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S’HANNO DA FARE LE OLIMPIADI A ROMA NEL 2020?

La relazione di compatibilità economica della Commissione Roma 2020 mostra l’impatto positivo in termini economici di una candidatura della capitale alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020. Analizzando a fondo la relazione, emerge che da un punto di vista metodologico sono state fatte scelte che hanno come conseguenza la convenienza del progetto. Ne deriva che la Commissione ha effettuato una valutazione che sovrastima alcuni benefici dell’evento, e va quindi presa con cautela.

La recente relazione di compatibilità economica per la valutazione della candidatura di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2020 ha dimostrato il potenziale impatto positivo dei Giochi sull’economia della capitale, del Lazio e del paese nel suo complesso. La Commissione di compatibilità economica, presieduta da Marco Fortis, afferma che le Olimpiadi, in un’ottica keynesiana di supporto pubblico alla domanda, porterebbero a una crescita dell’1,4 per cento del Pil. Nella Relazione, s’ipotizza un impegno economico di 9,7 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi pubblici: 2,5 per costi di organizzazione, 2,8 per infrastrutture sportive e 4,4 per infrastrutture di trasporti, mobilità e progetti urbani. Le Olimpiadi sarebbero a costo zero per lo Stato: l’investimento si autofinanzierà attraverso un maggior gettito erariale futuro e attraverso i ricavi del Comitato Organizzatore (ad esempio, biglietteria) e della valorizzazione immobiliare. Infine, i benefici occupazionali sarebbero notevoli, ma transitori: 170mila unità anno di lavoro in quattordici anni, con un picco di 29mila nuovi occupati nel 2020.
D’altra parte, è necessario smorzare facili entusiasmi. Il lavoro del team Fortis, seppur svolto con professionalità, sembra rappresentare una giustificazione economica a una decisione puramente politica. Sin dall’’edizione di Los Angeles del 1984 sono state introdotte valutazioni ex ante sull’entità del finanziamento necessario e sui benefici derivanti dai Giochi, ma con scarsi risultati. (1) Tali studi sono più che altro esercizi matematici, che dimostrano ipoteticamente la convenienza dell’evento. D’altra parte, se la Relazione fosse inconfutabile, perché il Governo Monti sta prendendo tempo prima di dare una risposta su Roma 2020? Se i Giochi sono tanto convenienti, perché mettere in dubbio i risultati?

IPOTESI CREDIBILI?

Nella relazione, si confronta l’ipotesi in cui vengano assegnati i Giochi a Roma rispetto a un’ipotesi di base in cui i Giochi non vengano ospitati (cioè zero investimenti). Risultato: crescita del Pil e dell’occupazione. Si vede che alla Commissione piace vincere facile. Creare ipotesi alternative credibili è sicuramente impresa ardua. Ma un confronto corretto richiederebbe un’ipotesi rilevante, ad esempio, il caso in cui si investisse comunque in tutte le infrastrutture urbane e sportive previste nella Relazione, escludendo invece i costi direttamente legati all’organizzazione dell’evento. Solo in questo modo sarebbe possibile dimostrare il valore aggiunto delle Olimpiadi.

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IL MODELLO

La relazione utilizza una metodologia input/output (I/O) per la valutazione dell’impatto dell’evento. Nell’appendice alla relazione si sostenga che negli ultimi anni tale metodologia sia stata in parte abbandonata a favore di modelli di Computable General Equilibrium (Cge), che superano la visione statica dei modelli I/O, permettendo di inserire le dinamiche comportamentali (come le aspettative) degli agenti. (2) Nel modello I/O utilizzato dalla commissione, i prezzi dei beni e dei servizi “non sarebbero influenzati, se non marginalmente per gli effetti della maggiore domanda” (pag. 62). Non tenendo in considerazione i vincoli dell’’offerta, si sta ipotizzando, ad esempio, che i prezzi di alberghi e ristoranti non aumenteranno durante il periodo dell’analisi. In realtà, l’offerta non è sempre disponibile in qualsiasi quantità, ma sono i prezzi a modificarsi. In definitiva, i modelli I/O non includono gli effetti negativi, ma sovrastimano sistematicamente i benefici di un evento. Anche il modello Cge non è esente da critiche, ma è più accurato, e sorge il dubbio sul perché non sia stato scelto. La risposta si trova tra le righe dell’appendice: “i modelli Cge sono più costosi da sviluppare rispetto agli input-output, a fronte della struttura più complessa e del maggiore quantitativo di dati richiesto” (pag. 69). Di fatto bisognerebbe modellizzare il sistema dei prezzi e dei salari, complicando l’analisi. (3) Ne consegue che si è preferito risparmiare tempo e denaro.

