In Italia quasi quattro parti su dieci sono effettuati con un taglio cesareo. I numeri variano molto da provincia a provincia, ma al Sud si concentrano le percentuali più alte. Le possibili cause del costante aumento e le misure per limitare la pratica ai soli casi di effettiva necessità clinica.
Autore: Annalisa Scognamiglio
RIcercatrice presso il Centre for Studies in Economics and Finance (CSEF), ha conseguito il suo PhD in Economics presso il MIT. I suoi interessi si focalizzano su economia politica e del lavoro.