l’altra coalizione è al potere, al fine di mostrarne per l’appunto la scarsa competenza sul tema. Un caso tipico in Italia è quello dell’immigrazione clandestina, di cui -a parità di fatti reali sottostanti- i mass media si sono occupati in misura maggiore quando il centro-sinistra era al governo. O almeno questa è la mia impressione, ma ci sono i dati per verificarlo!

  2. Giancarlo

    Credo che in questa strategia di preparazione alle elezioni, rientri anche il rinnovato interesse di Berlusconi per il Milan (vd. acquisti Ibrahimovic, Cassano, ecc.) … una vittoria del Milan quest’anno riproporrebbe l’idea del presidente vincente, ecc.

    • La redazione

      Tutto fa brodo. A questo proposito, eclatanti le doti di PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) mostrate da Berlusconi in un’intervista televisiva con Piero Sansonetti: prima ancora che l’intervista iniziasse Berlusconi ha fatto leva sulla fede milanista di Sansonetti annunciando l’acquisto di Ronaldinho. Forse le domande sarebbero state all’acqua di rose a prescindere da questo inizio, comunque le domande di Sansonetti furono in effetti molto leggere e carezzevoli. Se panem et circenses funziona anche con i professionisti della politica, si può immaginare quali effetti abbiano sui dilettanti…

  3. bob

    Non riesco a credere che l’elettorato possa essere influenzato da un simile personaggio. Non sarebbe ora di pensare che tutti i mali non sono Berlusconi, ma di una percentuale elevata di persone ( quelli che votano) con cultura e personalità prossima allo zero? A ragione Giuseppe de Rita a sostenere che la parte attiva e propositiva di questo Paese è ormai completamente oscurata, ma è quella che poi tutto sommato tira la carretta.

    • La redazione

      Gli elettori-spettatori sono quel che sono, e non mi sembra un esercizio molto utile immaginarseli o inventarseli diversi. Ripeto poi il mio invito a non sottovalutare la potenza mediatica di Signorini, e in questo sono d’accordo con alcuni recenti editoriali di Massimiliano Panarari su La Stampa: l’egemonia della realtà televisiva e la propaganda rosa di casa signorini.
      Il fatto poi che una singola persona o un certo gruppo di persone non si faccia influenzare da Signorini non dice nulla sulla capacità di influenza di quest’ultimo su un altro gruppo di persone, possibilmente più ampio del primo.

  4. Riccardo Fabiani

    Mi sembra che all’autore di questo pur ottimo articolo sfugga un dato fondamentale: il target di Kalispera. Non è soltanto l’infotainment ad essere uno strumento fondamentale di comunicazione politica; ma è anche (e soprattutto) la capacità di raggiungere fasce “impolitiche” mediante questo strumento. Con le sue apparizioni su Chi, Kalispera (ma anche UnoMattina durante la campagna elettorale delle ultime regionali, ad esempio), Berlusconi comunica con una fascia di elettori disattenti, poco interessati alla politica e facilmente influenzabili – in quanto non filtrano criticamente e sono esposti solo alla versione berlusconiana dei fatti (o perlomeno non riescono a decifrare la comunicazione politica del centro-sinistra). Chi vede Annozero o Ballaràò, checché ne dica il centro-destra, ha già le idee chiare in testa; chi guarda Kalispera è un elettore che non si occupa di politica, se non quando va a votare. Si pensi solo alle elezioni del 2006: un aumento inatteso dell’affluenza alle urne portoòalla quasi-vittoria berlusconiana. Mediante la tv, Berlusconi riuscì a mobilitare una fascia di elettori indecisi, poco interessati e che raramente si reca alle urne.

    • La redazione

      Le sue argomentazioni mi sembrano molto calzanti e mi trovano d’accordo. Il target di Kalispera è senz’altro diverso da quello di Ballarò e di Annozero, e molto probabilmente è anche un target succoso, perché fatto da persone più facilmente convincibili. In fatto di marketing politico, mi si consenta di dire che Berlusconi in Italia mangia in testa a tutti quanti, c’è poco da fare.

