Corsi e ricorsi di un’idea sbagliata: mettere il Tfr in busta paga. Una proposta che continua a riaffiorare nella politica italiana e che aprirebbe voragini sul futuro pensionistico di molti lavoratori. Senza rilanciare i consumi. Una raccolta di articoli sul tema.
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Carla
Trovo insopportabile che in Italia non si abbia il coraggio di smontare e rimontare il welfare e invece si distorcano i suoi strumenti dagli scopi originari. Perchè invece che metterlo in busta paga il TFR non lo aboliamo? Per rilanciare i consumi salario minimo o reddito minimo garantito sono strumenti migliori. E rispetto al suo scopo originario rispetto alla previdenza “coercitiva” il TFR lo scambierei con un sistema previdenziale trasparente che renda più consapevoli i lavoratori di oggi (giovani e non) degli effetti del nuovo sistema contributivo e li accompagni- date le poche competenze- in una pianificazione di ulteriori pilastri di previdenza integrativa. Rispetto alla distorsione del TFR come forma di di finanziamento per le imprese sarebbe meglio affinare strumenti appositi (finanziamenti o fondo di garanzia). Ingenuo?