I PUNTI CRITICI

Nella Relazione si prevede anche:
1. un aumento dei posti di lavoro legati all’organizzazione dei Giochi Olimpici, al commercio, al turismo e al settore delle costruzioni. Ma che tipo di posti di lavoro? Part-time? Temporanei?
2. nessun effetto negativo per il turismo, grazie alla particolare configurazione del nostro sistema turistico, caratterizzato da molti poli di attrazione. I turisti continueranno a visitare Roma e altre località italiane, senza paura di sovraffollamento, con un effetto positivo sui consumi e sul settore turistico. Un modello Cge avrebbe invece incluso l’effetto di un aumento dei prezzi dovuto alla crescita della domanda dei turisti, e anche lo spostamento di risorse in questo settore da altre industrie, con conseguenze economiche negative sulle seconde. Giesecke e Madden dimostrano con un modello Cge come i Giochi di Sidney abbiano comportato uno spiazzamento dei consumi a livello nazionale di 2,1 miliardi di euro; (4)
3. gli investimenti in infrastrutture (il villaggio olimpico e il villaggio media ) verranno “certamente” recuperati attraverso i privati. Una visione a dir poco ottimistica: il costo delle Olimpiadi di Londra 2012 è triplicato dall’anno della candidatura e il governo dovrà coprire con soldi pubblici il mancato investimento, a seguito della crisi, da parte dei privati.
4. la spesa pubblica prevista per i Giochi implicherà una riduzione della spesa in altri settori: a essere tagliate saranno le spese che risulteranno meno efficienti in termini di moltiplicatore del reddito. Sarebbe interessante sapere se anche per questa scelta si utilizzerà sempre un modello I/O.
I risultati finali della Commissione dipendono dunque dalle discutibili ipotesi del modello, che dimostrano la convenienza economica del progetto Roma 2020. Ciò implica che non è una valutazione del tutto obiettiva, e, sovrastimando i benefici, dovrebbe essere presa con cautela.

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(1) Preuss, H. (2004) “The Economics of Staging the Olympics”. Edward Elgar. London Reference Collections.
(2)
Dwyer, L., P. Forsyth, J. Madden, and R. Spurr (2000) “Economic Impacts of Inbound Tourism under Different Assumptions Regarding the Macroeconomy”. Current Issues in Tourism, 3: 325-363.
(3) Blake, A. (2005) “The Economic Impact of the London 2012 Olympics”. Nottingham University Business School Working Paper No. 5, 2005.
(4) Giesecke, J.A., and J..R Madden (2007) “The Sydney Olympics, seven years on: an ex-post dynamic CGE assessmentCentre of Policy Studies/IMPACT Centre Working Papers -168, Monash University, Centre of Policy Studies/IMPACT Centre.

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20 commenti

  1. stefano

    Sembra un disco logoro, ma purtroppo sempre di piena attualità: sono decenni che l’Italia non è capace di afrontare e concludere grandi opere, sia nei tempi sia nei costi. forse le Olimpiadi di Torino hanno rappresentato una quasi eccezione. Per il resto, abbiamo dato tanti e tali esempi di incapacità, pressapochismo, improvvisazione oltre che di disonestà e corruzione, che l’idea di mettere mano ad un progetto come Roma 2020 mi mette i brividi. Di ritorno da Londra poi, dove ho visto cose meravigliose realizzate per le Olimpiadi, frutto di un vero progetto nazionale, mi viene male al pensiero delle mani della criminalità e della politica su ogni singolo mattone…sigh

  2. Paolo

    Stando alle conclusione dell’autore, l’organizzazione delle Olimpiadi (e forse anche di altri grandi eventi sportivi e non) è economicamente incerta, quasi certamente negativa. Al netto di inefficienza e corruzione, che non sarebbero obbligatorie, una soluzione c’è: non farle, né a Roma né da nessuna altra parte: remember Atene?