  5. VITTORIO

    Vedere Signorini mi deprime fortemente come italiano, perché veniamo considerati come un branco di buoi, caproni, che non capisce nulla………così non ci sarà futuro. Il marcio-blob ci soffocherà.

    • La redazione

      Non si può disputare sui gusti personali. A prescindere dai suoi effetti politico-propagandistici, trovo che Kalispera sia un prodotto ben fatto, che non mi dispiace. E, come dicevo nel pezzo, l’abilità nel marketing politico consiste nell’offrire un prodotto che piace sia alla domanda che all’offerta. Certamente sarebbe una bella cosa se i cittadini-elettori fossero sempre capaci di decifrare i sottintesi propagandistici dei messaggi che ricevono: forse è una cosa che dovrebbe essere imparata a scuola.

  6. Dunia Astrologo

    La domanda è: allora, come sfruttare un modello di comunicazione come quello che Signorini sa sviluppare a favore del partito al potere, per rovesciare il tavolo? Anche Lakoff, nel suo saggio "Non guardare l’elefante" spiegava ai Democratici americani come fare a non cascare nelle trappole mediatiche di Bush e del suo staff. Ma qui, mi sembra di capire, la sinistra dovrebbe cercare di essere più leggera, proporre lacrime e sangue col sorriso sulle labbra, oppure accodarsi al coro di spensierati cazzoni alla Emanuele Filiberto, o assecondare l’inclinazione allo stile postribolare delle giovinette in cerca di sicurezza economica? Oppure..? Da comunicatore sono convinta anche io che un po’ di ottimismo sulle sorti del paese, un po’ meno indignazione e un po’ più di innovazione ci farebbe bene, ma temo che l’impatto dei manipolatori sugli spiriti semplici sia sovrastante…

    • La redazione

      Lei pone l’accento in maniera efficace sui problemi comunicativi del centro-sinistra, e la citazione di Lakoff casca a pennello. Anche io penso che l’indignazione sia come la moneta, ovvero rischi di perdere di valore se ce n’è in giro troppa, e troppo frequentemente in forma di slogan irriflesso. Sinceramente non so se la strada giusta per il centro-sinistra sia quella della spensieratezza: mi verrebbe da dire che la strada sbagliata è quella della polifonia assordante e stonata, cioè delle troppe voci che si accavallano e non mandano nessun messaggio interessante e ficcante.

  7. aris blasetti

    Non è certo Signorini la causa del fallimento della sinistra. Non può essere una trasmissione televisiva di quart’ordine a favorire Berlusconi, ma i fallimenti di Prodi, Visco e Padoa Schioppa, che promettevano di far emergere gli evasori ed intanto aumentavano le tasse al ceto medio impiegatizio, bloccavano le pensioni da loro definite “d’oro” per 2500 euro netti, facevano una manovrina ogni sei mesi per aumentar le tasse, non costruivano le case per i terremotati in sei mesi e non pulivano Napoli.

    • La redazione

      A dire il vero, non so esattamente chi sia il peggior nemico del centro-sinistra, e certamente son ben lontano dall’attribuire a Signorini tutte le responsabilità dell’universo. So soltanto che gli elettori decidono meglio se hanno a disposizione informazioni non distorte sull’andamento dell’economia, delle pubbliche finanze e di tutti i temi che a loro interessano.

  8. Stefano

    Signorini è un potente (e intelligente) mezzo di persuasione nelle mani del suo padrone, e svolgerà sicuramente un ruolo non secondario nei prossimi mesi. Ma non è certo il solo. Se si guarda all’esplosiva offensiva mediatica montata immediatamente dopo l’annuncio dell’incriminazione di Berlusconi, ci si rende conto di che razza di volume di fuoco è capace la corrazzata politica Berlusconiana. Verrebbe da dire che in Tunisia non sono messi molto peggio di noi.

