In Italia il pluralismo politico in televisione è regolato dalla legge sulla par condicio. Nelle recenti campagne elettorali si sono rivelati punti critici gli spazi dei soggetti politici nei telegiornali e nella cronaca e il comportamento corretto e imparziale dei conduttori nella gestione dei programmi. Ma la normativa attuale è comunque una buona base. Non regolamentare questo campo significa infatti rischiare gravi squilibri. Soprattutto se le risorse delle emittenti sono molto concentrate e il controllo indiretto su quanto trasmesso quasi inevitabile.
Autore: Antonio Nizzoli
Il monitoraggio dellinformazione sulla Finanziaria 2004 di quotidiani e telegiornali rivela picchi di attenzione legati più al contesto politico che ai contenuti della manovra. Nei telegiornali, tempi e scelta dei temi dei servizi riflettono le diverse linee editoriali. I quotidiani pubblicano più tabelle con informazioni tecniche rispetto ai telegiornali, anche se questi spazi sono spesso dedicati a questioni a latere, come la riforma della previdenza, il dibattito nella maggioranza, i conti di riferimento.