L’imposta sulla proprietà non è solo una forma di tassazione meno distorsiva di altre. Applicata a livello locale, sembra anche aumentare la disciplina fiscale generale. Meccanismi che incentivano i politici locali a essere responsabili e gli elettori a informarsi sui costi dei programmi di spesa.
Autore: Alberto Zazzaro
Professore di Economia Politica all’Università Politecnica delle Marche e membro fondatore del MoFiR.
È vice presidente della Società Italiana degli Economisti, managing editor della «Rivista Italiana degli Economisti» e associate editor di «Minerva Bancaria» e della «PSL QuarterlyReview». E’ autore di numerosi saggi pubblicati su riviste scientifiche internazionali su temi di economia bancaria, economia della crescita, organizzazione industriale, economia italiana.
La stretta creditizia che ha colpito le imprese italiane dopo il crack di Lehman Brothers è stata più intensa nelle aree dove il sistema bancario ha una minore autonomia decisionale. A essere maggiormente penalizzate, però, non sono state le imprese più rischiose e di minori dimensioni. Le banche nazionali hanno privilegiato le imprese più vicine al loro territorio di origine, riducendo l’offerta di credito verso quelle più distanti, anche se grandi e produttive. I vincoli finanziari sono dunque più stringenti per le aziende delle aree finanziariamente meno sviluppate.