  3. AM

    Con la Coppa del Mondo di calcio in modo particolare, ma anche in tante altre occasioni (ultima l’Expo milanese) l’Italia arriva in ritardo e le opere solo ultimate frettolosamente e quindi male. Questi eventi sono poi occasione di manovre speculative e corruzione. Lasciamo perdere. Roma è una città eccezionale e non ha certo bisogno delle olimpiadi per attrarre turisti da tutto il mondo. Si deve invece intervenire su ciò che scoraggia il turismo proteggendo gli ospiti da furti, rapine, stupri, accattonaggio molesto, truffe da parte di ristoranti, alberghi, taxi, ecc.

  4. Marco

    Propongo che sia richiesta una fideiussione bancaria (facciamo una decina di miliardi?) a chi ha scritto la relazione, in modo da coprire eventuali differenze tra le loro stime e il costo effettivo. Sono sicuro che non esiteranno, essendo un’operazione a costo zero…

  5. Marco

    Propongo che sia richiesta una fideiussione bancaria (facciamo una decina di miliardi?) a chi ha scritto la relazione, in modo da coprire eventuali differenze tra le loro stime e il costo effettivo. Sono sicuro che non esiteranno, essendo un’operazione a costo zero…

  6. fabio a.

    Sono di roma e vi abito. Non mi fido della classe politica cittadina e nazionale.. Le olimpiadi sarebbero l’ennesima occasione per rubare e rovinare ulteriormente la nostra povera città.Sarei favorevole se una nuova Mani Pulite facesse veramente pulizia . Ma no ci credo Fabio A.

  7. SAVINO

    Abbiamo problemi più grandi da risolvere. Sarebbe da irresponsabili sprecare soldi pubblici per il solito giro di appalti truccati in questo momento. Quando si parla della svalutazione della lira nel ’92 io ricordo sempre che un Paese che versava in una situazione così pietosa si permise di aumentare il debito pubblico con ritorno pari a zero per l’organizzazione dei mondiali di calcio del ’90 (tanto per dire cos’erano i politici della prima Repubblica che, di fatto, non è mai finita).

  8. giuseppe.zel

    Alla notizia che i soliti ‘interventisti’, stanno portando avanti il progetto per le Olimpiadi 2020 a Roma, ho avuto un sussulto di ‘ira’……Un’altra sventura che ci capiterà tra capo e collo. A parte l’esempio della Grecia che si è rovinata completamente con le olimpiadi di Atene, noi (italiani) nel 2020 ci steremo ancora ‘leccando le ferite’ per i danni economici e non solo, che saranno prodotti dall’expo 2015 a Milano. Nelle condizioni di Paesi come l’Italia, che hanno un alto indebitamento ed una recessione strisciante, non ci si può affidare alla bacchetta magica dei grandi eventi. Questi eventi serviranno ad arricchire i soliti ‘noti’ e a retribuire un po di posti di lavoro che spariranno l’anno sucessivo all’evento. Speriamo che il Presidente Monti abbia la determinazione necessaria per ‘smorzare’ l’iniziativa del comitato per le olimpiadi a Roma .

  9. bellavita

    i tecnici che fanno le valutazioni su progetti di questo genere sono come gli avvocati che trovano sempre delle ragioni per il loro cliente.Di certo c’è solo che ci saranno enormi guadagni immobiliri e che Roma diventerà sempre più enorme, caotica e con comunicazioni interne impossibili: basta la vicnda della linea C a dimostrarlo, non si possono fafre olimpiadi in una cittaà senza metropolitane efficenti. Questa Roma dell’alta burocrazia ladra e ineffficente, degli speculatori immobiliari e del Vaticano merita che tutta Italia si tassi per far guadagnare questa gente e rendere invivibile la città che diventerebbe come città del Messico…?

