La pandemia ha accentuato il senso di solitudine tra gli anziani. Se gli uomini lo hanno ridotto grazie a Internet, non altrettanto è accaduto per le donne. Serve una visione multidimensionale per rendere la rete uno strumento di inclusione sociale.
Autore: Emanuela Sala
Emanuela Sala è professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Metodologia della Ricerca Sociale. I suoi attuali interessi di ricerca comprendono i temi dell’invecchiamento (in rapporto ai processi di digitalizzazione della società) e la metodologia della ricerca sociale sociale. E’ uno dei membri fondatori del gruppo di ricerca Ageing Societies. Attualmente è la responsabile scientifica del progetto Digital by default. Older people, digital public services, and risks of social exclusion, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Dal 2006 al 2018 ha ricoperto il ruolo di vice-president for membership del comitato di ricerca Logic and Methodology dell’Associazione Internazionale di Sociologia. Dal 2017 è componente del comitato editoriale della rivista International Journal of Social Research Methodology. E’ autrice di numerosi saggi pubblicati in prestigiose riviste internazionali.
In Italia sono pochi gli anziani che utilizzano pc, Internet e social network. Una fascia particolarmente fragile di popolazione si trova così a rischio di esclusione sociale. Le istituzioni dovrebbero favorire la loro alfabetizzazione informatica.
Oggi è l’abolizione dell’Imu, ma nel 2006 Berlusconi aveva già lanciato un’altra “proposta shock”, la cancellazione dell’Ici. Servì ad aumentare il consenso per Forza Italia? L’analisi dell’andamento delle intenzioni di voto sembra mostrare un effetto più limitato di quanto comunemente si pensi.
Cresce la presenza femminile nel Parlamento italiano. In questa legislatura ha finalmente superato quota 20 per cento. Ma il numero di senatrici e deputate non è l’unico indicatore per verificare lo stato delle disuguaglianze di genere in politica. Bisogna considerare anche la concentrazione in particolari settori di attività e in determinati livelli d’inquadramento o responsabilità. Si scopre così che il ruolo delle parlamentari nel dirigere e orientare i processi decisionali è addirittura diminuito. Prova ne sono le commissioni permanenti delle due Camere.
Ancora una volta il risultato elettorale ha smentito i sondaggi della vigilia. Che in Italia sono condotti su un campione estratto dall’elenco telefonico. Una pratica basata implicitamente sull’assunto dell’identità fra intenzioni di voto di chi è presente nella lista di campionamento e chi ne risulta sistematicamente escluso, perché il suo numero di telefono non è nella guida. Invece, i due gruppi manifestano a priori un livello di interesse e partecipazione alla politica ben diverso. Ragionevole ipotizzare che anche i loro comportamenti elettorali siano differenti.