Non sono gli editoriali sul New York Times che hanno dato a Paul Krugman il premio Nobel, ma gli importanti risultati scientifici negli studi del commercio internazionale, della localizzazione delle attività produttive e degli effetti dei rendimenti di scala sul funzionamento dei mercati e dei processi di agglomerazione. E’ stato il primo a intuire l’importanza per la comprensione del mondo moderno di idee in circolazione da tempo, ma che gli economisti precedenti non erano stati in grado di affrontare sul piano analitico.