Nel XVI secolo, Venezia accolse la richiesta papale di non pubblicare i libri messi all’Indice. La censura finì per ridurre il numero delle pubblicazioni e l’attività creativa. Gli stessi problemi si ripropongono ora, al tempo delle fake news.
Autore: Clara Graziano
Professore associato di Economia Politica all’Università di Udine. Ha conseguito il Ph.D. presso la Rutgers University, New Jersey. Gli interessi di ricerca vertono principalmente su temi di economia industriale e proprietà Intellettuale.