Lunga e dura è la scalata
che al PIL dobbiamo fare:
le giornate sono amare,
Monti monta di giornata.
Dice siamo improduttivi,
la pension va ritardata,
tutta Italia riformata,
per riuscir competitivi.
MentrelIVA sincrementa,
il gasolio ancora sale,
con la base catastale,
ecco lIMU che ci addenta.
Son più care le carote
le bollette più salate,
fare il pieno questestate,
lascerà le tasche vuote.
Pure in banca che salasso
spese, tasse e commissioni
nulla fruttano i milioni,
meglio i soldi in materasso.
Ma ora crescita saspetta,
finalmente anche al precario
verrà dato un buon salario,
con del Passera ricetta.
Sarà lAquila costrutta,
i foresti investimenti
soffieranno come i venti,
sullItalia men corrutta.
Ed il debito pregresso,
senzarticolo diciotto,
chera ormai tabù decotto,
lo vedrem tagliato e flesso.
Forse sogno o sono desto?
Anche se provo un magone
a sentir un tal Martone,
lo sviluppo verrà presto:
e perciò confido e spero,
in Herr Mario e la Fornero.
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Roberto Roscini
Caro Maurizio, lo stile migliora e riesci a strappare un sorriso, purtroppo amaro, anche su argomenti purtroppo molto tristi. Il sorriso è comunque un ultimo messaggio di speranza. Sei pronto per una raccolta delle tue “Licenze poetiche?”. Un titolo : “L’insostenibile leggerezza della crisi”. Ciao Roberto