L’università pubblica italiana sembra trasferire risorse dai “ricchi” ai “poveri”, e non viceversa. Sebbene le fasce meno abbienti siano sottorappresentate nella fruizione dei servizi universitari, non lo sono a sufficienza per invertire l’effetto redistributivo dell’Irpef.
Autore: Emanuele Pugliese
Dottorando presso l'Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.