La banda larga è davvero un fattore che favorisce lo sviluppo economico? Uno studio su un intervento infrastrutturale in alcune aree rurali del Trentino suggerisce effetti positivi nel breve periodo su fatturato e produttività. Ma non sull’occupazione.

Infrastrutture digitali per favorire la crescita

Le infrastrutture digitali e il loro adeguamento ai più avanzati standard tecnici sono temi ricorrenti nel dibattito pubblico sulle politiche per l’innovazione e lo sviluppo economico nel nostro paese. In alcune aree la disponibilità della banda larga dipende dall’intervento pubblico, dato che la profittabilità degli investimenti privati resta limitata (fallimenti di mercato). L’Agenda digitale europea ha fissato obiettivi generali per la diffusione su vasta scala di connessioni a banda larga entro il 2020. Per il nostro paese, la Strategia italiana per la banda ultralarga, approvata nel 2015, ha indicato obiettivi di copertura dell’intero territorio nazionale con connessioni veloci di almeno 30Mbps in download.

Nonostante la necessità di ingenti investimenti pubblici, il numero di studi empirici che valutano gli effetti economici della banda larga è sorprendentemente limitato. Quelli di cui ci si avvale nel dibattito pubblico presentano spesso correlazioni (ad esempio, tra lo sviluppo della rete infrastrutturale e la dinamica del Pil) e non relazioni di causa-effetto. La letteratura empirica di tipo causale ha studiato in larga parte la fase di prima introduzione della rete veloce (dove il segnale offerto è fino ai 7 Mbps in download) e non l’impatto dei più decisi miglioramenti tecnologici riferiti alla velocità delle connessioni. Nonostante le limitazioni, le evidenze più solide suggeriscono che la dinamica economica beneficia della banda larga seppur con modalità eterogenee, ad esempio per tipo di impresa, abilità dei lavoratori o area oggetto dell’intervento (per una rassegna si veda qui).

Un esempio dal Trentino

In un nostro recente studio abbiamo preso in esame un intervento ideato al fine di colmare il divario digitale nelle aree rurali nella provincia autonoma di Trento.

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In particolare, abbiamo studiato l’effetto della disponibilità di internet veloce (Adsl2+, fino a 20Mbps in download e fino a 1Mbps di upload) sui risultati d’impresa. Nei 167 comuni interessati dalla misura, a seguito di interventi infrastrutturali finanziati con un investimento pubblico di 8,4 milioni di euro, è stato progressivamente acceso (tra il 2011 e il 2014) il segnale internet veloce.

La figura 1 mostra la mappa dei comuni trentini sulla base dell’anno di attivazione del segnale Adsl2+.

Figura 1 – L’anno di attivazione del segnale Adsl2+ nei comuni beneficiari dell’intervento.

Nota: elaborazioni degli autori su dati di Telecom Italia.

L’utilizzo di dati di bilancio delle società di capitali ha consentito di stimare l’impatto della disponibilità dell’Adsl2+ su fatturato, produttività e numero di occupati delle imprese. Le stime sono ottenute comparando l’andamento di imprese localizzate in comuni dove il segnale è stato attivato con quella di imprese localizzate in comuni dove l’infrastruttura non era ancora arrivata.

I risultati suggeriscono un effetto positivo e sostanziale della disponibilità di connessioni a banda larga. Le stime indicano come la disponibilità di Adsl2+ sia associata a un effetto cumulativo del 14,8 per cento sul fatturato e del 9,1 per cento sulla produttività (Tfp) in due anni, a partire dall’attivazione del segnale. Non si rilevano, invece, effetti significativi (positivi o negativi) sull’occupazione o sui costi per il personale delle imprese. Inoltre, gli effetti non sembrano variare in considerazione di alcune caratteristiche delle imprese (ad esempio, settore di appartenenza o localizzazione rispetto al capoluogo provinciale), suggerendo come i vantaggi della banda larga siano stati piuttosto diffusi nel settore produttivo.

Valutare gli effetti, siamo solo ai primi passi

I risultati ottenuti sono difficilmente generalizzabili, dato lo specifico contesto economico considerato (il Trentino è una delle province economicamente più dinamiche in Italia) e il campione di aziende preso in esame (le società di capitali, presumibilmente il tipo di imprese più competitive). Inoltre, le caratteristiche dell’intervento hanno permesso di stimare i soli effetti di breve periodo. In ogni caso, i risultati contribuiscono a fornire elementi a sostegno della capacità della rete internet veloce di incoraggiare la crescita economica locale anche in zone relativamente remote e rurali.

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* Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente da attribuire agli autori e non coinvolgono in nessun modo altri enti e/o istituzioni.

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