Non sarà un’alleanza formale, ma di fatto in questo momento la Cina sostiene la Russia. Gli acquisti di grano e gas aiutano Mosca ad arginare le sanzioni europee e americane. Ma già da qualche tempo, i legami economici tra i due paesi si sono rafforzati.
Autore: Alessia Amighini Pagina 3 di 9
Professore associato di Politica economica presso l’Università del Piemonte Orientale e Associate Senior Research Fellow nel programma Asia dell'ISPI. E' stata visiting scholar presso il Department of International Business and Economics dell'Universita' di Greenwich ed economista presso la United Nations Conference on Trade and Development. Ha pubblicato numerosi articoli sull’economia cinese e sull'espansione delle imprese cinesi all'estero su riviste accademiche internazionali quali China Economic Review, China and the World Economy, International Economics, World Development, World Economy. Tra i libri: L'economia della Cina nel XXI secolo (con F. Lemoine), Il Mulino, 2021; L'économie de la Chine au XXIè siècle (con F. Lemoine), La Découverte (in corso di pubblicazione); China Dream: Still coming True?, ISPI, 2016; Xi Jinping's policy gambles: The bumpy road ahead (con A. Berkofski), ISPI, 2015 e L'economia della Cina (con S. Chiarlone), Il Mulino, 2006.
Per disinnescare la crisi ucraina, l’amministrazione Biden e i suoi alleati hanno ventilato l’ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia. Gli americani dicono che comporterebbero costi imponenti per Mosca, ma non è chiaro quanto la minaccia sia reale.
La crisi del Covid-19 ha portato a un aumento generalizzato dei prezzi, in particolare di quelli alimentari, in tutto il mondo. Non è però la sola causa della crescita di malnutrizione e denutrizione. Eppure, alcune soluzioni sono state indicate.
Colpita più di altri paesi dalla crisi energetica, la Cina aumenta le estrazioni di carbone. La scelta è in contraddizione con gli impegni presi per limitare le emissioni. E dimostra come la transizione energetica sia per Pechino un problema enorme.
Le difficoltà del più grande gruppo cinese del settore immobiliare sono state paragonate al fallimento di Lehman Brothers. Ma per Evergrande non si prospetta un fallimento. E neppure un salvataggio. Quali saranno le conseguenze sugli altri mercati.
Pechino cerca di mantenere buone relazioni sia con i talebani sia con l’attuale governo afghano. I suoi interessi sono legati essenzialmente alla Nuova via della seta. Difficile invece che voglia sostituirsi agli Stati Uniti come attore di sicurezza.
Da molti anni Pechino pianifica lo sviluppo di una tecnologia internet più in sintonia con gli obiettivi del paese. Il rischio è la creazione di un sistema di reti meno interoperabili, meno stabili e meno sicure. Le democrazie riusciranno a evitarlo?
Il censimento cinese fotografa una popolazione che invecchia rapidamente: una condizione da paese avanzato per un’economia per molti versi ancora in via di sviluppo. Un quadro demografico che rischia di causare problemi economici rilevanti.
I rapporti diplomatici tra Unione europea e Cina sono tesi. Ma le relazioni economiche e commerciali continuano a crescere, anche in virtù della posizione della Germania sul mercato cinese. E della questione dei diritti umani si fa un uso strumentale.
Pechino ha subito meno contraccolpi dalla crisi pandemica rispetto al resto del mondo ed è tornata a correre, grazie soprattutto agli stimoli fiscali e alla domanda esterna. Ma preoccupano il calo della produttività e l’invecchiamento della popolazione.