La pandemia ha accentuato il senso di solitudine tra gli anziani. Se gli uomini lo hanno ridotto grazie a Internet, non altrettanto è accaduto per le donne. Serve una visione multidimensionale per rendere la rete uno strumento di inclusione sociale.
Autore: Daniele Zaccaria
Daniele Zaccaria è ricercatore presso il Centro competenze anziani della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Si occupa di ricerca quantitativa e metodologie di raccolta dati con popolazioni hard to reach, in particolare con persone anziane. I suoi interessi di ricerca includono l’inclusione sociale, la solitudine e il benessere sociale nella tarda età, con particolare attenzione anche alle persone molto anziane che vivono in strutture residenziali. È stato ed è attualmente coinvolto in progetti di ricerca nazionali e internazionali sul ruolo delle tecnologie nella vita quotidiana degli anziani. È membro del board del Socio-Gerontechnology Network e ha pubblicato diversi contributi su invecchiamento, reti sociali e innovazione digitale.