Per limitare le disuguaglianze economiche è meglio intervenire sui redditi di mercato o sui redditi disponibili? La redistribuzione è costosa, in termini economici e sociali. Ma il capitalismo di oggi ha bisogno di regole e maggiore intervento pubblico.
Autore: Anna Soci
Già Professore Ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna, ove è ora Professore Onorario afferente al Dipartimento di Scienze Economiche. Life Member di Clare Hall (Cambridge University, UK), è stata Senior Visiting Fellow al Department of Land Economy (Cambridge University), Research Fellow of the Italian Academy for Advanced Studies in America (Columbia University), Jemolo Fellow al Nuffield College (Oxford University). Direttore di progetti di ricerca internazionali, autore di libri, articoli, working papers. Il suo attuale campo di ricerca è la disuguaglianza, tema su cui ha appena pubblicato – con Michele Alacevich come coautore – “Inequality: a short history“ per la Brookings Institution.
L’attuale interesse per la disuguaglianza economica non dipende da motivazioni etiche. Deriva ancora una volta da considerazioni economiche. Dovrebbe invece scaturire da preoccupazioni per possibili evoluzioni non democratiche del sistema politico.