    • La redazione

      Non posso che essere d’accordo con lei. Signorini non è il solo mezzo di persuasione, ma è certamente a sua volta dotato di mezzi mediatici importanti come Chi e Kalispera. Non mi stupisco che Berlusconi utilizzi le sue risorse mediatiche in maniera efficiente, o permetta che vengano utilizzate in maniera efficiente da chi lavora per lui. Ad esempio non lasciando scoperto nessun orario del palinsesto.

  9. TUCCIO RACITI

    L’autore dell’articolo ha focalizzato al massimo non solo l’immagine di questo produttore di infodivertimento, ma anche le finalità e gli obbiettivi che lo stesso Signorini si era prefissato di raggiungere. Spetta a noi proporre i vari distinguo.
    Grazie per l’attenzione.
    Tuccio Raciti

    • La redazione

      La ringrazio per il suo messaggio. Sull’importanza dei distinguo, lei sfonda una porta apertissima: in particolare penso che il motto dei filosofi scolastici medievali "distingue frequenter" (fai spesso delle distinzioni) sia uno dei consigli più intelligenti mai formulati…

  10. rosanna casellato

    Sono d’accordo con V. Zucconi sul fatto Ruby-Berlusconi. “Il peggior aspetto dell’affare è la mancanza di qualsiasi reazione di indignazione del popolo italiano”. Cosa ci si può aspettare da un popolo che guarda soltanto le reti Mediaset? Lo dico per scherzo, ma in fondo in fondo lo proporrei: il diritto di voto solo dopo aver raggiunto almeno 90 in un QI test.

    • La redazione

      Mi pare di capire che sia difficile obbligare qualcheduno ad indignarsi, ahinoi. Sulla necessità di essere intelligenti per poter votare scherzo anche io ma non tanto: il problema non è tanto quello dell’intelligenza degli elettori, ma dei politici che dovrebbero essere intelligenti abbastanza da proporre messaggi comprensibili, evitando di dare la colpa agli elettori medesimi. La stessa cosa che secondo Montanelli vale per i giornalisti: che devono farsi capire da tutti e non dare la colpa ai lettori se non ci riescono.

  11. giacomo bailetti

    Da diversi anni mi colpisce in modo sempre più fastidioso l’inefficace stile di comunicazione del centro sinistra. Di fronte alla capacità comunicativa di berlusconi, che si avvale degli uomini e degli strumenti ben descritti nell’articolo, i politici del centro sinistra seguitano ad esporre i loro temini scolastici (introduzione, svolgimento, conclusione) di nessuna incisività. E’ molto preoccupante la cosa, perché la macchina berlusconiana produce una gran quantità di uomini-ameba che ostacola il progresso, anche economico, del paese.

    • La redazione

      Non so quale tipo di uomini produce la macchina berlusconiana, se ne produce. Anche se posso immaginarmi che i modelli proposti dalla televisione commerciale (e dalle recenti intercettazioni) non producano i migliori incentivi dell’universo ad istruirsi ed accumulare capitale umano. Sono d’accordo con lei sui difetti di comunicazione da parte del centro-sinistra. Sinceramente non mi ricordo l’ultimo slogan intelligente ed efficace proposto dal centro-sinistra medesimo.

  12. Lorenzo

    Sono generalmente d’accordo con quanto scritto, ma proprio non capisco come si possa paragonare un programma di qualità come quello di Letterman – che tratta argomenti di attualità con intelligenza ed ironia con il Kalispera di Signorini, che sarà anche un format ben costruito, ma che propone con leggerezza temi già leggeri, trattando il pubblico come se fosse un ragazzinoa di 13 anni, facendo inoltre una subdola propaganda gossippara.

    • La redazione

      Se ho compiuto qualche delitto di lesa maestà televisiva me ne spiaccio. Il target di pubblico di David Letterman è senz’altro diverso, ma anche Letterman fa pubblicità a film, nuovi album musicali e quant’altro in maniera molto efficace. E anche Letterman accontenta il suo pubblico, dandogli l’umorismo cinico e arguto ad esso gradito. La differenza fondamentale è che il datore di lavoro di Letterman non è Barack Obama, o Sarah Palin. Di qui non si scappa.

