La Busta arancione con le informazioni sulla pensione futura, promessa per settembre 2019, non è mai stata spedita. Sul sito dell’Inps funziona ancora la piattaforma di simulazione, ma c’è il rischio che finisca nel cimitero dei programmi informatici.
Autore: Davide Ciferri
Economista, è responsabile dell'Analisi di Valutazione d'Impatto della Cassa depositi e prestiti, dove precedentemente ha guidato l'Ufficio Economia e Finanza presso il Servizio Studi . Ha incarichi di insegnamento alla Luiss e all’Università di Roma Tor Vergata. È membro del segretariato dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). È Affiliated Researcher presso il Centre for Empirical Finance della Brunel University di Londra. Ha prestato servizio nello staff del ministro Enrico Giovannini al ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Dottore di ricerca in Economia Monetaria e Finanziaria all’Università di Roma Tor Vergata.
Le proposte avanzate per ridurre il rapporto debito-Pil puntano sul conseguimento di significativi avanzi primari. Ma l’esperienza internazionale mostra che un percorso credibile deve considerare l’interazione tra politiche adottate e fattori di contesto.
L’introduzione di indicatori di benessere equo e sostenibile nella definizione delle linee programmatiche del governo segnala l’ambizione di considerare grandezze che vadano oltre il Pil anche nella fase di disegno delle politiche. Sfide metodologiche che necessitano di investimenti in ricerca.
Il bonus Irpef degli 80 euro, che a regime costa 9,5 miliardi, potrebbe avere effetti molto contenuti sui consumi. Con gli stessi soldi si sarebbe potuto introdurre uno strumento universale di contrasto alla povertà. E probabilmente, anche a livello aggregato, gli effetti sarebbero stati migliori.