In Europa la campagna vaccinale segna il passo. La difficoltà di reperire i vaccini porta a chiedersi quale sia l’effettiva capacità produttiva nella Ue. È mancata un’istituzione in grado di garantire il tempestivo ampliamento di una filiera complessa.
Autore: Alessia Lo Turco
Professore Ordinario in Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Politecnica delle Marche, insegna economia internazionale presso la Facoltà di Economia della stessa Università. È autrice di numerose pubblicazioni sul commercio internazionale, il mercato del lavoro, la produttività delle imprese e le conseguenze dei fenomeni migratori sul commercio dei paesi e sulle scelte produttive delle imprese.
Le difficoltà nel procurarci i vaccini anti-Covid riflettono lo stato del nostro sistema produttivo. Nella produzione di beni e servizi dovremmo puntare sulla complessità. Potrebbe anche favorire il riequilibrio territoriale, frenando la fuga dei cervelli.
L’afflusso di manodopera straniera non ha ripercussioni esclusivamente sul mercato del lavoro, ma può anche influenzare le scelte in termini di intensità di capitale umano e fisico, livelli di automazione e specializzazione delle imprese manifatturiere italiane.