  13. Andrea

    Se tutte le persone avessero un’educazione potrebbero difendersi da fenomeni mediatici come quelli di Signorini. Purtroppo la maggioranza degli italiani non ha la giusta educazione per osservare questi fenomeni con occhi critici, e risulta indifeso e influenzabile. Aggiungo che il trend sembra peggiorare: sempre meno investimenti nell’educazione e famiglia sempre più assente. Poi la sinistra probabilmente perderebbe anche senza Signorini, ma non credo che si possa attribuire la colpa a Padoa-Schioppa o a Prodi, al massimo sono fra i pochi che si salvano.

    • La redazione

      L’intelligenza interpretativa del pubblico è un dato importante, e sono d’accordo sul fatto che il sistema educativo e famigliare dovrebbe fornire ai giovani cittadini gli strumenti per decifrare i messaggi che ricevono dai mass media. Sul destino elettorale del centro-sinistra, non so che cosa dire, perché il discorso è complesso. Mi piace pensare che ogni coalizione politica dovrebbe proporre messaggi semplici e comprensibili, che si facciano ricordare. Quando si deve rincorrere il consenso e quando il mezzo mediatico forse più potente è sostanzialmente controllato dalla controparte, bisogna essere quasi perfetti nella propria comunicazione, senza cercare alibi.

  14. Antonio Crea

    Ho molto apprezzato questo articolo, che riproporrò in giornata sul mio blog, ovviamente citando la fonte e l’autore. Complimenti.

  15. pietro

    E’ incredibile leggere certe ‘fesserie’. Restiamo ai fatti. Siamo o non siamo di diritto nel G8? Ok, stiamo subendo l’attacco di Brasile, Cina India,,saremo nel G10 o addirittura nel G14, cambia poco. Se siamo in quella posizione qualcosa di buono in questo benedetto Paese ci dev’essere. Io non ricordo una trasmissione TV che mostri le eccellenze italiane. E faccio notare: neppure le reti Mediaset mostrano quelle poche cose che riusciamo a far bene.

    • La redazione

      Non riesco a capire il legame tra la questione di Signorini e l’appartenenza dell’Italia al G8. E non sono neanche convinto che una trasmissione dedicata alle eccellenze italiane riesca ad avere un grande successo di pubblico. E di critica.

  16. Beppe

    Non credo nemmeno io che il male della sinistra sia Signorini, ma non credo nemmeno che il centrodestra abbia ripulito Napoli (continuano e esserci cumuli di rifiuti per strada), o che abbia ricostruito le case ai terremotati (in sei mesi hanno ricostruito solo un piccolissima parte delle case necessarie, la notizia è andata su tutti i tg come se tutto fosse risolto quando invece a L’Aquila ci sono ancora le macerie in centro e ci sono ancora molti che vivono negli alberghi!). Quanto alle tasse prova a guardare il livello di pressione fiscale degli ultimi due anni e ne riparliamo. Meglio fare un’analisi dei dati di Pil disoccupazione e debito pubblico degli ultimi 10 anni e guarda in quali anni siamo andati meglio.

    • La redazione

      Nel migliore dei mondi possibili i mass media dovrebbero per l’appunto dare informazione non distorta sui fatti rilevanti per i cittadini. Ciascun cittadino ha la propria collocazione ideologica che lo spinge a votare da una parte o dall’altra oppure ad astenersi, ma una informazione più precisa fa bene a tutti. Anche i media hanno la loro collocazione ideologica, ma dovrebbero essere giudicati anche sulla base dell’ammontare di informazioni che sono capaci di fornire ai cittadini.

  17. Matteo

    Ho letto i vari commenti e su alcune cose sono pienamente d’accordo, come ad esempio la forte vulnerabilità dell’elettore medio, dovuto non tanto a capacità intellettive quanto piuttosto al grado di istruzione. Così come è imbarazzante che il paese non si indigni nè alle ultime performance del premier, così come ai pessimi segnali dal lato dell’economia: possibile che nessuno dica che l’Italia dopo lo scoppio della crisi è fanalino di coda nella ripresa. In quanto alla cattiva capacità di comunicare della sinistra (io salverei Vendola senza entrare nel merito) direi che è parte del problema, mentre nucleo centrale del problema è il conflitto di interessi che la sinistra, quando al potere, non ha cercato di far valere e che fa si che in Italia si possa parlare ben poco di democrazia.

