Iniziamo con questo intervento una serie di visite ai luoghi comuni del mercato del lavoro italiano. Si parla spesso di fuga dal lavoro dipendente, ma i dati non confermano il fenomeno né in Italia né in Europa. La quota di lavoro indipendente è sostanzialmente stabile da anni. A cambiare sono le sue caratteristiche: coinvolge mansioni sempre più qualificate e lavoratori più istruiti. Donne e giovani ne restano sostanzialmente fuori, oggi come ieri. La novità è semmai che alla indipendenza formale non corrisponde una reale autonomia nellorganizzazione dellattività lavorativa.
Autore: Emilio Reyneri
Professore emerito di sociologia del lavoro nell’Università di Milano Bicocca. Laureato nell’Università Bocconi, ha insegnato sociologia economica nelle università di Catania e Parma. Membro della Commissione Istat per il BES. Ha diretto ricerche europee su immigrazione e mercato del lavoro. Ultime pubblicazioni: Dieci domande per un mercato del lavoro in crisi (con F. Pintaldi), Il Mulino, 2013; “Mezzo secolo di primi lavori dei giovani” (con G. Fullin), Stato e mercato, 2015/3; Introduzione alla sociologia del mercato del lavoro, Il Mulino, 2017.