In molti si sono cimentati a mostrare che la spesa previdenziale vera e propria sarebbe molto inferiore a quella indicata nelle cifre ufficiali. Con questo si cerca di ridurre la gravità del problema della sostenibilità del sistema. Ma molte voci indicate come assistenza sono invece forme di assicurazione contro i rischi di una carriera saltuaria (pensioni minime) o di invalidità. Daltra parte, la riforma Dini ha già ben inquadrato questa distinzione, si tratta solo di accelerarne lapplicazione.
Autore: Elsa Fornero
Professore Onorario di Economia all’Università di Torino e coordinatore scientifico del CeRP-Center for Research on Pensions and Welfare Policies del Collegio Carlo Alberto; è Vice Presidente di SHARE-ERIC (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe); research fellow di Netspar e Policy Fellow di IZA. È inoltre membro del comitato di ricerca dell’International Network on Financial Education (INFE) dell’OCSE e del Comitato Scientifico di GFLEC (Global Financial Literacy Excellence Center) e dell’Observatoire de l’Epargne Européenne. Dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013 ha fatto parte del Governo guidato da Mario Monti, con l’incarico di Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità e, in quella veste, ha firmato le riforme del sistema pensionistico e del mercato del lavoro. I suoi interessi di ricerca più recenti vertono sul ruolo della financial literacy come fattore di inclusione finanziaria e come elemento di rafforzamento della democrazia.