    • La redazione

      Lei pone sul tavolo tante questioni interessanti, a molte delle quali non so dare una risposta. Mi viene soltanto da dire che l’informazione sull’andamento dell’economia è importante se non cruciale, e che i governi sono spesso giudicati sulla base del loro operato in campo (macro)economico. Lo slogan di Clinton durante la campagna presidenziale del 1992 era "It’s the Economy, Stupid!": vale anche per l’Italia del 2011?

  18. Beppe

    Per il Sig. Riccardo Puglisi. Credo che abbia capito, ma ci tenevo a precisare che il mio commento era in risposta a ciò che ha scritto il Sig. Aris Blasetti precedentemente. Ne approfitto per correggere la mia frase di chiusura abbastanza confusa (la fretta del lavoro….): volevo solo invitare il Sig. Blasetti ad analizzare i dati macroeconomici degli ultimi dieci anni per capire come in realtà i periodi in cui cui il nostro paese è cresciuto di più (2000 +3,6%; 2006 + 1,9%; 2007 + 1,9%) sono gli anni in cui a governare era il centrosinistra (eccetto il 2001 +1,8 %). P.s: complimenti per l’articolo!

  19. riccardo magni

    Ho letto con interesse l’analisi sulle trasmissioni di Signorini . Se ne trae la conclusione di un vantaggio operativo per il sistema Berlusconi . Vantaggio economico da una parte e vantaggio di consenso partitico dall’altra . Nell’articolo si riconducono i due vantaggi al tema teorico e pratico del conflitto di interessi. Sotto questo profilo si analizza il fenomeno delle trasmissioni condotte da Signorini da un punto di vista soggettivo. Si riconduce al soggetto Berlusconi , titolare della proprietà degli strumenti di informazione, il vantaggio di acquisizione del consenso per il potere. {Non certo per il governo del paese, detto questo per inciso.} Sotto il profilo oggettivo l’analisi potrebbe essere svolta anche con l’utilizzo delle categorie marxiane del rapporto fra struttura e sovrastruttura. La cultura veicolata con scientifica consapevolezza dalle trasmissioni di proprietà Berlusconi sono prodotte per intercettare un target di persone per finalità funzionali alla legittimazione del consenso. Il titolare della proprietà dei mezzi produzione della informazione ( struttura) produce una sovrastruttura ( Signorini ) atta a legittimare la conservazione della struttura stessa. La conquista e conservazione del potere è la garanzia del permanere del meccanismo.
    L’articolo offre lo spunto ad ulteriori riflessioni. Nella società occidentale il dibattito in ambito di organizzazione delle regole di governo dello stato si è focalizzato molto sull’ equilibrio , autonomia e reciproca indipendenza e controllo dei tradizionali tre poteri ( legislativo , esecutivo, giudiziario) . Non sarebbe utile considerare che la vita civile, sociale e politica debba (ri) proporre alla attenzione considerazioni specifiche sui due nuovi poteri il potere della informazione (vedi l’articolo Signorini ) e il potere della finanza .La considerazione sulla pregnanza di questi ultimi poteri potrebbe garantire un nuovo sviluppo della vita civile e sociale?

     

    • La redazione

      Interessanti considerazioni! E la ringrazio per la traduzione in termini marxiani dei miei argomenti. Ci penserò sopra con più calma, anche se la rilevanza dei mass media come quarto e quinto potere mi sembra che sia stata evidenziata già da lungo tempo.

