La ricerca farmaceutica, ma non solo, si è spostata dal settore pubblico al privato. La conoscenza prodotta nei due ambiti risponde però a logiche diverse. Per progresso scientifico e benessere sociale la soluzione migliore è l’interazione tra le due.
Autore: Daniele Archibugi
Daniele Archibugi è Dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma, affiliato all'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) ed è Professore di Innovation, Governance and Public Policy all' Università di Londra, Birkbeck College, School of Business, Economics and Informatics. Si occupa di economia e politica dell'innovazione e del cambiamento tecnologico e di teoria politica delle relazioni internazionali.
Quali sono gli effetti della crisi sull’innovazione, un fattore chiave per uscire dalle difficoltà attuali? Un’analisi condotta a un anno dal crack Lehman Brothers mostra come l’attività di ricerca sia influenzata dalla congiuntura negativa. Tuttavia, gli investimenti non crollano e ciò suggerisce la presenza di una componente strutturale che caratterizza l’attività innovativa delle aziende e che dipende da loro caratteristiche specifiche. La dimensione dell’impresa non è rilevante, contano invece le dinamiche di crescita. E l’Italia fa meglio di altri.