Tra i tanti problemi che nascerebbero dall’uscita dell’Italia dall’euro, si dovrebbe tener conto anche degli eventuali risarcimenti dovuti per inadempimento di talune clausole contrattuali che da tempo i creditori “impongono” agli stati debitori.
Autore: Antonio Iannì
Laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Ferrara, dove attualmente è Cultore della materia di Sistemi Giuridici Comparati (Dipartimento di Giurisprudenza).
Dottorato di ricerca in Diritto Privato Comparato (corso 'Diritto, mercato e persona') presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia, in cotutela con l'Università Humboldt di Berlino; tesi con oggetto i profili giuridici delle crisi debitorie sovrane e del fallimento economico-finanziario dello Stato.
In aggiunta ai temi propriamente dottorali, i suoi principali interessi di studio e ricerca riguardano il Diritto Comparato (in particolare: metodologia e area privatistica), il rapporto tra Diritto e Nuove Tecnologie (in particolare: Intelligenza Artificiale, Robotica, sistemi Blockchain), nonché gli studi di Law and Literature.