La direttiva europea sui diritti degli azionisti rappresenta un’opportunità di ridurre i problemi di partecipazione degli azionisti che caratterizzano le società quotate italiane, attraverso un ricorso facilitato al voto per delega. Le disposizioni si possono applicare anche alle cooperative quotate e, dunque, alle banche popolari, che soffrono oggi di un deficit particolarmente grave di democrazia azionaria. Ma la raccolta delle deleghe è estesa agli amministratori: negli Stati Uniti è un meccanismo che ha permesso il funzionamento della public company.