  20. Ajna

    Premetto che senz’altro condivido le premesse e quasi tutte le conclusioni riportate dall’autore e dai commentatori. Tuttavia avrei voluto più numeri, più confronto di dati e meno implicazioni che in una certa misura ricadono per forza nel soggettivo. Anche così, resta comunque un articolo di qualità e caratura impensabile per la stampa generalista, quale che sia il colore, che dà ancora per buone le teorie ridicole sul 2012 o che martella sui rapporti con prostitute e glissa per anni sui rapporti, oggettivamente un po’ più gravi, con la mafia. Ma, vabbè: voi stessi de lavoce avete scritto molto sull'(in)utilità dell’ordine dei giornalisti e non mi stupisce che chi ha il CV dell’autore possa produrre quello che stuoli di pennivendoli non sarebbero mai capaci di pensare.

    • La redazione

      Troppa grazia! Che ci sia bisogno di un certo ricambio culturale e generazionale di giornalisti ed editorialisti è cosa sacrosanta. A parte questo, sulla scarsità di riferimenti quantitativi mi coglie in fallo, è vero. Ma le assicuro che mi butterei a pesce sui dati Auditel relativi agli ascolti minuto per minuto di una trasmissione come Kalispera, oppure su dati relativi alle persone menzionate da Chi settimana per settimana, eventualmente confrontati con dati relativi ad una rivista concorrente come Oggi.

  21. Michele

    Mi sembra evidente, e spero di non essere l’unico a pensarlo, che solo delle menti estremamente deboli e con scarso interesse per ciò che le circonda possano farsi condizionare da Signorini o gente simile. Neppure mi sembra il caso di accostare tali personaggi a veri e propri opinion leader di altri paesi. Purtroppo però Silvio ci ha insegnato più di una volta che si può cadere sempre più in basso e che il pozzo non sempre ha un fondo. Tuttavia approvo questo articolo e ci da cui ci mette in guardia, il fatto è che a leggerlo sono persone che già concordano o sono coscienti della situazione. La mia domanda è: come si può risvegliare la coscienza di chi pensa che discorsi come quelli proposti su questo sito ( più di una volta illuminanti) siano parte di un complotto e nulla più? Penso a ciascuno di noi nel nostro piccolo. Mi piacerebbe una risposta, o meglio, un sufferimento, al di là di ogni retorica. Grazie mille

    • La redazione

      Non so quanto forte debba essere la mente per non farsi influenzare da una trasmissione come Kalispera, ma mi viene da mettere la barra abbastanza in alto, perché queste trasmissioni sono molto ben congegnate. Da parte mia, spero che questo pezzo non sia letto soltanto da persone che sono già convinte delle tesi che sostiene, ma il rischio evidentemente c’è. Infine sono dell’opinione che per "risvegliare la coscienza" bisogna riflettere molto a lungo e metterci molta arte, per riuscire ad essere semplici. I pensieri complicati talvolta sono pensieri affrettati.

  22. aris blasetti

    Il peggior nemico del centro sinistra è il centro sinistra stesso, ormai ridotto forse a sola sinistra e poco centro, il quale serve solo come una foglia di fico. Quando ha avuto la possibilita’ di stare al potere non ha fatto altro che litigare al suo interno ed aumentare le tasse al ceto medio. Ora che è all’opposizione si oppone a qualsiasi cosa (perfino alla riforma dell’universita’ -che non sarà una panacea ma è meglio dello schifo precedente-) e spera di disarcionare il Cavaliere con la complicità della Magistratura occupandosi dei suoi comportamenti sessuali – che saranno certo censurabili da un punto di vista morale- ma che non hanno nulla a che vedere con la sua azione di governo. Ci siamo forse dimenticati delle inclinazioni del Padre della Patria? Donne ne ha avute in abbondanza dicono gli storici,ma l’Italia Unita l’ha fatta, sia pure con l’aiuto di Cavour e Garibaldi. Ora esimii esponenti del centrosinistra,si sono messi a straparlare di imposta Patrimoniale per ridurre il debito pubblico; come se gli italiani fossero tanto fessi dal non capire che questi vogliono ridurre il debito pubblico per poi subito ricominciare a spendere .

    • La redazione

      Mette insieme molte cose, che sono difficili da discutere in poche righe. Mi permetto soltanto di dire che la legge è uguale per tutti e che -nelle vicende processuali relative a Berlusconi- vedo pochissima Ragion di Stato. Per chi la ritiene una valida scusante per comportamenti contrari alla legge.