  10. Claudio MORETTI

    Tempo fa, l’attuale sindaco di Roma, aveva proposto di realizzare in questa città una gara di gran premio di formula uno. Nulla è più antitetico alla storia ed all’immaggine della capaitale di questo pseudo- evento. Nonstante quanto sopra, molte erano le voci di entuasiamo. Le olipiandi sono tutt’altro. Roma rappresenta la culla della civiltà occidentale, la casa della cristianità, la sede della FAO, ecc. Un evento a pieno titolo umano e culturale rappresenta, pertanto, quanto più di appropriato alla storia della città. E’ evidente che guardando le facce di coloro che lo devono organizzare vengono i brivi, ma le facce si cambiano, la storia no.

  11. AM

    Vorrei ricordare anche il caso Grecia. Le Olimpiadi di Atene non hanno dato ossigeno alla Grecia come sostenevano i fautori, ma hanno invece aggravato lo stato delle finanze pubbliche di quel paese.

  12. Stefano

    Carissimi.. da ultracinqunatenne mi ricordo ancora la tangenziale est di Roma, votata con oltre mille emendamenti dallo “squalo” democristiano Sbardella e cricca di allora, con la città tappezzata di manifesti: ” si siamo stati noi”, con anni di lavori bloccati su Cassi, a Ple Delle belle arti. Un incubo per la città. E poi il giubileo straordinario e gli europei recenti con piscine e centri sportivi valorizzati, sempre per la cricca, per il resto non avevano manco le necessarie licenze edilizie. Leggendo l’articolo di critiche alal relazione favorevole, viene fuori un articolo inglese: pure le olimpiadi si Sidney hanno fato un buco da 2.1 miliardi di dollari. Domanda: e se facessimo le olimpiadi dei treni dei pendolari dei servizi pubblici e della metro? Se tappassimo le strade di Roma ? Avremmo indotto di sicuro e un ritorno certo di visibilità- Positiva.

  13. giorgio cavallari

    Una delle voci che hanno fatto lievitare le spese per le olimpiadi di Londra sono le spese per la sicurezza, agenti segreti, polizia ed esercito. Nell’articolo non ho visto a quanto è stimata la spesa per Roma, ma dovrebbe essere almeno pari a quella di Londra (circa 6-8 Miliardi). E’ una spesa che non corrisponde ad alcun investimento e che non lascia infrastrutture utili per la comunità. Gli sfondamenti di bilancio, i ritardi nelle costruzioni vanno comunque pagati coi soldi dei contribuenti. Ci sono state le olimpiadi di Torino, ci sarà l’expo di Milano; sistemiamo il bilancio dello stato e se ne potrà riparlare. Penso che se ci sono dei soldi vadano spesi in opere pensate per durare e servire la comunità nel tempo. A questo punto preferisco piu linee metro, piu treni pendolari e anche il ponte di Messina. Danno lavoro e creano servizi utili ad una larga parte della popolazione.

  14. Filippo

    Grande lungimiranza quella espressa con questa decisione dal Prof e dal sui governo. Roma è una grande meravigliosa città ma temo che malgrado tutte le analisi (di parte) che prospettavano grandi utili e ricadute positive per tutto il Paese avremmo assistito al solito magnamagna con progetti che partono da un costo iniziale di tanto per dire 2 milioni di € e magicamente quando si arriva alla fine,se mai vengono completati…,il prezzo finale è magicamente aumentato di due-tre-5 10 volte.prima mettiamo a posto il SISTEMA ITALIA poi potremo pensare anche a cose di questo tipo.

  15. Alfonso Fumagalli

    Finalmente qualcuno che non si piega alle buffonate !

