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IL MIRACOLO DI ALFANO E BRUNETTA: RESURREZIONE DIGITALE

Il 15 marzo, il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il ministro della Pubblica amministrazione edell’Innovazione Renato Brunetta hanno annunciato un mega-piano per la digitalizzazione della Giustizia. Il tutto inconcomitanza con il varo da parte del Consiglio dei ministri della riforma della Giustizia. Dimostrazione che si vuole fare sul serio per migliorare il funzionamento della macchina giudiziaria e che non si pensa (aggiungeremmo almeno un "solo") ai problemi con la giustizia del nostro presidente del Consiglio. La notizia della digitalizzazione ha ricevuto grande risalto nei tg e sui media nonostante in questi giorni ci fossero notizie molto importanti. Si è parlato addirittura di totale digitalizzazione.
Tutto bene dunque? Non proprio. Il fatto è che lo stesso piano era già stato annunciato un anno e mezzo fa dagli stessi due ministri. E a tale annuncio era stato dato grande risalto anche in quell’occasione. Da allora, ovviamente, non è successo nulla. Se c’è stato qualche progresso nella digitalizzazione (ad esempio al tribunale di Milano) è per iniziativa spontanea dei singoli tribunali. Il piano Alfano-Brunetta era scomparso nel nulla. Ora viene resuscitato con grande tempestività.
Un consiglio, se possiamo, a chi fa informazione di professione: per favore, diffidate degli annunci. Aspettate di vedere i fatti. Il rischio, come si vede, non è solo di farsi dare delle patacche, ma addirittura delle patecche
riciclate.

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LA RISPOSTA AI COMMENTI

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SOCIAL CARD: VOGLIAMO FARLA SERIAMENTE?

  1. Eugenio Stucchi

    Gentile Professore, a margine delle Sue osservazioni le sottopongo un altro esempio di digitalizzazione, questa volta gia’ operante e riuscita. Parlo del Notariato: da oltre 10 anni i Notai usano quotidianamente la firma digitale. Da 10 anni e quotidianamente. Il Notariato italiano é anche l’unico ordine professionale in Europa ad essere anche autorità di certificazione delle firme rilasciate ai propri iscritti. Da 14 anni esiste la RUN, Rete Unitaria del Notariato. Collega il Notariato, attraverso un’unica connessione con l’Agenzia delle Entrate, Infocamere, l’Agenzia del Territorio, il Pubblico Registro Automobilistico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sono stati investiti 14 milioni di Euro in ricerca e sviluppo per costruire e implementare la RUN con costi ad intero carico del Notariato. Sono stati trasmessi 4 milioni di atti immobiliari e societari in copia digitale nel 2009 sulla RUN. 33 milioni di visure. Ora è realtà l’Atto Pubblico nativamente digitale, conservato presso il Sistema di Conservazione a Norma del Notariato. Unico esempio in Europa assieme a quello Francese. Sperando di averla interessata, le porgo un saluto molto cordiale, Eugenio Stucchi

  2. carmelo lo piccolo

    Ineccepibile dimostrazione di manipolazione dell’informazione e della formazione dell’opinione pubblica quella rilevata dal Prof.Boeri, a ulteriore testimonianza della caduta verticale di ogni attitudine al controllo ed alla verifica delle affermazioni provenienti da esponenti di governo, che sembra ormai caratterizzare anche la miglior stampa nazionale.

  3. Giuliano Beghi

    E’ vero, le innovazioni si vedono dai fatti e, non dagli annunci!

  4. Max Claps

    Mi occupo di "e-government", o comunque lo si voglia chiamare, da oltre dieci hanni, in Italia ed in giro per il mondo. Di giustizia digitale ho visto varie versioni (o meglio vari annunci) da quando il responsabile dei programmi di digitalizzazione della PA era il ministro Stanca, con il precedente governo Berlusconi: dalle firme digitali, al casellario giudiziario, all’accesso online agli atti, ecc. Di realizzazioni di questi programmi, ne ho viste un po’ meno. Si tratta di programmi di grande complessità, in cui gli annunci iniziali non contano nulla, serve una governance dei programmi e dei progetti molto "matura", soprattutto quando gli utenti sono così frammentati come in ambito giustizia dove coesistono molteplici stakeholders: procure, tribunali, giudici di pace, avvocati, ecc. Una governance che comprenda un responsabile a livello nazionale che "paghi" se entro due anni non si è realizzato nulla. E ovviamente servono fondi, molti.
    -ci tengo a precisare che questa è un opinione personale e non dell’azienda per cui mi occupo di questi temi.

  5. Luciano Scalzo

    I commercialisti, da diversi anni, sono obbligati a trasmettere le dichiarazioni e le comunicazioni fiscali esclusivamente e obbligatoriamente per via telematica. Da circa un triennio tutte le imprese sono obbligate a trasmettere i propri bilanci e le altre comunicazioni obbligatorie per legge alle camere di commercio esclusivamente in via telematica. In questi casi il costo della "riforma" è stato ovviamente ribaltatato sui contribuenti e sulle imprese, che devono pagare un intermediario abilitato (il commercialista) per comunicare con l’ Agenzia delle Entrate e con le Camere di Commercio, attraverso procedure e software macchinosi e continuamente aggiornati. Mi chiedo, inoltre, se i suddetti uffici che hanno usufruito di questa riforma a costo zero, siano divenuti più efficienti nella gestione delle loro attività. Un saluto

  6. luigi de ioanni

    Sento parlare il Ministro Brunetta a zapping ed il suo intervistatore congratularsi, gli sento dire che sono stati già impiegate risorse per 3 miliardi di euro nel processo di digitalizzazione del Ministero di Grazia e Giustizia (forse nell’entusiasmo generale il logo ancora non è stato modificato da Grazia e Giustizia alla solo Giustizia), gli sento dire che così le risorse umane di 4 – 5 mila camminatori (così li chiama gli Ufficiali Giudiziari) potranno avere altro impiego e, finalmente, le circa 28 milioni di notificazioni annue potranno avere il sicuro, certo e rituale approdo nelle abitazioni dei destinatari. Poi torno nel mio Ufficio Nep in Tribunale ed incontro il mio vecchio amico computer dell’anno di fabbrica 2000 che, con il suo romantico ed antico tubo catodico, mi fa l’occhiolino, gli guardo un po’ la tastiera e credo che i 50 milioni di euro che il ministro nella sua intervista ha detto che destinerà alla digitalizzazione (perchè "il grosso è già stato ampiamente realizzato" dixit ) serviranno a ricalcare con il pennarello le lettere ormai consunte!! Firmato. Ufficiale Giudiziario ora camminatore.

  7. antonio f.

    Mi scuso se mi permetto, ma io sono avvocato a Torino e dopo il primo annuncio sono due anni che mi sto preparando alla così detta digitalizzazione. Ho dovuto procurarmi un collegamento adsl, una smart card digitale, fare un corso di tre ore sulla preparazione all’uso del programma consolle avvocati e pagare per avere una casella di posta p.e.c. In effetti, il tutto doveva partire il 1.1.2011 ma è stato rimandato come detto dai ministri di qualche mese perché molti colleghi non erano pronti. Allora non capisco l’effetto notizia, in quanto effettivamente qui a Torino si parte. Ma forse ha ragione Lei perché la mia esperienza è legata a dove lavoro, e non sono al corrente di come funzioni in altre sedi. Il mio è un commento tecnico e non legato ad idee politiche. Sono di certo favorevole all’innovazione, qualunque sia il colore di chi la propone. E detto tra di noi in questo ultimo periodo non è che si veda tutta questa differenza nei colori.

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