Con la pandemia non c’è stato il crollo del commercio internazionale ipotizzato da molti. Per rendere i commerci meno vulnerabili alle crisi va aumentata la diversificazione dei fornitori di beni intermedi, eliminando alcune barriere non tariffarie.
Autore: Davide Malacrino
Economista del dipartimento di ricerca del Fondo monetario internazionale. In precedenza, ha lavorato nel Dipartimento europeo del Fmi, dove si è occupato di Eurozona e, brevemente, dell'Islanda. La sua ricerca in economia del lavoro e finanza delle famiglie si concentra sulle dinamiche dei guadagni, sulla disuguaglianza di reddito e ricchezza e sull'imprenditorialità. Ha conseguito un dottorato in economia alla Stanford University.