Le spese per turismo sportivo hanno raggiunto e persino superato i livelli pre-Covid. Dopo i mesi delle restrizioni e delle competizioni cancellate, i consumatori hanno reagito con un aumento della spesa edonistica. Lo dicono i risultati di uno studio.
Autore: Alice Guerra
Alice Guerra è Professoressa Associata presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna. Lavora prevalentemente sull’analisi economica dei comportamenti illeciti, con focus su evasione fiscale, corruzione, frodi finanziarie, responsabilità civile e penale con applicazioni all'intelligenza artificiale. Si occupa anche di economia del turismo, analisi delle dipendenze patologiche, e dinamiche delle norme sociali. Nel 2015 ha conseguito il dottorato europeo di ricerca in Economia e Diritto (Università di Amburgo, Bologna e Rotterdam), e dal 2016 al 2019 è stata Marie Curie fellow e Assistant Professor presso Copenhagen Business School. Sito web: https://sites.google.com/site/aliceguerrahome/.
Sempre più diffusa, la ludopatia è difficile da rilevare, soprattutto tra gli adolescenti, che tendono a nascondere il gioco. Perché e in quali circostanze lo fanno è una domanda cruciale per contrastare in modo efficace l’azzardo patologico.
Gli italiani del Sud non sono meno propensi a pagare le imposte di quelli del Nord, a parità di condizioni. L’aumento della spesa pubblica, però, li preoccupa meno. È dunque il rapporto tra stato e cittadini che va migliorato, soprattutto nel Meridione.
Dal 2021 parte la lotteria degli scontrini. È una buona idea contro l’evasione fiscale? Studi scientifici ed esperienze di altri paesi propongono risultati contrastanti. Senza dati affidabili, possiamo per ora far tesoro delle disavventure altrui.
Se le condizioni fiscali sono le stesse, gli italiani sono propensi a pagare le tasse tanto quanto i danesi, se non di più. L’evasione non è una questione di volontà individuale o di cultura. È una questione di possibilità, come dimostra la Danimarca.
Tutti gli anni quasi un magistrato ogni quattro si trasferisce in un altro ufficio. L’alta percentuale dei trasferimenti e l’assenza di una disciplina che ne regoli le modalità possono aggravare la già considerevole durata dei processi in Italia.