L’instabilità lavorativa non riguarda soltanto i giovani, ma anche una quota non trascurabile di lavoratori anziani. E ha conseguenze negative sulle prospettive di sopravvivenza dopo il pensionamento, soprattutto per gli uomini. I risultati di uno studio.
Autore: Benedetta Scotti
Benedetta Scotti ha conseguito il PhD in Public Policy and Administration presso l’Università Bocconi, occupandosi principalmente di longevità e welfare state. Attualmente lavora come economista presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Nei profili di longevità dei pensionati italiani esistono chiare disparità basate sull’occupazione ricoperta al momento del pensionamento. Sono particolarmente accentuate per gli uomini. Nel disegno dei sistemi previdenziali si dovrebbe tenerne conto.
Crescono le disparità socio-economiche relative alla speranza di vita. Ma anche la variabilità nelle età di morte non è uguale per tutti: scende di più per le classi più agiate e in particolare per gli uomini. Per il sistema previdenziale è una nuova sfida.