La scelta della scuola superiore può condizionare percorsi di studi e vita lavorativa. È quindi un problema se i ragazzi tendono a preferire gli indirizzi scientifici e le ragazze quelli umanistici. Anche perché non c’entrano i risultati in matematica.
Autore: Dalit Contini
Professoressa Ordinaria di Statistica Sociale presso il Dipartimento di Economia e Statistica "Cognetti de Martiis", Università di Torino. I suoi interessi di ricerca vertono intorno alle disuguaglianze educative, la valutazione degli effetti delle politiche scolastiche, il ruolo dei sistemi di istruzione, l'università e il lavoro dei giovani.
La chiusura delle scuole dovuta alla pandemia ha avuto forti ripercussioni sugli apprendimenti degli alunni. Un primo studio per l’Italia mostra che ne fanno le spese i bambine e le bambine più bravi quando sono figli di genitori non laureati.
Le bambine ottengono punteggi più bassi dei maschi nei test di matematica. In Italia il divario è particolarmente elevato. Lo si può ridurre attraverso metodologie didattiche di apprendimento attivo e cooperativo, come mostrano i risultati di uno studio.