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Autore: Carmelo Petraglia

paliotta

Professore associato (abilitato come professore ordinario in Economia applicata, Economia politica e Politica economica) di Economia politica presso l’Università della Basilicata. Membro del comitato editoriale di Regional Economy e del comitato di redazione della Rivista Economica del Mezzogiorno, è tra i coordinatori del Rapporto annuale della SVIMEZ. È stato consigliere economico del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale. Il suo ultimo libro, pubblicato con Stefano Prezioso, è "Nord e Sud: divari economici e politiche pubbliche. Dall'euro alla pandemia" (Carocci, 2023)

Più posti al nido con il Pnrr, ma resta l’incognita dei costi di gestione

Gli investimenti destinati dal Pnrr ai servizi educativi per la prima infanzia consentiranno di aumentare la copertura a livello nazionale. Rimangono però due criticità: la persistenza di significativi divari territoriali e l’incognita dei costi di gestione.

Basta un bonus per ripopolare la Basilicata?

La Basilicata offre ai suoi abitanti un bonus gas. Due gli obiettivi: alleggerire le bollette e contrastare il declino demografico della regione. Ma le risorse delle compensazioni ambientali potrebbero essere utilizzate per interventi più incisivi.

Nord-Sud: crescere insieme è possibile

Nel biennio 2021-2022, il Sud ha agganciato la ripresa grazie alle politiche di sostegno e al contributo di costruzioni e servizi. Anche nel 2023-2025 il divario di crescita tra Nord-Sud dovrebbe essere contenuto. Come renderlo un fenomeno strutturale.

Facciamo i conti giusti sul federalismo differenziato

Davvero le regioni del Nord sono penalizzate rispetto a quelle del Sud nella ripartizione della spesa pubblica? Dipende dai dati che si usano e dalla definizione di settore pubblico. E non può essere la ragione per le richieste di maggiore autonomia.

I confini della questione settentrionale

Fare leva sui residui fiscali per sostenere la necessità del federalismo è sbagliato. Mostrano solo la redistribuzione dai territori con redditi più alti verso quelli con redditi più bassi. Come vuole la Costituzione, per garantire a tutti gli stessi diritti. Le responsabilità della politica.

ECCO DOVE IL CRIMINE FA BUONI AFFARI *

Il crimine organizzato affligge solo l’economia del Sud? Secondo uno studio che fa affidamento sulla domanda di denaro contante per i pagamenti, una buona percentuale di affari criminali si conclude nel Centro-Nord. Nonostante i limiti dell’esercizio, i suoi risultati dovrebbero convincerci che l’economia criminale è una vera e propria questione nazionale. Forse i centri decisionali restano legati alle realtà meridionali, ma le attività criminali sembrano facilmente esportabili in altre realtà territoriali.

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