  16. Gianni

    Bene ha fatto il governo Monti a non avvallare la candidatura di Roma ai giochi Olimpici. Tutti i politici che si son rammaricati di questa decisione non si rendono conto della situazione economica e finanziaria in cui si trova il Paese, non pensano neppure di sfuggita che i sacrifici ed i risparmi che dovremo affrontare si prolungheranno nel tempo per almeno 10 anni, son già pronti a spendere incoscientemente. Ma come possiamo tollerare politici di questo stampo? Dobbiamo proprio ringraziare la Merkel, perchè da soli non capiamo? Incredibile!

  17. Roberto Imprenditore- verona

    La banalità è il travestimento di una potentissima volontà tesa ad abolire la coscienza (Saul Bellow) ed io aggiungerei l’intelligenza! Non voglio entrare nel merito se è giusto o sbagliato fare una Olimpiade. Ma vorrei dire a questi signori del Governo che qualcosa si dovrà pur fare per il futuro.Per cui se parlano solo di spread e di tasse ci dicessero almeno cosa vogliamo fare.Visto che non si parla di nessun piano industriale, strategie nel settore agricolo e si inizia a liberalizzare dai tassisti.Ma a parte le Olimpiadi vorrei pormi e porre alcune domande. Ha futuro un Paese dove “giornali” e “giornalisti” parlano di Olimpiadi di Roma e non dell’Italia? Ha futuro un Paese dove i “mezzi di comunicazione” pendono dalle labbra del messia Celentano (un mediocre cantante di canzonette)? Ha futuro un Paese dove le televisioni esaltano le parole di un demente come Bossi?Per chiudere ha futuro un Paese dove prevale un populismo banale? Che tristezza!! al signor Claudio Moretti vorrei dire che Roma oltre quello che ha elencato è una grande realtà economica sia in termini quantitativi che quantitativi e potrei elencare dettagliatamente quello che sostengo.

  18. Confucius

    Il declassamento ad opera della “Trimurti del rating” da A a B non ha evidentemente insegnato nulla ai nostri sognatori! Abbiamo ora la stesa considerazione , come stato, che hanno i paesi dell’America Latina. Non mi risulta che Asuncion, Quito e Bogotà (che hanno la stessa valutazione debitoria) abbiano mai presentato la candidatura ad ospitare le Olimpiadi, per la semplice ragione che non se lo possono premettere ed hanno problemi più impellenti. Noi ce lo siamo potuti permettere nel 1960, all’apice del boom economico. Ora si tratta soltanto del tentativo di favorire cricche e mafie varie (movimentazione terra, scavo di cave di ghiaia, fornitura di cemento “depotenziato”, ecc.) a spese dei contribuenti, senza la minima considerazione della situazione economica corrente. Bravo Monti!

  19. maria di falco

    Che bella notizia! Non si fanno le Olimpiadi a Roma! Ci risparmiamo una bella colata di cemento! Che già quella che si abbatte su Milano ci basta e ci avanza per i secoli dei secoli! Si frena lo sviluppo da terzo mondo basato sull’edilizia ( anche sevolevano far credere che fosse di qualità), si frena uil riciclaggio del denaro sporco nel settore delle costruzioni e si dimostra di voler bene un pò a Roma e all’italia. Ma non basta l’Expò a Milano, i campionati di nuoto a Roma due anni fa? Ma questo lo chiamiamo sviluppo economico e politica industriale?

  20. Alberto Vezzali

    Ma dove sta scritto che le Olimpiadi debbano costare 8 mld ed essere una colata di cemento? Chi le vuole fare in questo modo si faccia avanti (non mi pare siano rimasti in molti). Roma e l’Italia avrebbero potuto proporre una rivoluzione olimpica, le prime Olimpiadi “a mattone zero”; non si sarebbe dovuto costruire nulla di nuovo, ma utilizzare, ed eventualmente ammodernare l’esistente. Io credo, da ignorante, che si possa organizzare un’Olimpiade con un decimo o meno del budget di Pechino o Londra. Comunque alla fine decide il Comitato Olimpico e se quelli vogliono l’Olimpiade faraonica l’avranno, ma con questa proposta Roma e l’Italia avrebbero potuto mostrarsi con un volto nuovo e una proposta finalmente innovativa.

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