  23. aris blasetti

    Solo per amore della verità a me pare che la pulizia di Napoli spetti all’amminstrazione locale della Sig.ra Jervolino e al governo sia solo spettato il compito ingrato di fa intervenire l’esercito per far rimuovere i cumuli che si sono riformati, e mi pare che l’abbia gia’ fatto due volte. La ricostruzione del centro dell’Aquila poi spetta sempre al potere locale che mi pare carente ma, comunque il malvagio e incompetente Berlusconi ci ha evitato la vista di poveri terremotati alloggiati per anni in camper o container. State pur certi che la stampa di sinistra ce li avrebbe mostrati in tutte le salse, invece, in attesa di quanto fara’ il potere locale, sono alloggiati in belle case o, alla peggio in albergo. Tanto solo per amore della verità e senza nessuna particolare simpatia per Berlusconi o antipatia per i suoi avversari politici. Le case si vedono, le aliquote dell’irpef sono state aumentate da Prodi, l’ICI è stata tolta definitivamente sulle prime case, gli indici del PIL possono essere costruiti ad arte per magnificare l’operato del governo in carica. Una cosa sono i fatti, un’altra gli indici. Andando avanti cosi’ la sinistra non vincera’ mai. Contenti loro…

  24. BOLLI PASQUALE

    I fanghi di Napoli nei giorni della merla. Tanto potrebbe essere già sufficiente. Povera Italia! Come siamo finiti in basso. Gli italiani, forse pochi, con schiena diritta e dignità, devono assolutamente intervenire perchè si ponga, finalmente, fine a questo scempio che ha trascinato il Paese in un baratro senza fine. E’ ora che il popolo dica basta, perchè una simile situazione non è più tollerabile. Chi ci governa non solo ci ha impoverito, ma ci ha fatto perdere, in campo mondiale, faccia e onore: siamo diventati una barzelletta! Non abbiamo bisogno di SIGNORINI perchè i nostri rappresentanti politici sono già più che sufficienti per creare gossip e show televisivi. Basta vederli in televisione come vogliono difendere l’indifendibile. Non hanno ancora capito che nel baratro del sistema Italia, hanno trascinato non solo tutti noi, ma se stessi.

  25. Fabio

    L’articolo e’ molto interessante, ma ritengo che ci sia molto di piu’ da dire: l’altra settimana ho visto a Milano oltre ai soliti giornali gratuiti il nuovo settimanale gratuito "Io Spio", dall’ovvio contenuto di gossip. Queste pubblicazioni raggiungono un numero di persone ben maggiore dei telespettatori di Kalispera e sarebbe interessante vedere se dietro a tutta questo infodivertimento c’e’ realmente una "strategia" di diseducazione o se sono solo prodotti simultanei del nostro tempo.

  26. Beppe

    A Napoli mi sembra che sia stato Berlusconi a dire che avrebbe risolto tutto in 3 giorni (a dicembre); per quanto riguarda L’Aquila non si può dare per risolta una situazione solo perchè si sono costruite case per una parte di terremotati quando alcuni moduli devono ancora essere consegnati e altri sono stati consegnati in questi giorni. In quanto alle "belle case" come le definisce lei, mi piacerebbe sapere dove ha ottenuto questa info così scientifica (addirittura belle!)…. così come per gli alberghi ("alla peggio in albergo") cosa penseranno i titolari? non credo che lo stato li risarcisca a tariffa piena. Per amore della verità aggiungo che molti vivono ancora nelle caserme dopo aver passato mesi nelle tende…..Ultima cosa: in tutto il mondo l’andamento dell’economia si misura attraverso lo studio di indici come Pil, deficit/Pil, debito pubblico etc etc, si può anche abolire l’Ici, ma se non c’è crescita economica non si va da nessuna parte. Provi a chiedere a Tremonti se preferirebbe avere una crescita come quella della Germania e pagare l’Ici oppure continuare a fare la lumaca dell’Europa insieme alla Grecia e alla Spagna?

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